claudio borghi con un facsimile di un mini bot

FACCIAMO UN BEL BOT COI MINI BOT - DRAGHI LI HA SMONTATI E BANKITALIA SI OPPONE MA PER GIORGETTI SONO UNA POSSIBILE SOLUZIONE - IL LEGHISTA BORGHI: “SERVIRANNO PER LA NOSTRA RIFORMA FISCALE. DRAGHI HA DETTO DI NON VOLER NEMMENO PENSARE ALLA IPOTESI CHE IL SUO SUCCESSORE NON FACCIA QUALUNQUE COSA PER MANTENERE L'UNITÀ DELLA ZONA EURO. E SE INVECE ACCADESSE? IO NON VOGLIO FARMI TROVARE IMPREPARATO…”

1 - SUI MINI-BOT ORA SI APRE LO SCONTRO

Francesca Basso per il “Corriere della sera”

 

MARIO DRAGHI E GIOVANNI TRIA

Il presidente della Bce Mario Draghi giovedì era stato chiaro: i mini-Bot «o sono un' altra moneta e quindi illegali o sono altro debito». Così si era espresso nei giorni scorsi anche il Governatore della Banca d' Italia Ignazio Visco. Tuttavia ieri il governo ha deciso di rilanciare sui mini-Bot. Il leghista Giancarlo Giorgetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ha spiegato che «tutte le soluzioni nuove sono contestate, non dico che siano la Bibbia, ma sono una proposta per accelerare i pagamenti, una delle possibilità, una delle soluzioni: ma la strada maestra è quella della crescita».

 

MARIO DRAGHI

Ieri però la Banca d' Italia ha tagliato le stime del Pil italiano per gli anni 2019-2021: l' aumento sarà dello 0,3% nel 2019, dello 0,7% nel 2020 e dello 0,9% nel 2021. Numeri che rendono ancora più difficile la nostra trattativa con Bruxelles per evitare l' apertura di una procedura per non aver ridotto il debito pubblio nel 2018, ritenuta «giustificata» dalla Commissione Ue. Martedì a Bruxelles si riunirà il Comitato economico e finanziario composto dai direttori del Tesoro (oppure omologhi) dei 28 Stati membri.

IGNAZIO VISCO

 

Dovranno esprimere un' opinione sul rapporto della Commissione. Ieri si sono riuniti gli sherpa che preparano il lavoro del Comitato. Un ruolo rilevante lo avranno anche gli incontri che il titolare dell' Economia Giovanni Tria avrà oggi con gli altri ministri presenti al G20 finanziario che si apre in Giappone.

 

I mini-Bot hanno incassato anche il sostegno, ovvio, del vicepremier Salvini: «Le monete alternative le usiamo al Monopoli», ha risposto escludendo che i mini-Bot lo siano.

Per il leader leghista «c' è emergenza di pagare i debiti della pubblica amministrazione nei confronti di famiglie e imprenditori. Sono decine di miliardi di euro che già sono debito dello Stato, quindi in che forma restituirli è tutto da valutare».

 

mini bot 5

La prima a essere critica è Confindustria. Il presidente Vincenzo Boccia ha spiegato che sui mini-Bot è «in linea con Draghi, perché significa debito pubblico». «Il problema - ha aggiunto - è che noi non possiamo più realizzare debito pubblico, salvo che lo facciamo per investimenti nella logica degli eurobond, da concordare con gli altri Paesi».

 

2 - BORGHI (LEGA): "SERVIRANNO PER REALIZZARE LA NOSTRA RIFORMA FISCALE"

Alessandro Barbera per “la Stampa”

 

Onorevole Borghi, è soddisfatto? Sui mini-bot ha costretto Mario Draghi a risponderle pubblicamente: o è uno strumento illegale, o si tratta di debito.

CLAUDIO BORGHI CON UN FACSIMILE DI UN MINI BOT

«La risposta formalmente è corretta. So bene che è vietato introdurre monete parallele, sarebbe un disastro. La mia proposta è quella di introdurre uno strumento esigibile per il pagamento di debiti della pubblica amministrazione. Dunque non sarebbe nuovo debito, ma la cartolarizzazione di crediti esistenti. Né più né meno quel che aveva progettato Corrado Passera quando fu ministro del governo Monti».

 

Presenterete un progetto di legge?

«Certo, sta nel contratto di governo. Lo faremo con la legge di bilancio, se riusciremo a realizzare la flat tax eliminando deduzioni e detrazioni, e riconoscendo i crediti di imposta che verranno meno attraverso i mini-bot».

 

A occhio dice e smentisce. I crediti d'imposta non sono debito esistente. Due anni fa in un video disse anche che quello sarebbe stato il primo passo per l'uscita dalla moneta unica. Non è così?

mini bot

«E' vero, in quel video dicevo questo. Ma rivendico il diritto di discutere dell'euro e dei suoi limiti. Ieri Draghi ha detto di non voler nemmeno pensare alla ipotesi che il suo successore non faccia qualunque cosa per mantenere l' unità della zona euro. E se invece accadesse? Io non voglio farmi trovare impreparato».

 

Detto da lei suona come una profezia che si potrebbe autoavverare. O no?

«Se io stessi progettando un'uscita unilaterale dalla moneta unica farei ben altre cose.

Lo ripeto: l'ipotesi non è contemplata dal programma di governo, e al momento credo non trovi nemmeno il consenso della maggioranza degli italiani».

 

Non crede di aver contributo ad una comunicazione allegra che ha alimentato la sfiducia verso l'Italia? L' aumento degli spread non dipende anche da questo?

«Ieri è bastato che Draghi vagheggiasse la riapertura del piano di acquisto di titoli e i rendimenti sono scesi».

 

Sta dicendo di nuovo che lo spread esiste perché esiste la moneta unica?

mini bot 3

«Lo spread fra Paesi con moneta sovrana non ha alcun significato».

 

Lo spread è il premio che si paga sul rischio Paese. Se tornassimo alla lira secondo lei quel rischio sparirebbe?

«Se hai una moneta che puoi controllare autonomamente hai rischi diversi, come quello del cambio».

 

E come spiega il fatto che la nostra crescita oggi è di pochi decimali?

«Il nostro differenziale con l'area euro è lo stesso che avevamo ai tempi del Pd: un punto. Per questo diciamo che c'è bisogno di uno shock fiscale».

 

Forse non avreste dovuto iniziare da cose costose e con scarso impatto sulla crescita come reddito di cittadinanza e pensioni?

«E' presto per valutare l' impatto di quelle misure sulla domanda interna. E comunque esistono gli impegni presi con i cittadini, dovevamo onorarli».

 

Con la prossima Finanziaria supererete il tre per cento nel rapporto deficit-Pil?

mini bot 1

«Non è nostra intenzione farlo. Anzi, noi siamo per tornare alla cara e vecchia regola del tre per cento, che sarà stupida, ma almeno è più comprensibile dell' astruso calcolo sul prodotto potenziale».

 

Quel calcolo ha garantito all' Italia molta flessibilità. Non è così?

«Saremmo stati meglio con il tre per cento».

 

Come fate a rimanere sotto il tre per cento senza aumentare l' Iva e introducendo la tassa piatta? Ci vogliono almeno trenta miliardi di euro.

«Abbiamo spiegato di aver fatto incassi importanti grazie alla pace fiscale. Le entrate fiscali e contributive vanno bene. E ci saranno forti risparmi da quota cento e reddito».

 

La lettera del premier Conte dice lo 0,07 per cento.

mini bot 2

«Oggi sono questi. A fine anno cresceranno. E cresceranno ancor di più nel 2020».

 

Il governo dura?

«Lo dico dal primo giorno che deve durare».

 

Nel suo partito non la pensano tutti così. O no?

«E vabbeh...

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...