LE FAKE NEWS DEI BUONI DI SINISTRA FANNO PIÙ DANNI DEL PEGGIOR TRUMPONE - IL CASO DI JUSSIE SMOLLETT, ATTORE DI ''EMPIRE'' NERO E GAY CHE HA INSCENATO UN'AGGRESSIONE RAZZISTA AL GRIDO DI ''MAKE AMERICA GREAT AGAIN'', IL MOTTO DEL PRESIDENTE PUZZONE, HA MANDATO IL CORTOCIRCUITO L'AMERICA LIBERAL

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JUSSIE SMOLLETT E I DUE CHE LO AVREBBERO MENATO JUSSIE SMOLLETT E I DUE CHE LO AVREBBERO MENATO

Antonio Monda per “la Stampa

 

Nessun caso giudiziario, come quello che ha per protagonista Justin "Jussie" Smollett ha suscitato negli ultimi anni reazioni più contrastanti e imbarazzate, e fotografa perfettamente il clima esacerbato e disorientato dei nostri tempi. Partiamo dai fatti: Smollett, nato nel 1982, è un attore e musicista afro-americano con madre ebrea, dichiaratamente omosessuale, che ha raggiunto il successo grazie all' interpretazione di Jamal Lyon nella serie Empire , creata per la «Fox» da Lee Daniels, il regista di Precious. Il personaggio è un musicista di talento che ha un rapporto difficile con il padre, un mogul dell' industria discografica, per via della propria omosessualità.

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L' interpretazione empatica e piena di sensibilità ha reso Smollet un punto di riferimento sia della comunità nera che di quella omosessuale, e lui non ha fatto mancare il proprio impegno contro ogni discriminazione con prese di posizione pubbliche, indirizzate ripetutamente contro l' amministrazione Trump. L' attore non si è tirato indietro nemmeno quando gli è stato chiesto di interpretare una scena in cui aveva un' avventura con una donna: i produttori probabilmente puntavano ad allargare il bacino di pubblico, ma lui ha spiegato di voler testimoniare la «fluidità sessuale» nella comunità gay.

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Il 22 gennaio scorso Smollett ha denunciato alla polizia di Chicago di aver trovato davanti al suo portone un fantoccio appeso a un albero con una pistola puntata verso casa e le scritte «Jussie morirai», e MAGA, acronimo dello slogan di Trump: Make America Great Again. Una settimana dopo è stato ricoverato d' urgenza al Northwestern Memorial Hospital: all' arrivo ha denunciato un attacco con pugni e bastoni, terminato dopo che gli assaltatori, coperti da una maschera, lo avevano insultato violentemente sulla sua sessualità e il colore della pelle.

 

Smollett raccontò che avevano urlato nuovamente MAGA, e quindi gli avevano messo un cappio al collo, con il quale era arrivato in ospedale. L' episodio suscitò clamore, dolore e sgomento, generando una serie di commenti indignati sui social media, e una serie di interventi politici: Kamala Harris e Cory Booker, candidati alla presidenza per i democratici, dichiararono che si trattava di un «linciaggio dei nostri tempi» e avviarono in congiunto un progetto di legge in cui si parlava esplicitamente di linciaggio.

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Anche il presidente Trump dichiarò il proprio sdegno: «É orribile, non potrebbe esserci nulla di peggio». La vicenda sembrava destinata a diventare un ennesimo, grave caso di omofobia e razzismo, quando, con un colpo di scena, le indagini della polizia arrivarono alla conclusione che non era successo nulla, ed era stato messo in scena tutto d Smollett, il quale aveva pagato 3.500 dollari a due fratelli nigeriani perché simulassero l' assalto. Nel giro di un mese l' attore è stato arrestato e imputato per 16 capi di accusa (poi ritirate in blocco il 29 marzo scorso). È restata invece la multa di 130.000 dollari da pagare alla città di Chicago per il danno arrecato al suo buon nome e altrettanti per i costi dell' indagine.

 

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Mentre la Fox ha cancellato la sua partecipazione dalla fortunata serie, le comunità afro-americane e omosessuali hanno reagito prima con sconcerto, quindi con sconforto e infine rabbia, perché questa incresciosa messa in scena è ovviamente un boomerang proprio per coloro che Smollett voleva a suo modo difendere. Ed è stato ugualmente grande l' imbarazzo dei politici che ne avevano sposato in buona fede la causa.

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È fuori discussione che viviamo in tempi in cui esiste, specie in America, un risorgere di gravissimi episodi di discriminazione, e ogni forma di omofobia e razzismo è da considerare sempre abominevole.

 

C' è da aggiungere che l' amministrazione Trump non ha fatto nulla per alleviare questo tipo di conflitti, anzi spesso li ha accentuati, e il presidente non ha mai condannato con chiarezza le posizioni di elettori vicini a suprematisti bianchi e persino al Ku Klux Klan. Tuttavia questa vicenda merita una riflessione approfondita: se è certamente da condannare l' atteggiamento di chi vuole sfruttare questo orribile episodio per minimizzare un problema reale e tragico, non si può neanche cadere nella direzione opposta, minimizzando invece l' accaduto, e fingendo di non vedere che esso è figlio di un clima nel quale ci si illude di trovare la scorciatoia della poetic justice negando i principi cardinali del diritto.

 

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Smollett ha cercato di far passare per vero quello che era semplicemente verosimile, perché accaduto drammaticamente in molti casi. Interpretando un clima comprensibilmente angosciato ha cercato di trasformarsi nel testimone di un moto di rabbia basato su un' emozione accattivante anziché sulla verità. Ma una reazione di questo tipo a forme aberranti di razzismo rappresenta non solo essa stessa un' espressione di odio, ma anche di ottusità che danneggia chi ha cuore la giusta battaglia per la dignità.

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