agenzia delle entrate

FANNO IL CONDONO DELLE CARTELLE ESATTORIALI MA... NON BISOGNA CHIAMARLO CONDONO - OK DA LEGA, FORZA ITALIA E CINQUE STELLE (IL PD RESTA SCETTICO) ALLA RIFORMA DELLA RISCOSSIONE: IL PIANO È CANCELLARE I DEBITI DEI CITTADINI COL FISCO DOPO 5 ANNI, PER NON FAR DISPERDERE ALL'AGENZIA DELLE ENTRATE INUTILI ENERGIE ALLA RICERCA DI IMPOSTE E MULTE ORMAI PERDUTE...

Michele Di Branco per "Il Messaggero"

 

agenzia entrate

Governo alla prova sulla riforma della riscossione. Il piano sul quale sta lavorando il ministero dell'Economia (cancellazione delle cartelle esattoriali trascorsi 5 anni dall'affidamento dei ruoli da parte dell'ente impositore all'agente che deve riscuotere) ha incassato una diffusa approvazione sul versante di centro-destra della maggioranza (Lega e Forza Italia in particolare) mentre Pd e LeU hanno mantenuto una linea di silenzio che non promette nulla di buono. I 5Stelle sembrano favorevoli ma, al momento, almeno ufficialmente, non si scoprono.

 

LA SINTESI

MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO

Trovare una sintesi su questa delicata materia non sarà affatto facile. Ed è anche per questa ragione che l'esecutivo, per evitare incidenti, vuole muoversi con cautela. Entro il 31 luglio Palazzo Chigi, Pnrr alla mano, deve presentare un piano complessivo di riforma fiscale e, secondo quanto trapela, la riforma della riscossione potrebbe avere una propria corsia autonoma.

 

DANIELE FRANCO MARIO DRAGHI

Proprio oggi, durante la consueta riunione con i viceministri e i sottosegretari del Tesoro, il ministro Daniele Franco dovrebbe illustrare i contenuti della relazione sullo stato della Riscossione che il titolare del dicastero di Via XX Settembre renderà nota al Parlamento nei prossimi giorni.

 

In quelle pagine, Franco traccerà un quadro severo della situazione, ricordando i quasi mille miliardi di tributi ancora da riscuotere, la maggior parte dei quali (circa l'80%) risalenti ad annualità ormai molto antiche.

 

agenzia delle entrate

Crediti dello Stato in larga parte perduti ai quali però il fisco, per espresso obbligo di legge, deve ancora la caccia disperdendo energie. Occorre sterzare, questo il ragionamento che si fa in area governativa, chiudendo i conti con il passato, accelerando le procedure e, ovviamente, affidando all'Agenzia delle Entrate nuovi strumenti per farsi pagare. Tra l'altro proprio l'Agenzia è favorevole ad un cambiamento di rotta radicale.

 

CARTELLE ESATTORIALI

Fonti alle prese con il dossier spiegano che, con ogni probabilità, il governo indicherà i principi guida lasciando al Parlamento il compito di elaborare proposte.

 

Uno dei capisaldi indicati, però, sarà quello dei 5 anni. Il che vuol dire che dal 2022 (ipotetica data di partenza della riforma) una cartella esattoriale non potrà vivere più di 60 mesi senza essere incassata.

 

anna maria bernini silvio berlusconi al quirinale

«Ma non si parli di condono - spiega la fonte - in quanto resterebbe fermo il principio secondo il quale una misura cautelare come un fermo amministrativo o una rottamazione dei ruoli interromperebbe la decorrenza dei tempi».

 

I progetti del Tesoro, come detto, sono stati ben accolti dal centro-destra. «I dati sul fallimento del sistema delle riscossioni, che negli ultimi ventuno anni è riuscito a incassare solo il 13 per cento del carico tributario - ha osservato la presidente dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini - confermano che la nostra proposta di allargare le maglie della rottamazione dei debiti col fisco era non solo equa e ragionevole, ma andava anche incontro all'esigenza di svuotare un magazzino di crediti ormai irrecuperabili. Bene dunque il piano del governo che prevede di cancellare dopo cinque anni i carichi fiscali risultati inesigibili».

 

alberto bagnai ospite di 'mezz'ora in piu' 8

«L'ipotesi in discussione - spiega Alberto Bagnai, responsabile economico della Lega - prevede che dopo un congruo lasso di tempo, pari a cinque anni, i carichi fiscali che risultino inesigibili vengano stralciati. Il perimetro temporale del cosiddetto magazzino fiscale viene così ridotto, con l'obiettivo di incrementare l'efficienza finanziaria della riscossione e di liberare risorse amministrative da dedicare all'obiettivo centrale della lotta all'evasione».

 

CARTELLE ESATTORIALI 8

Favorevole alla riforma Unimpresa. «I risultati della riscossione si legge in una analisi del Centro studi sono in progressivo peggioramento. Gli esattori erano più efficaci all'inizio del millennio rispetto agli anni più recenti: dal 2000 al 2004, la percentuale di somme riscosse è rimasta sempre stabile sopra quota 20% (record nel 2000 col 28%), mentre l'annus horribilis, escludendo il 2020 in cui la riscossione è stata congelata per la pandemia da Covid, è stato il 2019 col 4,3% degli importi recuperati rispetto al carico complessivo.

CARTELLE ESATTORIALI CARTELLE ESATTORIALICARTELLE ESATTORIALI

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...