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FANTA-COLLE: PER ORA PD E M5S SONO D’ACCORDO SOLO SUL NO A BERLUSCONI. CONTE PROPONE UNA DONNA (LA GIUDICE COSTITUZIONALE SCIARRA) E TROVA UNA SPONDA IN BETTINI MA NEL PD ORLANDO, EX RENZIANI E FRANCESCHINI SONO DUBBIOSI. IL CAV CONTINUA A TESSERE LA TELA PER CERCARE DI NEUTRALIZZARE I FRANCHI TIRATORI. E RENZI RIFIUTA IL RUOLO DA AGO DELLA BILANCIA: “FACCIO L’INTERESSE DEL PAESE.  ALTRIMENTI, NON AVREI FATTO NASCERE IL GOVERNO DRAGHI, MA IL CONTE-TER”

GIANNI SANTAMARIA per Avvenire

 

giuseppe conte al compleanno di bettini

LA CORSA I partiti discutono alla ricerca di un profilo che possa mettere d'accordo tutti o almeno una larga maggioranza Calenda: i leader si incontrino subito, così il leader di Fi capisce che sta impallando tutto Roma In attesa del nuovo anno si scaldano i motori per arrivare alla curva più attesa: l'elezione del presidente della Repubblica. Ieri il M5s, uno degli attori numericamente più importanti nella corsa, è tornato a riunirsi e ha ribadito che darà il suo assenso a un personalità di alto valore morale, anche se proposta dal centrodestra. Ed è tornato ad esprimere una preferenza per una candidatura al femminile. Per una volta niente nomi. Così quello che resta in pista, ormai da tempo, è il nome di di Silvio Berlusconi. Ma da parte di M5s e Pd semplicemente per confermare il netto 'no'. La proposta di una donna da parte di M5s esclude ovviamente il profilo di Mario Draghi.

 

conte gualtieri orlando franceschini festa bettini

Il presidente del Consiglio «oggi è un po' come una chiave di volta, senza di lui rischia di crollare tutto», sintetizza il deputato pentastellato Sergio Battelli, insistendo sul problema della tenuta per la maggioranza. Al limite in tandem ancora con un bis di Sergio Mattarella al Colle, in un asse con Draghi sempre ben visto in Parlamento, anche se l'attuale presidente potrebbe accettare solo davanti a un voto davvero unanime che ora non c'è (Fdi non ci sta).

 

BETTINI CONTE festa bettini

Alla riunione di ieri, la terza del Movimento nelle ultime settimane per definire la strategia sul Colle, erano presenti, oltre al presidente Giuseppe Conte, i vicepresidenti e i ministri, ad eccezione del titolare degli Esteri, Luigi Di Maio, in missione in Tunisia. Dunque, una personalità non divisiva. E una donna. «Credo che l'Italia sia finalmente matura per questa rivoluzione», sottolinea la vicepresidente vicaria del M5s e vicepresidente del Senato, Paola Taverna.

 

giuseppe conte alle agora di bettini 2

La posizione M5s scuote comunque il patto siglato nei giorni scorsi con Pd e Leu su un percorso condiviso in vista del voto di gennaio. E trova una sponda in Goffredo Bettini, la cui linea - un politico piuttosto che un tecnico al Quirinale - è meno possibilista sull'ipotesi Draghi di quanto non lo sia il resto del partito. Bettini è stato da sempre un artefice del dialogo più stretto possibile tra M5s e Pd. Tra i dem sono diversi i dubbiosi su questa posizione di Bettini sul Quirinale: da Base Riformista alla sinistra interna di Andrea Orlando, che invita a lavorare su «una presidenza di garanzia che non produca traumi».

 

Berlusconi Amato

Su una cosa comunque Pd, M5s e Leu sono d'accordo: il 'no' a Berlusconi. «Finché è in campo, la discussione è congelata», chiude il dem Enrico Borghi. «Lo dico ai leader dei partiti - afferma il leader di Azione, Carlo Calenda -: incontriamoci subito, ragioniamo e magari Berlusconi capisce che la sua candidatura sta impallando tutta la discussione ». Il Cav., però, non demorde e cerca di compattare almeno i suoi, in modo da cercare voti anche al di fuori del centrodestra. Da Villa San Martino ad Arcore, dove trascorre le feste, starebbe telefonando a tutti i suoi parlamentari, per sondare gli umori e verificare i numeri nelle due Camere. L'obiettivo è attrarre in maniera trasversale chi è spaventato dal voto anticipato, soprattutto nei gruppi misti e non solo tra gli ex M5s. Un ruolo tra le coalizioni lo giocherà anche Italia Viva. Ma Matteo Renzi non ci sta ad essere definito 'ago della bilancia'. Altrimenti, ragiona, non avrebbe fatto nascere il governo Draghi, essendo più decisivo in un Conte-ter. Lo stesso, assicura, «accadrà stavolta: saremo impegnati per garantire un quadro istituzionale utile all'Italia, non a inseguire interessi di bottega».

Silvio berlusconi giuliano amatomatteo renzi e le restrizioni per i no vax 1matteo renzi 7salvini renzigoffredo bettini silvio berlusconi giuseppe conte by edoardobaraldiGOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTE

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