elisabetta trenta claudio passarelli casa san giovanni

FERMI TUTTI: ELISABETTA TRENTA TRASLOCA! – IERI HA LASCIATO LA CASA CHE LE ERA STATA ASSEGNATA QUANDO ERA MINISTRO A SAN GIOVANNI - DOPO LE POLEMICHE TORNERÀ AL PIGNETO, “DOVE I PUSHER SPACCIANO LA DROGA” – IL TERMINE PER SLOGGIARE SCADEVA IL 5 DICEMBRE, LEI HA GIUSTIFICATO IL RITARDO DANDO LA COLPA ALLA DITTA DI TRASLOCHI E ALLE VACANZE DI NATALE, MA LORO…

 

Fabio Amendolara e Giuseppe China per “la Verità”

 

IL TRASLOCO DI ELISABETTA TRENTA DALLA CASA DI SAN GIOVANNI

La giornata del maggiore Claudio Passarelli, marito dell' ex ministro della Difesa Elisabetta Trenta, è cominciata di buon mattino. Alle 7 in punto l' ufficiale esce dal palazzo per consentire a Pippo, uno schnauzer di piccola taglia, di fare la sua prima sgambata giornaliera. Il cane non sa ancora che è appena iniziato un giorno che la coppia ha segnato in rosso sul calendario: dopo mesi di polemiche è giunta l' ora del trasloco.

 

la casa di elisabetta trenta a san giovanniELISABETTA TRENTA

Dal mega appartamento, messo a disposizione dall' esercito alla modica cifra di 314,95 (mobilio compreso) a pochi passi dalla centrale San Giovanni, al rientro nell' alloggio di via Raimondo Montecuccoli, nel periferico e decisamente meno glamour quartiere Prenestino. Qui la politica grillina possiede un appartamento di 3,5 vani, che però ha lasciato ad aprile, quando ha ottenuto l' alloggio di servizio con vista sull' obelisco lateranense. La vista dell' appartamento di proprietà, invece, dà sulla ferrovia. Ma il panorama offriva anche altre meraviglie, come il gigantesco deposito dell' Atac e la tangenziale Est.

elisabetta trenta e pippo

 

ELISABETTA TRENTA E IL MARITO CLAUDIO PASSARELLI

È trascorsa qualche ora tra l' uscita mattutina del quadrupede di famiglia Pippo e l' arrivo della ditta incaricata del trasloco, la One. La mezza dozzina di operai e il camion nero di medie dimensioni dell' impresa giungono poco prima delle 10. A quell' ora cominciano ufficialmente le operazioni di trasloco. Nell' ultimo annuncio social, che risale al 5 gennaio, giorno in cui La Verità dedicava l' apertura del giornale al mancato trasloco, il ministro aveva fatto sapere che avrebbe lasciato l' appartamento che le era stato assegnato il 9 ma, forse per non trovarsi cronisti tra i piedi, ha deciso di anticipare al 7, dopo pranzi e cene delle feste natalizie.

ELISABETTA TRENTA - LA CASA A SAN GIOVANNI

 

Per giustificare il trasferimento nell' appartamento di Stato, la grillina ne aveva sputate diverse sul vecchio quartiere, sostenendo che era pericoloso e in preda agli spacciatori. Non adatto a un ministro, insomma. «La casa grande mi serve, ho una vita di relazioni, non posso andarmene», aveva spiegato la Trenta. Incalzata dai media, però, aveva deciso di mollare: «Quando ho lasciato l' incarico, avrei avuto, secondo regolamento, tre mesi di tempo per poter lasciare l' appartamento».

 

elisabetta trenta

E il termine, stando ai conti dell' ex ministro, scadeva il 5 dicembre 2019. Parole sue, affidate alla pagina Facebook ufficiale. Al 5 gennaio era passato ancora un mese. E La Verità aveva beccato il maggiore ancora a casa. La proroga era scattata probabilmente grazie alla staffetta con il marito, che in quanto assistente di un generale di campo era riuscito a farsi riassegnare l' appartamento.

 

«Come promesso, il trasloco è già in corso», ha replicato piccata la Trenta, dispensando ai suoi follower un lungo pistolotto: «Sapete bene che non mi piace annunciare cose che ancora non sono avvenute [...]. Ritengo, quindi, che le comunicazioni con i cittadini e i media siano sempre doverose.

 

ELISABETTA TRENTA E PAOLO RAUDINO

Ma a patto che ci sia effettivamente qualcosa di concreto da condividere. L' evolversi degli eventi, però, mi ha costretta ad agire diversamente. Ho deciso di condividere qui con voi tutti questa "notizia", in modo che non ci siano ulteriori "incomprensioni" o strumentalizzazioni. Aggiungo, per chi lo avesse dimenticato, che a Natale è festa per tutti, anche per i traslocatori». Il ritardo, insomma, secondo la Trenta è da addebitare alla ditta di traslochi che ha vinto l' appalto con il ministero e che si occupa su tutto il territorio italiano della logistica per Esercito, Marina e Aeronautica. E in alcune regioni anche di carabinieri e Guardia di finanza. Sembra essere della stessa idea anche il maggiore Passarelli: all' ora di pranzo dice ai cronisti che «c' è stato un problema con la ditta, adesso però è tutto risolto».

elisabetta trenta lorenzo guerini

 

«Noi siamo arrivati lì oggi, perché ci è stato detto di arrivare lì oggi». Dalla One divisione traslochi spiegano che «non ci sono stati ritardi». D' altra parte il meccanismo burocratico è molto preciso: un ufficio della Difesa, il Motra (Movimenti e trasporti) manda l' ordine di lavoro all' impresa e la ditta esegue. E, così, ieri mattina gli uomini della One si sono presentati in via dell' Amba Aradam. L' amministratore Maurizio Coccia è gentile al telefono e spiega che tutto si è svolto secondo l' iter previsto. Aggiunge anche che «il maggiore è una persona perbene», con cui ha lavorato già in passato per traslochi privati e che ha pagato con bonifico, dietro fattura.

 

ELISABETTA TRENTA DANILO TONINELLIConte Trenta Salvini

La data del trasloco da via Amba Aradam a via Montecuccoli, però, precisa Coccia, «è quella che è stata richiesta». Tutto lascia immaginare che il lavoro finirà in giornata, anche perché l' ufficiale si è dato da fare prima di Natale, portando via gli oggetti personali (alcuni dei quali appoggiati da amici e parenti). La ditta, infatti, non ha portato via scatoloni, ma solo colli di grandi dimensioni. Per ora torna tutto in via Montecuccoli. Qui nel 1945 Roberto Rossellini girò la celebre scena di Roma città aperta, in cui Anna Magnani (Pina) durante il rastrellamento delle Ss, nel tentativo di salvare il marito veniva falciata davanti al portone del palazzo in cui viveva. Nonostante la celebrità cinematografica del palazzo, i Trenta, come conferma il maggiore, cercano una nuova casa. Me per ora gli toccherà stringersi un po'.

TRENTA COSTA BONISOLI TONINELLI LEZZI GRILLO GIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTAGIUSEPPE CONTE ELISABETTA TRENTA

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA