pierluigi bersani

FESTA EXTRAVERGINE D’ULIVO – PROVE DI ALLEANZA STRUTTURALE TRA PD E M5S ALLA FESTA DEI 70 ANNI DI BERSANI, IERI AL ROOF GARDEN DEL PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI - “CULATELLO” HA ATTOVAGLIATO MARGHERITONI, EX DS E I GRILLINI DI MAIO, FICO E PATUANELLI - SPERANZA E PROVENZANO, VELTRONI, D’ALEMA E PRODI, GUERINI E D’INCÀ: MANCAVANO SOLO CONTE E BETTINI A COMPLETARE IL QUADRETTO. IL DISCORSO DEL FESTEGGIATO: "SONO CONTENTO DI PROVARE A CERCARE UNA SINISTRA DI GOVERNO IN QUESTA COMPAGNIA..."

 

 

romano prodi dario franceschini massimo dalema pierluigi bersani

FLASH! MISCHIONE EXTRAVERGINE D'ULIVO - TUTTI ATTOVAGLIATI OGGI A PRANZO PER I 70 ANNI DI CULATELLO BERSANI A PALAZZO DELLE ESPOSIZIONI - ALLE PROVE TECNICHE DI ALLEANZA PD-M5S (IN MODALITA' DRAGHIANA ANTI-CONTE) C'ERANO TUTTI: DI MAIO, PATUANELLI, FICO, D'INCA', D’ALEMA, VELTRONI, PRODI, ZINGARETTI, LETTA, FRANCESCHINI, VISCO, MIGLIAVACCA, GUERINI, ORLANDO, ERRANI, SPERANZA, LIVIA TURCO E ALTRI 50 TRA PARLAMENTARI E DIRIGENTI EX ULIVO…

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/flash-mischione-extravergine-39-ulivo-tutti-attovagliati-oggi-pranzo-285118.htm

 

TUTTI AL PRANZO DELL'ULIVO

Fabio Martini per "la Stampa"

 

Ci siamo, la festa è arrivata al clou, i compagni e gli amici seguono con lo sguardo Pier Luigi Bersani mentre si avvina alla torta, per celebrare i suoi 70 anni. Lui, dopo un discorsetto di tre minuti, passa all'azione e spiazza tutti: ha un ventaglio in mano. Lo agita sopra le 7 candeline e le spegne così, senza soffiarci sopra.

 

lorenzo guerini roberto fico e stefano patuanelli al compleanno di pierluigi bersani

Come misura anti-Covid preventiva. Nel Roof Garden del Palazzo delle Esposizioni gli invitati accorsi per festeggiare l'ex segretario del Pd si sciolgono in un applauso. E, anche se in quel momento nessuno fa in tempo a scattare un'istantanea di gruppo, una carrellata su tutti i presenti restituisce un'immagine a suo modo unica: attorno a Bersani si sono ritrovate - per una volta - tutte le "tribù" della sinistra italiana, che negli ultimi 25 anni si sono avvicendate: divise, affratellate, di nuovo divise.

 

Col calice in mano, ecco uno vicino all'altro Romano Prodi e Massimo D'Alema, ecco le compagne Livia Turco e Barbara Pollastrini, ecco l'"americano" Walter Veltroni, ecco i "democristiani" Dario Franceschini e Lorenzo Guerini, ecco gli ultimi segretari Enrico Letta e Nicola Zingaretti, ecco i "ragazzi" che oggi si collocano a sinistra, Roberto Speranza, Andrea Orlando, Giuseppe Provenzano.

 

luigi di maio e roberto speranza al compleanno di pierluigi bersani

E c'è anche un drappello di invitati che non appartengono a nessuna delle famiglie del centro-sinistra: i grillini Luigi Di Maio e Roberto Fico, ma anche due ministri come Stefano Patuanelli e Federico D'Incà. Certo, qualche grande assente c'è: Matteo Renzi, Goffredo Bettini e Giuseppe Conte, per fare solo qualche nome.

 

Anche se l'ex premier M5S era stato invitato. Ma a far notizia non sono gli assenti, semmai i presenti e le loro facce rilassate: due generazioni, due classi dirigenti. I principali leader della generazione dell'Ulivo si sono ritirati dalla vita pubblica già da anni e qualche giorno fa anche il festeggiato ha fatto un annuncio alla sua comunità: «Cinquantasei anni fuori casa bastano a sentirsi realizzato. Non lascerò la politica, quella non si lascia mai. Il seggio sì».

 

GOFFREDO BETTINI GIUSEPPE CONTE

Bersani ha annunciato il suo addio al Parlamento al Fatto quotidiano, una scelta che racconta molto dell'originale tragitto percorso negli ultimi anni da uno dei leader che nel passato è stato a lungo tra i meno demagogici della sinistra italiana. Ma la cifra umana del personaggio, così rara in politica, è immutata e tutti gli invitati sono venuti anche perché gli vogliono bene.

 

bersani d'alema

Ecco Massimo D'Alema, che di anni ne ha 72 ma è abbronzato, tirato, guardato con una certa invidia da chi non lo ha mai amato e sfodera humour in pillole: «Non ha ancora ascoltato un discorso, una relazione». E con D'Alema parlotta Romano Prodi, che però tra i capi "comunisti" ha sempre avuto un debole proprio per l'emiliano Bersani.

 

Il Professore racconta di non aver mai dimenticato che nella grande fuga del 2008, quando il suo governo fu sfiduciato e gli toccò restare cinque mesi a Palazzo Chigi per l'ordinaria amministrazione, due soli ministri gli restarono a fianco: Tommaso Padoa Schioppa e Pier Luigi Bersani.

 

PRODI BERSANI

La festa per i 70 anni, in realtà scoccati una settimana fa, è stata organizzata dai compagni di Articolo Uno e Bersani ha diramato gli inviti.

 

Oltre ai big ci sono gli amici di una vita - Vasco Errani, Maurizio Migliavacca, Flavio Zanonato, Vincenzo Visco - e quelli degli anni più recenti di Leu come Federico Fornaro e Nico Stumpo. Pranzo in piedi, consumando le porzioni dello chef Alessandro Circiello. Bersani, completo grigio e cravatta rossa, sembra lo sposo, ringrazia, regala un sorriso a tutti e non fa in tempo a scartare tutti i regali. Alcuni personalizzati.

 

luigi di maio e roberto speranza al compleanno di pierluigi bersani

Come quello dello staff: il vinile di Cosa succede in città di Vasco Rossi di cui Bersani è amico e fan. Citazione di Vasco anche sulla torta di compleanno: Eh... già, titolo della canzone che ha fatto da colonna sonora a tante iniziative di Bersani. La festa si conclude con un breve discorso del festeggiato: «A 70 anni si è liberi di dire quello che si pensa e di fare quello che si vuole: per me è cercare una sinistra di governo, sono contento di continuare a provarci in questa compagnia». Ma in mezzo a parole di circostanza altre da interpretare: «Siamo in una fase nella quale serve più coraggio. Serve osare di più».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…