sanremo blanco

FESTIVAL: CALANO GLI SPETTATORI (10,7 MILIONI RISPETTO AI 10,9 DELL'ANNO SCORSO) MA AUMENTA LO SHARE! (62.4% RISPETTO AL 54.7% DELLA PASSATA EDIZIONE) - UN SURVOLTATO BLANCO DEVASTA IL PALCO DI SANREMO: DISTRUTTI VASI E FIORI DELL'ARISTON. IL MOTIVO? NON RIUSCIVA A SENTIRE LA SUA VOCE IN CUFFIA – AMADEUS: “ERA DAI TEMPI DI BUGO E MORGAN CHE NON SUCCEDEVA UNA COSA COSÌ” – E MORANDI FINISCE CON LA SCOPA IN MANO - LA STANDING OVATION A MATTARELLA E LA LEZIONE DI ANTIFASCISMO DI BENIGNI (SARANNO FISCHIATE LE ORECCHIE A MELONI E CAMERATI) – SIGFRIDO RANUCCI PUNGE ROBERTACCIO: “MOLTO BELLO IL MONOLOGO SULL’ART. 21 SONO CERTO CHE PER COERENZA RITIRERÀ LA QUERELA CHE NEL 2017 HA PRESENTATO NEI CONFRONTI DEL SOTTOSCRITTO E DI REPORT” – IL PIPPONE DELLA FERRAGNI IN NUDE LOOK - IN TESTA MENGONI CON UNA MISE A META’ TRA SCIALPI E "IL VIGILE" DI SORDI – VIDEO

 (ANSA) Sono stati 10 milioni 757 mila pari al 62.4% di share, i telespettatori che hanno seguito ieri su Rai1 la prima serata del festival di Sanremo 2023 (dalle 21.18 all'1.40). L'anno scorso la prima serata del festival era stata seguita in media da 10 milioni 911 mila spettatori pari al 54.7% di share.

 

 

Estratto da repubblica.it

 

 

BLANCO PRENDE A CALCI I FIORI A SANREMO 2023

Tensione all'Ariston al termine dell'esibizione di Blanco, che in precedenza aveva eseguito Brividi con Mahmood. Il cantante ha presentato sul palco il suo nuovo singolo L'isola delle rose, ma a causa di problemi tecnici non è riuscito a cantare e si è sfogato distruggendo tutti i fiori del palco.

 

Una furia sul palco

Per sfogare la sua frustrazione ha afferrato delle griglie con dei fiori sul palco, lanciandole in aria e distruggendole. Il pubblico ha cominciato a fischiarlo, e il cantante ha provato a giustificarsi: "Non sentivo la mia voce in cuffia e allora ho voluto divertirmi comunque", ha detto Blanco, senza riuscire però a placare gli animi della platea che ha continuato a fischiarlo.

 

 

Come ai tempi di Bugo e Morgan

 

BLANCO PRENDE A CALCI I FIORI A SANREMO 2023

"Era dai tempi di Bugo e Morgan che non succedeva una cosa così. Ma quando c'è stato il fatto di Bugo e Morgan mi ha aiutato Fiorello", ha aggiunto Amadeus. Poi si è presentato Gianni Morandi con la scopa per togliere i fiori distrutti dal palco, con grande ironia, dicendo "con tutta la bella musica che abbiamo ascoltato questa sera vedrai che domani si parlerà solo di questo".

 

(...)

 

RANUCCI

post di Sigfrido Ranucci su Benigni a Sanremo

Post di Sigfrido Ranucci su Facebook

 

 

Molto toccante il monologo di Roberto Benigni al Festival di Sanremo sui 75 anni della nostra Costituzione. Il maestro Benigni ha sottolineato come il suo articolo preferito sia  l'articolo 21 : "  Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure".  Sono certo che per coerenza il maestro nei prossimi giorni ritirerà la querela che nel 2017 ha presentato nei confronti del sottoscritto, del collega Giorgio Mottola, della #Rai e  di #Report

 

 

 

LEZIONE DI ANTIFASCISMO, BENIGNI ILLUMINA SANREMO E MATTARELLA CANTA L’INNO

Estratto dell’articolo di Silvia Fumarola per la Repubblica

 

 

sergio mattarella al teatro ariston sanremo

Sergio Mattarella arriva con la figlia Laura. Per la prima volta un presidente della Repubblica è all’Ariston, per seguire il Festival. L’apertura della 73esima edizione entra nella storia, Amadeus annuncia la presenza dello spettatore più illustre la mattina in conferenza stampa. Una sorpresa. Teatro blindato, dietro le quinte il selfie di gruppo scattato da Chiara Ferragni, Mattarella prende posto sul palchetto di velluto rosso, accolto dall’applauso affettuoso, che sembra non finire più, del pubblico in piedi.

 

 

morandi ferragni sergio mattarella amadeus laura mattarella

L’arrivo del capo dello Stato segna un prima e un dopo nella storia di Sanremo, la consacrazione per Amadeus; Mattarella alla prima della Scala e alla prima serata del Festival nel segno del tricolore. Gianni Morandi canta l’Inno di Mameli con tutto il pubblico, canta anche il presidente. Amadeus è emozionato: "Averla qui con noi testimonia la sua vicinanza al mondo dello spettacolo e al mondo della canzone di cui Sanremo è la massima espressione popolare. La sua presenza ci ricorda poi che ricorre il 75esimo anniversario della Costituzione di cui lei è nostro amato garante".

 

(...)

 

 

mattarella presta benigni

Poi Benigni dice che il suo articolo preferito è l’articolo 21, «il pilastro di tutte le libertà. Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero. Un linguaggio semplice che sembra scritto da un bambino, di una forza e bellezza che si rimane stupiti. Ma se l’hanno scritto ce n’era bisogno — dice l’artista — prima della Costituzione, nel ventennio fascista non si poteva cantare, non si poteva pensare liberamente. L’articolo 21 ci ha liberati dall’obbligo di avere paura. In Paesi molto vicini a noi gli oppositori vengono carcerati e incatenati, solo perché mostrano il volto o i capelli, o perché ballano e cantano. Quanto è meraviglioso che in Italia tutti hanno diritto di manifestare. La cosa migliore per il futuro è ricordarsi di avere il passato bene presente". Ancora applausi.

 

 

marco mengoni SANREMO 2023

"I padri e le madri costituenti hanno lasciato l’ultima pagina bianca perché dovevamo scriverla noi, con la nostra vita. La Costituzione non è solo da leggere, ma è da amare, bisogna farla entrare in vigore ogni giorno. Hanno tracciato la via e ci hanno lasciato una sola cosa da fare: far diventare questo sogno realtà". Standing ovation.

alberto sordi il vigile 1

BLANCO PRENDE A CALCI I FIORI A SANREMO 2023anna oxa sanremo 2023BLANCO PRENDE A CALCI I FIORI A SANREMO 2023meme su chiara ferragni a sanremomeme sul vestito di chiara ferragni a sanremo amadeus chiara ferragniBLANCO PRENDE A CALCI I FIORI A SANREMO 2023

blanco amadeus 2amadeus chiara ferragni

Ultimi Dagoreport

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…

monique veaute

NO-CAFONAL! – ARCO DI TRIONFO PER MONIQUE VEAUTE, QUELLA VISPA RAGAZZA FRANCESE CHE NEL 1984 GIUNSE A ROMA PER LAVORARE ALL’ACCADEMIA DI FRANCIA DI VILLA MEDICI - DA ABILISSIMA CATALIZZATRICE DI GENIALI E VISIONARIE REALTÀ ARTISTICHE INTERNAZIONALI, DETTE VITA A UN FESTIVAL CHE SCOSSE LO STATO DI INERZIA E DI AFASIA CULTURALE IN CUI ERA PIOMBATA ROMA DOPO L’ERA DI RENATO NICOLINI – L'ONORIFICENZA DI ''COMMANDEUR DE L'ORDRE DES ARTS ET DES LETTRES'' NON POTEVA NON ESSERE CONSEGNATA DALL’AMBASCIATORE FRANCESE SE NON A VILLA MEDICI, DOVE 40 ANNI FA TUTTO È NATO….

de luca manfredi schlein tafazzi conte landini silvia salis

DAGOREPORT - LA MINORANZA DEL PD SCALDA I MOTORI PER LA RESA DEI CONTI FINALE CON ELLY SCHLEIN. L’ASSALTO ALLA GRUPPETTARA (“NON HA CARISMA, CON LEI SI PERDE DI SICURO”), CHE HA TRASFORMATO IL PD DA PARTITO RIFORMISTA IN UN INCROCIO TRA UN CENTRO SOCIALE E UN MEETUP GRILLINO – NONOSTANTE LA SONORA SCONFITTA SUBITA NELLE MARCHE E IL FLOP CLAMOROSO IN CALABRIA, LA SEGRETARIA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA RESISTE: TRINCERATA AL NAZARENO CON I SUOI FEDELISSIMI QUATTRO GATTI, NEL CASO CHE VADA IN PORTO LA RIFORMA ELETTORALE DELLA DUCETTA, AVREBBE SIGLATO UN ACCORDO CON LA CGIL DI “MASANIELLO” LANDINI, PER MOBILITARE I PENSIONATI DEL SINDACATO PER LE PRIMARIE – IL SILENZIO DEI ELLY ALLE SPARATE DI FRANCESCA ALBANESE - I NOMI DEL DOPO-SCHLEIN SONO SEMPRE I SOLITI, GAETANO MANFREDI E SILVIA SALIS. ENTRAMBI INADEGUATI A NEUTRALIZZARE L’ABILITÀ COMUNICATIVA DI GIORGIA MELONI – ALLARME ROSSO IN CAMPANIA: SE DE LUCA NON OTTIENE I NOMI DEI SUOI FEDELISSIMI IN LISTA, FICO RISCHIA DI ANDARE A SBATTERE…