maria stella gelmini mara carfagna renato brunetta silvio berlusconi antonio. tajani licia ronzulli

FORZA ITALIA, IL PARTITO DEGLI SCAZZI - BERLUSCONI HA SCATENATO UN PUTIFERIO NOMINANDO LA SUA FEDELISSIMA LICIA RONZULLI COME COMMISSARIA IN LOMBARDIA AL POSTO DI SALINI - LA PIÙ IMBESTIALITA È MARIASTELLA GELMINI, BECCATA IN UNO SFOGO CON TAJANI: “LEI VUOLE SFREGIARE UOMINI VICINI A ME. PUNTA A SFASCIARCI. CHI LE STA ANTIPATICO VIENE TAGLIATO FUORI” - SI APRE UNA FAGLIA CHE ALLONTANA CHI È PIÙ VICINO AD ARCORE E CHI SI SENTE SEMPRE PIÙ ESCLUSO...

Paola Di Caro per il “Corriere della Sera

 

SILVIO BERLUSCONI LICIA RONZULLI

Se non è un terremoto, ci somiglia molto. O almeno, è una durissima resa dei conti in Forza Italia, dove Silvio Berlusconi decide chi comanda nel partito e nomina la sua fedelissima Licia Ronzulli, già responsabile dei rapporti con gli alleati, a coordinatrice della Lombardia per Forza Italia, sostituendo Massimiliano Salini con una sorta di blitz che era in gestazione da un paio di giorni ma che ha subito un'accelerazione improvvisa nelle ultime ore e soprattutto una svolta imprevista.

 

licia ronzulli e silvio berlusconi al seggio a milano

La causa scatenante della decisione, raccontano i fedelissimi dell'ex premier, sarebbe il durissimo sfogo di Mariastella Gelmini, oggi ministra ma da sempre «donna forte» in Lombardia. Sfogo, proprio contro la Ronzulli, che ieri a Sorrento è stato ascoltato e riportato da Carmelo Caruso del Foglio e che ha fatto arrabbiare a tal punto il Cavaliere da decidere di accelerare i tempi della sostituzione di Salini e di mettere al suo posto non gli uomini a cui aveva pensato finora - Andrea Mandelli e Alessandro Cattaneo - ma la stessa Ronzulli che, giura, è stata avvertita della decisione «pochi minuti prima che fosse annunciata» e che, assicura, non aveva «chiesto nulla».

 

Massimiliano Salini

La Gelmini, a Sorrento dove partecipava all'evento Verso Sud organizzato dalla collega Mara Carfagna, è stata vista - molto agitata - prendere sottobraccio Antonio Tajani e sfogarsi: «La Ronzulli - il racconto del Foglio - porterà allo sfascio il partito. Io mi sono stancata. Non credo di meritarmelo. C'è un odio nei miei confronti. Vuole sfregiare i miei uomini. Sulla Lombardia sta decidendo tutto lei. Vuole sfregiare uomini vicini a me. Lei punta a sfasciarci. Chi le sta antipatico viene tagliato fuori».

 

maria stella gelmini silvio berlusconi

Il coordinatore azzurro ha ribattuto che non poteva farci nulla, che «decide Berlusconi». E lei: «Un giorno sarai costretto a decidere, Antonio, e arriverà il momento in cui sarai chiamato a salvare il partito».

 

La replica: «Ma tu lo sai cosa significa mettere d'accordo tutti? Ci sei tu. Licia. Poi c'è la Bernini. La Casellati che minaccia di togliere il saluto. Voglio bene a tutti voi. Anche per me è difficile. Vedrai che ci parleremo di più».

 

berlusconi gelmini

Peccato che, a poche ore di distanza, lette le dichiarazioni, Berlusconi decida di sostituire immediatamente Salini, che aveva convocato pochi giorni fa per avvertirlo che in Lombardia ci sarebbe stato un cambiamento, perché «devo mettere una persona di mia assoluta fiducia, dobbiamo avere un cambio di passo».

 

mariastella gelmini silvio berlusconi

Decisione che il diretto interessato aveva preso malissimo, promettendo battaglia, tanto che si era deciso di attendere la presentazione delle liste per le Comunali o comunque il voto del 12 giugno prima di fare rivoluzioni.

 

Ma lo sfogo della Gelmini avrebbe fatto precipitare la situazione, con conseguenze adesso tutte da valutare. Perché certo non basta l'incarico a «responsabile per i rapporti con le associazioni imprenditoriali e gli imprenditori» a Salini, annunciato nella nota arrivata a sera, a placare gli animi.

 

licia ronzulli antonio tajani

Anzi, la Gelmini fa sapere di essere «molto amareggiata» perché è stato fatto fuori «un cattolico vicino all'impresa, il più votato dopo Berlusconi alle Europee, e per di più in campagna elettorale».

 

Ed è chiaro che per il partito si apre una faglia che allontana chi è più vicino ad Arcore e chi si sente sempre più escluso. Adesso andrà capito se l'ala governativa, o anche solo chi contesta una gestione considerata troppo accentrata e nelle mani della stessa Ronzulli, si muoverà per costruire un'alternativa o se dopo l'ennesimo scontro Berlusconi riuscirà a mantenere l'unità nel partito.

 

Già venerdì, alla convention di Napoli, è atteso a riportare pace. Ci saranno ministri e big. A meno di passi indietro, che sarebbero pesantissimi.

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."