pasquale tridico

FUOCO AMICO SU TRIDICO – CI SONO ALMENO 17 MILA PERSONE CHE NON HANNO VISTO MANCO UN EURO DI CASSA INTEGRAZIONE DA MARZO. QUATTRO MESI DI ESASPERANTE ATTESA, PROLUNGATA DALLE CONTINUE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELL’INPS, CHE DISSE CHE TUTTE LE PRATICHE SAREBBERO STATE EVASE IL 15 APRILE – MA TRIDICO DEVE STARE ATTENTO: I RENZIANI STANNO PREPARANDO UN BLITZ PER FINE MESE…

 

 

Claudio Antonelli per “la Verità”

 

PASQUALE TRIDICO - ILLUSTRAZIONE DI EMANUELE FUCECCHI PER TPI

Il sito dell'Inps ospita il nuovo aggiornamento della contabilità della sofferenza: i dati sulla cassa integrazione. E purtroppo nemmeno stavolta il presidente Pasquale Tridico porta a termine le sue promesse. Per far arrivare i soldi degli assegni a tutti coloro rimasti senza stipendio non è servito nemmeno l'ammonimento di Giuseppe Conte.

 

cassa integrazione

Il premier, rubando un po' i modi e pure la scena a Turkmembashi, il padre di tutti i turkmeni, la scorsa settimana ha infatti convocato Tridico e - narrano le cronache - guardandolo negli occhi gli ha chiesto di fare il possibile e l'impossibile per non affamare i poveri lavoratori. Alla data del 29 giugno mancavano all'appello ancora 322.000 persone, che però a detta dell'istituto hanno già incassato l'assegno relativo a marzo.

 

giuseppe conte conferenza stampa a villa pamphilj 17

A queste, sempre secondo il sito, se ne aggiungono altre 132.000 che non hanno incassato nemmeno un euro. Di questi poco meno di 115.000 hanno fatto richiesta a giugno e i rimanenti 17.000 aspettano di essere pagati da marzo. Sono quattro mesi di esasperante attesa, prolungata dalle continue dichiarazioni di Tridico che - è bene ricordarlo - fissò la data di evasione delle pratiche al 15 aprile.

 

GIUSEPPE CONTE MEME

Non avrebbe dovuto farlo. Da quella promessa è derivato tutto il pasticcio e il conseguente dramma per le aziende e per i loro dipendenti. A dire il vero, il presidente dell'Inps avrebbe dovuto fin da subito rendersi indipendente dalla politica e dichiarare che le scelte del governo (far transitare tale mole di pratiche di Cig dall'Inps) erano sbagliate. Invece, dopo aver nell'immediatezza denuncia uno scomposto rischio di esaurire tutti i fondi, si è allineato a Conte e ai 5 stelle.

PASQUALE TRIDICO NUNZIA CATALFO

 

I quali continuano a ripetere il motto: non lasceremo indietro mai nessuno. Il problema è che se sembrano tante 17.000 persone, la realtà rischia di essere decisamente peggiore rispetto al quadro dipinto dal sito dell'Inps.

 

«Al 29 giugno per la cassa integrazione in deroga sono pervenute 662.072 domande, ciascuna delle quali riguarda più soggetti. Ne sono state definite (che non vuol dire nemmeno tutte pagate), 618.443. «Ne mancano quindi 44.000», commenta il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

MAURIZIO GASPARRI

 

«Che equivalgono a diverse centinaia di migliaia di lavoratori. Ogni pratica infatti riguarda più dipendenti». Male anche il Fis, fondo d'integrazione salariale, dove a conguaglio mancano ancora da esaminare 12.000 pratiche, mentre per il Fis diretto ne mancano 20.000. A ciò vanno aggiunti i dati della cassa integrazione ordinaria. «Parliamo sulla base di documenti ufficiali non smentibili», continua Gasparri.

 

PASQUALE TRIDICO E IL CASINO SUL SITO DELL'INPS

«Pertanto posso dire che al 29 giugno ci sono più di 800.000 lavoratori che non hanno preso un euro. Tridico ha mentito. Sta ancora al suo posto. Va cacciato». E nella speranza di raggiungere tale obiettivo indice una manifestazione di piazza per sabato. Non servirà a molto, visto che il numero uno dell'Inps ha resistito a diversi attacchi e pure alle costanti smentite che riceve dalla realtà.

 

conte - cassa integrazione

Alza il tiro il leghista Claudio Durigon, già vice ministro del Lavoro: «È già stato in Aula a portare dati non certo trasparenti. Lo chiameremo di nuovo nelle prossime settimane perché renda conto al Parlamento di quanto avviene all'Inps indipendentemente dalla triste vicenda del dichiarato attacco hacker

 

Nel frattempo vorremmo che anche la titolare del dicastero del Lavoro, Nunzia Catalfo, rispondesse alla nostra interrogazione». Il leghista ha depositato richiesta scritta per capire perché il vice presidente dell'istituto non abbia mai partecipato ai tavoli assieme a Tridico e nonostante questo abbia incassato il compenso.

 

TITO BOERI

Sulla questione monetaria, si è mossa la Corte dei conti, sulla questione politica invece è tutto ancora da chiarire. Dal 14 marzo 2019 al 25 marzo 2020, il presidente non ha mai avuto una controparte nemmeno in sede di cda. In pratica il Conte uno di cui la Lega era azionista ha nominato Tridico e riportato lo schema del consiglio di amministrazione proprio per evitare i problemi dell'uomo solo al comando come ai tempi di Tito Boeri. La situazione è evidentemente scappata di mano.

 

Eppure adesso, molto più che in passato, l'Inps dovrebbe fornire la tracciabilità di tutte le decisioni. I prelievi dell'istituto a partire dal Cura Italia e, poi, dal dl Rilancio sono schizzati. Lo testimoniano i dati forniti ieri dal Mef che vedono nel complesso il saldo del fabbisogno pubblico peggiorare di ben 62 miliardi rispetto ai primi sei mesi del 2019. Le sfide del post Covid sono tante, come tanti sono i soldi in ballo.

PASQUALE TRIDICO

 

I contribuenti ripagheranno tutto. Il deficit diventa sempre debito e i dirigenti dello Stato dovrebbero saperlo meglio di tutti. Se Tridico capiterà a rendere conto delle proprie attività a fine mese, potrebbe pure trovarsi vittima del fuoco amico della maggioranza. In quei giorni ci sarà bagarre per votare lo scostamento di bilancio e pure a Italia viva converrà gettare benzina sul fuoco. Il numero uno dell'Inps potrebbe essere la diavolina per dare il via alla fiamma.

 

 

cassa integrazioneluigi di maio pasquale tridicocassa integrazionecassa integrazioneCASSA INTEGRAZIONE PILCASSA INTEGRAZIONE PILluigi di maio pasquale tridico 1

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…