mario draghi scuola

GIÙ LA MASCHERA. O FORSE NO - DRAGHI FIRMERÀ NON PRIMA DI FINE DI SETTEMBRE IL DPCM CON LE LINEE GUIDA PER PERMETTERE AGLI STUDENTI DI TOGLIERE LE MASCHERINE IN CLASSE SE SONO TUTTI VACCINATI - MA AL MOMENTO RIMANE APERTA UN’ALTRA QUESTIONE: NÉ I DIRIGENTI NÉ I DOCENTI POSSONO AVERE INFORMAZIONI SULLO STATO DI VACCINAZIONE DI UN ALUNNO – L’UNICA STRADA È PENSARE A UNA PIATTAFORMA COME QUELLA UTILIZZATA PER I PROF, MA…

Gianna Fregonara per Il "Corriere della Sera"

 

SCUOLA MASCHERINA 2

Il premier Mario Draghi firmerà il dpcm con le linee guida per permettere agli studenti di togliere le mascherine quando sono seduti al banco se sono tutti vaccinati non prima della fine di settembre. Se ne parlerà in modo operativo cioè una volta raggiunto l'obiettivo della campagna vaccinale.

 

Ma le parole dei ministri Patrizio Bianchi e Roberto Speranza che hanno annunciato l'intenzione di allentare le misure di prevenzione dove il vaccino lo permetterà - in particolare la più fastidiosa per gli studenti, che devono tenere le mascherine chirurgiche anche per sei o sette ore al giorno continuative in classe - ha già creato nuove tensioni nel mondo della scuola. Sono i presidi, per bocca del presidente del sindacato Anp Antonello Giannelli a lanciare l'allarme.

 

mario draghi patrizio bianchi

E a dire che una buona intenzione può trasformarsi in una misura di discriminazione: «Nelle classi ci sarà sempre qualcuno di non vaccinato. E questo creerà una situazione di disagio, con il rischio di emarginazione da parte dei ragazzi che vorrebbero levare la mascherina». Non solo, lo scoglio più grande - a meno che venga effettivamente introdotto l'obbligo di vaccino anche per gli studenti - è che la misura rischia di non essere attuabile. Al momento, per dirla con la sottosegretaria Barbara Floridia, «è un auspicio, non una norma». «Né i dirigenti né i docenti possono avere informazioni sullo stato di vaccinazione di un alunno. Come facciamo dunque a sapere chi è vaccinato?», si chiede ancora Giannelli, che propone una piattaforma sul modello di quella che entro il 13 settembre sarà disponibile per controllare il green pass del personale scolastico.

 

GREEN PASS SCUOLA

La possibilità di togliere la mascherina nelle classi composte da studenti che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale è prevista dal decreto legge del 6 agosto che contiene tutte le misure per le scuole, ma - spiegano al ministero dell'Istruzione - per l'attuazione di queste norme serve un provvedimento da studiare insieme al ministero della Salute: serve un protocollo che potrebbe essere contenuto appunto in un nuovo dpcm. Servirà del tempo.

 

SCUOLA MASCHERINA

Del resto il direttore generale della Salute Giovanni Rezza ieri ha lanciato un nuovo appello alla prudenza, almeno per l'inizio della scuola: «Data la situazione epidemiologica, e il fatto che si riapriranno le scuole e si rimetteranno in moto una serie di attività, è bene completare rapidamente la campagna vaccinale e continuare a mantenere dei comportamenti ispirati alla prudenza». Tra il personale scolastico, la percentuale di vaccinati è salita di altri due punti in una settimana (92,5 per cento) e secondo una proiezione del ministero della Salute entro fine settembre resteranno 44 mila persone del settore ancora senza vaccino, meno di ventimila entro fine novembre. Invece per convincere gli studenti a continuare con le vaccinazioni - oltre alla promessa di Bianchi e Speranza - i governatori si organizzano anche con fantasia.

scuola

 

Vincenzo De Luca ha promesso ai giovani campani «l'abbonamento gratuito al trasporto pubblico»: «Chi non è vaccinato è libero di spostarsi, ma non godrà di questo privilegio», ha annunciato facendo arrabbiare i Cinquestelle campani che lo accusano di discriminare. La Asl Napoli tre punta invece su un omaggio a chi accederà agli Open day: un set di auricolari per lo smartphone. Una rivisitazione dell'idea di Nicola Zingaretti che nel Lazio regalava la Costituzione ai maturandi che si vaccinavano.

GREEN PASS SCUOLA. scuolaGREEN PASS SCUOLA. scuola 1tamponi scuolaMARIO DRAGHI PATRIZIO BIANCHIGREEN PASS SCUOLA

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...