larry fink giorgia meloni

GOVERNO DUCIONI, APRI LE ORECCHIE! – SENTITE COSA DICE LARRY FINK, FONDATORE E CEO DI “BLACKROCK”, IL PIÙ GRANDE FONDO D’INVESTIMENTO AL MONDO CHE GESTISCE QUASI 10 MILA MILIARDI DI DOLLARI: "IL POPULISMO? ALIMENTA L'INFLAZIONE. AVREMMO BISOGNO DI PIÙ LEADER CHE CERCANO UN TERRENO COMUNE" - "LE GUERRE IN UCRAINA E MEDIORIENTE? NON STANNO PLASMANDO IL MONDO. SE L’INVASIONE DA PARTE DELLA RUSSIA FINIRÀ MALE PER KIEV, AVRÀ UN IMPATTO SULL’EUROPA. DOVREMO TUTTI ADATTARCI..." - L'INTERVISTA AL "CORRIERE"

Estratto dell’articolo di Federico Fubini per “Corriere della Sera”

 

larry fink

Larry Fink è quella che lui chiama «una voce dell’ottimismo». BlackRock, il fondo d’investimento che ha fondato a New York nel 1988 e che guida, ne ha le ragioni: dal 2022 ha visto crescere gli attivi in gestione di duemila miliardi di dollari ed oggi, a quasi diecimila miliardi, è il primo investitore al mondo. […]

 

Ai mercati non interessano le guerre?

«Non penso sia indifferenza. Malgrado l’instabilità geopolitica, nel complesso le economie stanno andando piuttosto bene e le aziende mostrano tenuta. Il maggiore problema è il nostro umore. E il populismo. Non ci sono abbastanza leader che parlano di ottimismo.

 

larry fink blackrock 5

Certo le questioni geopolitiche sono serie. Sono tragedie, spaventano. Ma sono isolate nell’economia mondiale. Abbiamo visto all’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina le implicazioni sull’energia».

 

Eppure i prezzi del petrolio stanno calando.

«L’Europa ha cercato diverse fonti di energia ed è positivo. Penso che stiamo vedendo lo stesso riguardo alla Cina. Il mondo è stato molto dipendente dalla Cina come fonte di produzione, ma ora in molti capiscono che bisogna diversificare. Potrebbe rivelarsi inflazionistico nel breve. Ma nel lungo si riduce il rischio».

 

Non la preoccupano le due guerre che infuriano?

«In questo momento non stanno plasmando il mondo. Certo, se l’invasione da parte della Russia finirà male per l’Ucraina, ciò avrà un impatto sull’Europa. Dovremo tutti adattarci, ma questo significa che la vita di tutti deve finire?»

 

larry fink blackrock 2

Con l’invecchiamento della popolazione, aumenta la difficoltà dei governi in Europa nel sostenere il welfare. Come se ne esce?

«È importante adottare partenariati pubblico-privati. Deficit pubblici come quello qui in Italia o negli Stati Uniti stanno diventando molto difficili, mi preoccupano. Ma l’unico modo in cui possiamo risolverli è attraverso la crescita, non con le strette di bilancio. Una stretta non fa che contrarre l’economia, peggiorando a sua volta i deficit.

 

Invece dobbiamo chiederci come accelerare la crescita. Sono convinto che ogni governo debba rendere più efficiente la burocrazia dei permessi. Perché servono sette anni per un permesso per installare infrastrutture, tecnologie verdi o una centrale nucleare civile? La Cina e Abu Dhabi sviluppano energia nucleare ogni giorno. Sbagliano loro o sbagliamo noi?»

larry fink blackrock 3

 

In Italia le regioni faticano a collaborare con il governo nell’individuare aree per il fotovoltaico e l’eolico.

«Quanto accade negli Stati Uniti dovrebbe servire da modello per l’Italia. Gli Stati Uniti hanno creato l’Inflation Reduction Act (Ira), e funziona. La grande maggioranza dei progetti va negli Stati dove i permessi sono più veloci. Se vogliamo creare crescita, dobbiamo ripensare a come andiamo avanti ed essere molto aggressivi nel trovare canali di crescita. Se l’Italia riuscisse a crescere al 2% invece che all’1%, i deficit diventerebbero molto più piccoli in rapporto al Pil».

 

LARRY FINK E ZELENSKY

La polarizzazione nelle elezioni in Europa e negli Stati Uniti può diventare un problema per i mercati?

«Non posso preoccuparmi di quale partito sia al potere, il nostro compito è lavorare con tutti. Ma non c’è dubbio che il populismo sia inflazionistico. Il populismo riguarda l’oggi, non il domani.

 

Invece, a BlackRock ci preoccupiamo del futuro e della crescita a lungo termine. Sono stato a Milano per la prima volta nel 1971. Era una città cupa, annerita dalla guerra. Ricordo l’inquinamento delle fabbriche. E guardi Milano oggi. Questa è la crescita di lungo periodo a cui tengo». […]

VOLODYMYR ZELENSKY JOE BIDEN - VIGNETTA BY OSHO

 

Perché l’inflazione arricchisce chi ha di più e impoverisce chi ha meno?

«Vale per gli Stati Uniti e probabilmente anche per l’Italia. La società sta invecchiando. Il 25% superiore dell’economia ha risparmiato e ora ha un surplus di fondi. Sono queste principalmente le persone che vanno ai concerti di Taylor Swift e spendono in servizi. Ma ormai da anni in Europa e in Italia non si guadagnava molto con i propri risparmi: i rendimenti degli investimenti non sempre sono sempre stati elevati.

 

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2

Ora invece il 25% più ricco sta guadagnando molto con i propri soldi. Invece il 25% più povero deve affrontare tassi di interesse più elevati sui mutui o sul credito al consumo, perché queste sono le persone che si indebitano. E ora stanno pagando tassi di interesse molto alti. Così tassi di interesse più alti stimolano l’economia per le persone che hanno risparmi investiti. Siamo in una situazione che premia il quadrante superiore della società e danneggia l’inferiore».

 

xi jinping vladimir putin a pechino

Così la frammentazione crea polarizzazione e populismo…

«Avremmo bisogno di più leader che cercano un terreno comune. E ne avevamo».

vladimir putin xi jinping

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa matteo salvini antonio tajani

DAGOREPORT – LE REGIONALI SONO ANDATE A FINIRE COME NON VOLEVA, SALTELLANDO FUNICULÌ-FUNICULÀ, GIORGIA MELONI: LA "STATISTA DELLA SGARBATELLA", CHE RISCHIA DI NON TORNARE A PALAZZO CHIGI TRA DUE ANNI, ACCELERA SULLA DOPPIETTA PREMIERATO-LEGGE ELETTORALE, MA NON TUTTO FILA LISCIO A PALAZZO CHIGI: SALVINI E TAJANI SPUTERANNO SANGUE PUR DI OPPORSI ALL’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, CHE FINIREBBE PER CANNIBALIZZARLI - LA LEGA È CONTRARISSIMA ANCHE AL PREMIO DI MAGGIORANZA ALLA COALIZIONE (CON LA SOGLIA AL 40%, LA LEGA DIVENTEREBBE SACRIFICABILE) – ALTRA ROGNA: IGNAZIO LA RUSSA SCENDE IN CAMPO IN MODALITÀ SCASSA-MELONI: HA RINFOCOLATO LA POLEMICA SU GAROFANI E SE NE FOTTE DEI DIKTAT DELLA DUCETTA (FIDANZA SINDACO DI MILANO? NO, MEJO LUPI; PRANDINI GOVERNATORE DELLA LOMBARDIA? NO, QUELLA È ROBA MIA)

francesco de tommasi marcello viola daniela santanche ignazio leonardo apache la russa davide lacerenza pazzali

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE INCHIESTE MILANESI SULLA SANTANCHE', SUL VISPO FIGLIO DI LA RUSSA, SUL BORDELLO DELLA "GINTONERIA" AFFOLLATA DI POLITICI, IMPRENDITORI E MAGISTRATI, OPPURE SULL'OSCURA VENDITA DELLA QUOTA DI MPS DA PARTE DEL GOVERNO A CALTAGIRONE E COMPAGNI? - A TALI ESPLOSIVE INDAGINI, LE CUI SENTENZE DI CONDANNA AVREBBERO AVUTO UN IMMEDIATO E DEVASTANTE RIMBALZO NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, ORA SI AGGIUNGE IL CASO DEL PM FRANCESCO DE TOMMASI, BOCCIATO DAL CONSIGLIO GIUDIZIARIO MILANESE PER “DIFETTO DEL PREREQUISITO DELL’EQUILIBRIO” NELL’INDAGINE SUL CASO DI ALESSIA PIFFERI – MA GUARDA IL CASO! DE TOMMASI È IL PM DELL’INCHIESTA SUI DOSSIERAGGI DELL’AGENZIA EQUALIZE DI ENRICO PAZZALI, DELICATISSIMA ANCHE PER I RAPPORTI DI PAZZALI CON VERTICI GDF, DIRIGENTI DEL PALAZZO DI GIUSTIZIA MILANESE E 007 DI ROMA - SE IL CSM SPOSASSE IL PARERE NEGATIVO DEL CONSIGLIO GIUDIZIARIO, LA CARRIERA DEL PM SAREBBE FINITA E LE SUE INDAGINI SUGLI SPIONI FINIREBBERO NEL CESTINO - LA PROCURA DI MILANO RETTA DA MARCELLO VIOLA, CON L'ARRIVO DELL'ARMATA BRANCA-MELONI, E' DIVENTATA IL NUOVO ''PORTO DELLE NEBBIE''?

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”