biden putin

GUERRA O PACE? PROVE DI DIALOGO SULLA CRISI UCRAINA: MOSCA APRE A UN ACCORDO E ANNUNCIA LA FINE DI ALCUNE ESERCITAZIONI MILITARI. E IL CANCELLIERE TEDESCO SCHOLZ DICHIARA: “L’INGRESSO DI KIEV NELLA NATO NON È IN AGENDA” - IL CANCELLIERE TEDESCO DOPO AVER INCONTRATO ZELENSKY, DOMANI VEDRA’ PUTIN. BORIS JOHNSON: “LA SITUAZIONE È MOLTO MOLTO PERICOLOSA. INVITO PUTIN A FARE UN PASSO INDIETRO DALL’ORLO DEL PRECIPIZIO”. E DI MAIO DOMANI SARA’ A KIEV…

Da corriere.it

 

Scholz: «L’Ucraina nella Nato? Non è in agenda»

Olaf Scholz E Vladimir Putin

Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz si dice «pronto al dialogo» con la Russia . Lo ha riferito al termine del colloquio con il presidente ucraino Zelensky. Scholz ha posto come condizione che vengano mantenute l’integrità territoriale e la sovranità dell’Ucraina; ha ribadito che la Ue prepara sanzioni contro Mosca ma che d’altro lato l’ingresso di Kiev nella Nato non è all’ordine del giorno. Questa era la condizione chiesta da Mosca per arrivare a un accordo.

 

 

CRISI UCRAINA, PROVE DI DIALOGO

Da open.online

olaf scholz joe biden 2

 

La crisi Ucraina continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. Mentre soffiano venti di guerra, la diplomazia tenta in ogni modo di evitare l’escalation. Gli schieramenti si muovono su un equilibrio delicatissimo. Sullo sfondo, proseguono febbrili i tentativi di mediazione: oggi l’incontro del cancelliere tedesco Olaf Scholz con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, con l’obiettivo dichiarato di «garantire la pace in Europa». Domani sarà la volta del ministro degli esteri Luigi Di Maio che partirà in missione verso Kiev e poi a Mosca. Proprio da Mosca, intanto, arrivano segnali di distensione, con il ministro degli Esteri Sergei Lavrov che parla di un «accordo possibile» con l’Occidente.

 

JOE BIDEN VLADIMIR PUTIN MEME

 

 

Il Pentagono: «La Russia ha rafforzato il confine nel weekend»

Secondo il Pentagono, la Russia avrebbe rafforzato il proprio dispositivo militare al confine con l’Ucraina nel fine settimana appena trascorso. Vladimir Putin, ha detto il portavoce della Difesa John Kirby, «continua ad aggiungere forze lungo il confine con l’Ucraina e in Bielorussia, anche solo nel corso del weekend: ora ci sono ben oltre centomila soldati». Mosca lo avrebbe fatto nonostante il recente annuncio di star mettendo fine ad alcune esercitazioni militari

 

 

 

Regno Unito: «La Russia potrebbe invadere in qualsiasi momento»

incontro virtuale joe biden vladimir putin

Il Regno Unito fa eco agli Usa nell’evocare la minaccia russa. Secondo la ministra degli Esteri Liz Truss, Mosca «potrebbe decidere di invadere in qualsiasi momento».

 

 

Johnson: «La situazione è molto pericolosa»

A intervenire sulla crisi Ucraina è anche il premier britannico Boris Johnson. «La situazione è molto molto pericolosa», ha detto rivolgendosi direttamente al presidente russo. «Invito Vladimir Putin a fare un passo indietro dall’orlo del precipizio». Poche ore fa il primo ministro inglese ha ribadito sul Twitter come la Nato sia stata fondata «con l’impegno storico di salvaguardare la libertà di ogni stato membro». E ha aggiunto: «Il Regno Unito rimarrà incrollabile nell’impegno per la sicurezza europea».

Olaf Scholz E Vladimir Putin

 

 

Scholz: «Mosca colga le offerte di dialogo»

Il cancelliere tedesco Scholz, in conferenza stampa con Zelensky, ha detto: «In caso di aggressione militare, saremmo pronti a sanzioni su vasta scala, se la Russia violerà nuovamente la sovranità ucraina, sapremo cosa fare. La sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina non sono negoziabili. Ci aspettiamo dalla Russia chiari segnali di de-escalation, un attacco all’Ucraina avrebbe gravi conseguenze». Scholz ha quindi invitato Mosca a «cogliere le offerte di dialogo». Zelensky, da parte sua, ha parlato del possibile ingresso dell’Ucraina nella Nato, dicendo che «garantirebbe la nostra sicurezza». Tuttavia, come precisato dal cancelliere tedesco Scholz in conferenza stampa, l’ingresso dell’Ucraina nella Nato attualmente «non è in agenda» e, dunque, risulta «strano che la Russia agisca come se lo fosse».

 

TENSIONE RUSSIA UCRAINA

 

Il ministro degli Esteri russo: «Possibile accordo con l’Occidente»

«Ci sono chance per trovare un accordo con l’Occidente sull’Ucraina». Sono le prime parole apparentemente incoraggianti del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov rivolte al presidente Vladimir Putin. Nel corso del colloquio con Lavrov, il presidente russo ha definito l’espansione della Nato verso Est «infinita e molto pericolosa». Mosca intanto fa sapere che «una parte delle esercitazioni delle forze armate russe si sta concludendo, un’altra sarà completata nel prossimo futuro».

 

Il Centro studi per la difesa: «Al confine schierati 147mila militari»

tensione russia ucraina

«Al 12 febbraio il numero totale di truppe russe lungo i confini dell’Ucraina, comprese quelle in Bielorussia e nei territori occupati dell’Ucraina orientale e della Crimea, è di 87 gruppi tattici, circa 147mila militari, compreso il personale aereo e navale». A farlo sapere è il Centro studi per la Difesa di Kiev, Kiyv Independent. «Queste truppe sono dotate delle armi e dei veicoli appropriati, nonché di unità di supporto logistico e medico», continua il Centro. «Tuttavia finora non ci sono segnali che dispongano dei rinforzi aggiuntivi necessari per un’offensiva su larga scala».

 

Mosca replica a Scholz: «Da parte nostra nessuna de-escalation»

tensione russia ucraina 18

«Non c’è nessuna de-escalation che la Russia dovrebbe fare sull’Ucraina, questo spetta all’Occidente, incoraggiando Kiev ad attuare in pieno i pacchetto degli accordi di Minsk». A dichiararlo è Oleg Postnikov, vicedirettore del Dipartimento per la non proliferazione e il controllo degli armamenti del ministero degli Esteri russo. Le parole sono di risposta all’invito del cancelliere tedesco Olaf Scholz che poche ore fa aveva esortato Mosca per un’operazione di de-escalation e allentamento delle tensioni con l’Ucraina. Nel frattempo Scholz è arrivato a Kiev per colloqui sulla crisi. Nella giornata di domani il cancelliere sarà a mosca per incontrare Putin.

tensione alle stelle tra russia ucrainatank ucrainitank russitank russi 33soldati usatensione russa ucraina 11

Ultimi Dagoreport

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…