cassa integrazione

LA GUERRA IN UCRAINA HA UN COSTO, LE SANZIONI ANCHE – CON MOLTI SETTORI COLPITI DAL MIX CARO ENERGIA-MATERIE PRIME-INFLAZIONE, NEL PERIODO GENNAIO-LUGLIO LA CASSA INTEGRAZIONE È SCHIZZATA A + 45,65% RISPETTO ALLO STESSO PERIODO 2021, INTERESSANDO SOPRATTUTTO INDUSTRIA (+35,81%), EDILIZIA (+34,88%), COMMERCIO (+103,62%) - A GIUGNO, RISPETTO A MAGGIO, LA CIGS È CRESCIUTA DEL 49,8%...

Claudio Tucci e Marco Rogari per il “Sole 24 Ore”

 

L'autunno è ormai alle porte e si annuncia carico di scuri nuvoloni per la nostra economia. Con le imprese e le famiglie che sono già alle prese con la nuova impennata dei costi dell'energia e che fanno fatica a difendersi dai morsi dell'inflazione. Che sembra pronta ad accelerare la sua corsa proprio mentre gli italiani si preparano ad andare alle urne per le elezioni anticipate del 25 settembre.

cassa integrazione

 

Una tornata elettorale che impedisce al governo dimissionario di allestire nuovi "scudi" per attutire sulle aziende, già in difficoltà, e sui lavoratori, le ricadute del caro-bollette ma che non impedisce all'esecutivo di valutare la collocazione di un nuovo "dossier Cig" all'interno del solco, per altro abbastanza ampio, del disbrigo dei cosiddetti "affari correnti" tracciato dopo la presa d'atto di Mario Draghi di non avere più la stessa maggioranza che lo aveva sostenuto nei mesi scorsi e lo scioglimento delle Camere da parte del capo dello Stato.

 

cassa integrazione

I primi campanelli d'allarme si possono già vedere tra le pieghe degli ultimi dati Inps sulla cassa integrazione: nel periodo gennaio-luglio la Cigs (vale a dire l'ammortizzatore per le difficoltà più strutturali) è schizzata a + 45,65% rispetto allo stesso periodo 2021, interessando soprattutto industria (+35,81%), edilizia (+34,88%), commercio (+103,62%).

Un'accelerazione che si è toccata con mano a giugno, dove, rispetto a maggio, la Cigs è cresciuta del 49,8%; ed è proseguita a luglio (+25,2% su luglio 2021 - il confronto mensile nei mesi di luglio e agosto è poco indicativo perché nei mesi estivi tra chiusure aziendali e ferie i dati sugli ammortizzatori sono di solito più contenuti).

 

Con la ripresa post Ferragosto, quindi, l'eventualità di ricorrere a una sorta di prolungamento dell'ammortizzatore "scontato", specie per i settori più colpiti dal mix caro energia-materie prime-inflazione, mantenendo un raccordo con la riforma Orlando, sta diventando una chiara necessità.

 

cassa integrazione

La riforma Orlando, in vigore da gennaio, è già stata puntellata nei mesi scorsi (proprio con la Cig "scontata", ad esempio), con "deroghe" che sono costate intorno ai 400 milioni. Anche perché (si veda Sole24Ore di ieri), a questi prezzi di bollette e consumi, e in vista di un possibile razionamento del gas, in autunno lo spettro è di dover decidere quali codici Ateco potranno lavorare e quali no. Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è stato chiaro sulla necessità per politica e governo uscente di ascoltare l'allarme del mondo produttivo, e di agire subito.

 

CASSA INTEGRAZIONE PIL

A Palazzo Chigi ne sono consapevoli da diversi giorni. La Cig "scontata", senza cioè pagare le addizionali (per la Cig pari a 9%, 12%, 15% in base all'utilizzo del sussidio, per il Fis pari al 4% della retribuzione persa, ndr), prevista dal decreto Energia di marzo, e valida per cinque settori più in difficoltà (siderurgia, legno, ceramica, automotive, agroindustria), è scaduta lo scorso 31 maggio.

 

Ci sono, per chi ha esaurito i contatori, altre 26 settimane fino al 31 dicembre, ma sono costose per le imprese. Pertanto, se i partiti, impegnati in campagna elettorale, non saranno contrari, il governo è pronto a intervenire nel rispetto dei limiti indicati dalla Costituzione ma anche degli spazi di bilancio. Che però sono esigui. Dopo il varo alla fine del mese scorso del "pesante" decreto Aiuti bis il ministero dell'Economia potrebbe riuscire a recuperare ancora qualche centinaio di milioni (c'è chi ipotizza 3-400 milioni) ma non di più. E questo è il principale ostacolo da superare. La questione potrebbe essere affrontata, magari in via preliminare, anche nel prossimo Cdm in arrivo. Il veicolo legislativo potrebbe essere un emendamento al Dl Aiuti bis.

CASSA INTEGRAZIONE PIL

 

A luglio lo stesso Draghi, nel confermare le sue dimissioni, aveva lasciato intendere che il governo non sarebbe rimasto passivo, e non solo sul Pnrr: «Dobbiamo far fronte alle emergenze legate alla pandemia, alla guerra in Ucraina, all'inflazione e al costo dell'energia, anche per favorire il lavoro del governo che ci succederà», aveva affermato il premier.

 

Un perimetro ampio, che di fatto comprende la possibilità di intervenire con una nuova dose di Cig "scontata" per sostenere imprese e lavoratori contro gli effetti della crisi energetica e del conflitto russo-ucraino. Per gli esperti l'apertura di dossier Cig è una mossa lungimirante.

 

CASSA INTEGRAZIONE PIL

«È vero che oggi le aziende possono contare su strumenti eccezionali ma le causali non sono adeguate alla tipologia di problemi che saremo chiamati ad affrontare in autunno - avverte Enzo De Fusco di De Fusco Labour&Legal, tra i big della consulenza alle imprese -. Dopo il decreto del ministro Orlando, per problemi energetici si può richiedere la Cig ordinaria, ma molte aziende hanno terminato il plafond. Il tema è serio, e dobbiamo essere attrezzati per affrontarlo, introducendo una cassa in deroga così come è stato fatto con il Covid, per non consumare tutto il plafond».

Ultimi Dagoreport

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...