i test di medicina 3

HA SENSO SELEZIONARE I DOTTORI DI DOMANI CON QUESTI TEST? - CONTINUA LA POLEMICA SULLE DOMANDE SBAGLIATE ALLE PROVE D’INGRESSO DI MEDICINA: TRA QUESITI DI LOGICA E ALCUNI (BIZZARRI) DI CULTURA GENERALE, VIENE DA CHIEDERSI SE SIA IL MODO MIGLIORE PER SCEGLIERE CHI DOVRÀ RAPPORTARSI ALLA MALATTIA E AL DOLORE, E CONFRONTARSI NON SOLO CON CASI CLINICI, MA CON PERSONE - LA MINISTRA MESSA PROVA A RADDRIZZARE LA SITUAZIONE, MA INTANTO ARRIVA IL SOLITO CODACONS...

1 - IL PASTICCIACCIO BRUTTO DEI TEST DI MEDICINA

Eugenia Tognotti per “La Stampa

 

i test di medicina 2

Decine di migliaia di aspiranti camici bianchi in rivolta in corsa per 14.020 posti, il Codacons sul piede di guerra, un’interrogazione parlamentare, la promessa della ministra dell’Università di annullare le domande sotto verifica o sbagliate (almeno 3, a quanto pare).

 

E un’affermazione inequivoca, che suona come un’onesta ammissione della necessità di fare un salto di qualità in modo da “riuscire a dare qualcosa di meno debole per il prossimo anno”. Ma, intanto, si può sommessamente osservare che le graduatorie, pur emendate, che ne scaturiranno, non saranno in grado di assicurare equità tra chi ha dispiegato tempo per dare una risposta e chi è passato oltre.

 

cristina messa

Anno che vai, polemiche che trovi, per quanto riguarda il test di ingresso a Medicina, inevitabilmente accompagnato dall’eterna discussione sul numero chiuso. Quest’anno però è una vera e propria conflagrazione quella che sta mobilitando l’armata degli studenti che il 3 settembre scorso, indossando la scomoda mascherina Ffp2 e a debita distanza l’uno dall’altro, hanno cercato di rispondere in 100 minuti, non uno di più non uno di meno, a sessanta impegnative domande: 12 di cultura generale, 10 di ragionamento logico, 8 di fisica e matematica, 18 di biologia, 12 di chimica, particolarmente difficili, quest’anno, stando all’unanime valutazione di “addetti ai lavori”.

 

i test di medicina 7

Se negli anni scorsi erano state le domande di cultura generale - storia, letteratura, temi politico-istituzionali, cittadinanza e Costituzione - a suscitare qualche protesta, quest’anno non si sono visti quesiti del genere: quale Stato italiano - tra la Repubblica di Venezia, il Ducato di Parma, il Regno di Sardegna, lo Stato della Chiesa e il Granducato di Toscana – è stato cancellato dalla geografia della penisola italiana dopo il Congresso di Vienna (1814-15)?

 

i test di medicina 6

In realtà, non erano, tutto sommato, particolarmente ardue le domande, con cinque opzioni di risposta, sull’anno della promulgazione delle leggi razziali; sul giorno della celebrazione della Giornata della legalità; in quale Stato si trova oggi la città di Fiume dove nel 1919 ebbe luogo la spedizione di Gabriele D’Annunzio; e neppure, perfino, quella sulla casa automobilistica che introdusse per prima la catena di montaggio; sull’autore del libro “Il mistero buffo” - per richiamarne solo alcune.

 

i test di medicina 4

Si potrebbe però osservare che 12 domande di cultura generale sono davvero troppe. Le domande di logica - che all’estero hanno un peso crescente nei criteri e nelle tecniche di valutazione - sono passate, negli ultimi tre anni, da 20 a 10. Poche, se si pensa che questo test è la prima occasione per i futuri medici di allenarsi con la pratica del ragionamento logico.

 

i test di medicina 1

Tenendo conto che l’acquisizione e il perfezionamento delle capacità di ragionamento critico costituiscono una base essenziale per un medico che, nel suo percorso professionale, deve continuamente mettere alla prova le capacità di scelta e la rapidità dei processi decisionali.

 

Visto che si annunciano cambi di passo occorrerebbe forse, anche, sviluppare una riflessione: così com’è, la prova d’ammissione risponde all’esigenza di selezionare candidati capaci di incarnare un profilo professionale come quello del medico che dovrà rapportarsi alla malattia e al dolore, e confrontarsi non solo con casi clinici, ma con persone?

 

2 - DOMANDE SBAGLIATE NEL TEST DI MEDICINA

Massimo Sanvito per “Libero Quotidiano

 

i test di medicina 3

Ci dev'essere qualcosa di maledetto che aleggia sui test per essere ammessi alle facoltà universitarie di Medicina. Difficilissimi, contestatissimi, odiatissimi. Ogni anno è sempre la stessa storia e all'ultimo giro ci sono pure scappate sei domande sbagliate. Ora che si fa? Lo sanno anche i sassi che passare l'esame è un'impresa, e pochi centesimi di voto di differenza tra un candidato e l'altro possono essere decisivi.

 

la ministra cristina messa

E quindi? Quindi i quesiti errati verranno annullati: parola di Maria Cristina Messa, per l'appunto ministro dell'Università e della Ricerca. Ci sarà tempo fino a oggi per denunciare altre eventuali storture, dopodiché la graduatoria che verrà stilata il 28 di questo mese sarà quella definitiva. Ovviamente, salvo complicazioni ulteriori: ancora non è detta l'ultima parola.

 

Ma cos'è successo nella prova dello scorso 3 settembre, a cui hanno partecipato 76mila aspiranti camici bianchi? L'Unione degli universitari, che ogni anno spacca il capello in quattro per permettere a più ragazzi e ragazze di accedere alle facoltà, ha scovato sei errori nei quiz a risposta multipla «che potrebbero compromettere il risultato finale e l'accesso di tanti studenti ai corsi di studi».

 

SOCIAL SCATENATI

i test di medicina 5

Già alla seconda domanda del test, parliamo di logica, c'era qualcosa che non andava: non era congruente alle regole riportate nel testo. La numero 21, di chimica, era stata inserita nel comparto di logica. Mentre la 23, di biologia, secondo gli studenti aveva un riscontro ambiguo. Altre tre domande, invece, presentavano problemi più sfumati. E allora i social si sono scatenati, così come l'immancabile Codacons, denunciando le ingiustizie.

 

i test di medicina 9

Il dossier è finito sulla scrivania del ministro Messa, che ha subito tranquillizzato tutti: «Devo riuscire a fare le graduatorie tenendo conto degli errori, quindi verosimilmente annullando le domande sbagliate o comunque quelle che sono sotto verifica. E poi vorrei incontrarmi con le commissioni che preparano i test per riuscire a dare qualche cosa di un pochino meno debole per il prossimo anno», ha spiegato alla trasmissione "The breakfast club" su Radio Capital. Già, le commissioni.

 

i test di medicina 8

Chi diamine le scrive le domande dell'esame di ammissione più chiacchierato d'Italia? Esiste un consorzio interuniversitario che si chiama Cineca: ogni anno avvia una gara per la fornitura al ministero di quesiti per le prove d'esame. Alla gara del Cineca partecipano le aziende di selezione, aziende nelle quali il lavoro dei dipendenti consiste proprio nella stesura di quiz, i cosiddetti item writer. Per quest'anno, così come l'anno scorso, è toccato a un'azienda siciliana occuparsi di elaborare le domande dei test.

 

Poi, tra gennaio e maggio, queste vengono inviate al ministero dell'Università e della Ricerca per una revisione scientifica da parte di un'apposita commissione. È qui che viene licenziato il quiz nella sua forma definitiva, tra quesiti più o meno bizzarri e capita - sbagliati e contestabili. E dire che sono tante le teste che si chinano su quei faldoni...

 

i test di medicina 10

SISTEMA OBSOLETO

Intanto, l'Unione degli universitari, per voce del suo coordinatore Giovanni Sotgiu, contesta le modalità: «Negli ultimi anni c'è stato un aumento dei posti messi a bando per i corsi a numero programmato e in particolare per Medicina e Chirurgia, arrivando a 14.020 in questo 2021, ma questi interventi sono palliativi, messi in atto per gestire un problema strutturale.

 

I test non funzionano, e a ciò si aggiungono le irregolarità che caratterizzano procedure e quesiti, sottolineando la loro inefficacia e inattendibilità. Il numero chiuso rappresenta la mancata volontà di investire in istruzione, università ericerca, anche alla luce di una crisi pandemica che ha messo in ginocchio il nostro sistema sanitario nazionale. È necessario abolire questo sistema, superare il numero programmato per Medicina, Veterinaria, Formazione primaria e Architettura e permettere a tutti l'accesso aun diritto fondamentale».

Ultimi Dagoreport

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”