angela merkel biontech curevac

INDOVINATE CHI SI AVVANTAGGERÀ DAL GRAN CASINO FATTO SU ASTRAZENECA? LE DUE BIG PHARMA TEDESCHE CONCORRENTI CHE PRODUCONO IL VACCINO PFIZER-BIONTECH E IL NUOVO IN ARRIVO, CUREVAC - DUNQUE IL SOSPETTO È CHE LA MOSSA DELLA GERMANIA SIA DI NATURA POLITICA E COMMERCIALE - L'ENNESIMO ESEMPIO DI COME BERLINO HA SEMPRE TRATTATO LE ISTITUZIONI UE: IMPONENDO LA LEGGE DELLA PIÙ FORTE (CIOÈ LA MERKEL)

Carlo Tarallo per “La Verità

 

merkel vaccino

«Io mi vaccinerei domani, ma devo sapere cosa fare nel caso in cui mi succedesse qualcosa». Sta tutta in questa frase di Emer Cooke, direttore esecutivo dell'Ema, la chiave di questi tre giorni di caos intorno al vaccino Astrazeneca. Anzi, in quel «ma», che rappresenta, insieme all'annuncio dell'aggiornamento del foglietto illustrativo, il tributo politico pagato alla Germania, responsabile principale di questo terribile caos, da quello che dovrebbe essere un ente «indipendente». Dovrebbe, e qui virgolette e condizionale sono quanto mai appropriati.

 

vaccino astrazeneca

La Verità, per prima, ha scritto senza giri di parole che quella a cui tutto il mondo stava assistendo con sconcerto era una operazione orchestrata dai tedeschi. Quanto affermato dai vertici dell'Ema conferma in pieno questa tesi.

 

L'Astrazeneca, il vaccino del «ma» esce infatti dalla conferenza stampa di ieri e più in generale da tutto quello che è accaduto in questa settimana, terribilmente azzoppato dal punto di vista dell'immagine internazionale. In casi come questi, infatti, un «ma», un «tuttavia», significano tantissimo, considerata la inevitabile preoccupazione scatenata in decine di milioni di cittadini europei dallo stop and go alla somministrazione di Astrazeneca.

 

ugur sahin biontech

Significano, in sostanza, che quello anglosvedese diventa il vaccino per i figli di un Dio minore: basta leggere sui social le reazioni alla conferenza stampa dell'Ema per rendersi conto che più che sciogliere i dubbi, le dichiarazioni della Cooke li hanno consolidati.

 

Chi si avvantaggerà di questa macchia indelebile sulla sicurezza di Astrazeneca? Naturalmente le aziende concorrenti, a cominciare da Pfizer-Biontech, colosso farmaceutico che nell'immaginario collettivo è statunitense, ma che in realtà, è più che altro tedesco, essendo Biontech un'azienda solidamente germanica, con sede a Magonza.

 

CUREVAC

Una coincidenza? A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca, soprattutto se le coincidenze si moltiplicano: la Germania ha acquistato, al di là degli accordi stipulati dall'Unione europea con i colossi farmaceutici, ben 30 milioni di dosi Pfizer-Biontech. Coincidenza numero tre: è in arrivo un altro vaccino tedesco, il Curevac.

 

Il discorso è puramente commerciale: oggi come oggi, con la sete di vaccini che c'è in Europa, è ovvio che i governi non potranno che riprendere con forza le somministrazioni del siero anglosvedese, ma quando sarà necessario vaccinare tutto il mondo, operazione che durerà ancora per i prossimi cinque anni, occorreranno miliardi, e non milioni, di dosi, e c'è da scommettere che con decine di prodotti sul mercato Astrazeneca farà molta fatica a imporsi, con le mille riserve scatenate da quanto accaduto in questi giorni, e non solo, considerando anche il balletto sull'autorizzazione all'utilizzo sugli over 65.

 

ASTRAZENECA

Ricordiamo infatti che lo scorso 28 gennaio, 24 ore prima che l'Ema autorizzasse l'utilizzo di Astrazeneca, il ministero della Salute tedesco ne aveva ufficialmente raccomandato l'utilizzo solo per i soggetti under 65, per poi ripensarci e dare il via libera anche per gli anziani il 4 marzo.

 

vaccino astrazeneca 1

Intendiamoci: l'Ema in tutta questa vicenda ha dimostrato una certa coerenza, in quanto non ha mai chiesto il blocco delle vaccinazioni, limitandosi a questo supplemento di istruttoria. Un atto però per nulla dovuto, considerato che l'ente «indipendente» avrebbe potuto ribadire l'ok già lunedì scorso, quando la Germania ha clamorosamente bloccato le somministrazioni di Astrazeneca seguendo le indicazioni del Paul Ehrlich Institut e mandando in frantumi l'unità (vaccinale) europea, con Italia, Francia, Spagna e altri paesi che si sono accodati a Berlino e mentre quelli dell'est hanno continuato come se niente fosse, insieme curiosamente al Belgio, sede della Commissione europea.

 

vaccino astrazeneca

Per non parlare del Regno Unito, che ha approvato Astrazeneca lo scorso 30 dicembre, con un mese di anticipo sull'ok dell'Ema, e prima che la Brexit diventasse effettiva. L'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari britannica ha approvato Astrazeneca prima del via libera dell'Ema applicando una clausola dei trattati Ue: una clausola che avrebbe potuto utilizzare anche l'Italia, se non avesse scelto di mettersi nelle mani dell'Unione europea, con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

 

coronavirus vaccinazioni a fiumicino

Una scelta tutta politica, dunque, così come tutto politico, in estrema sintesi, si dimostra il compromesso al ribasso scelto dall'Ema su Astrazeneca. L'Agenzia europea per i medicinali avrebbe potuto sciogliere tutti i dubbi, diradare tutte le nubi berlinesi intorno alla sicurezza di Astrazeneca, esponendo i tedeschi a una figuraccia, oppure bloccare tutto in attesa di nuovi e più approfonditi test, suicidandosi dal punto di vista della credibilità.

 

vaccini astrazeneca

È stata scelta invece la strada del «ma», quella del mezzo e mezzo, dando valore alle riserve di Berlino, sbloccando la somministrazione di Astrazeneca senza riuscire a restituire la fiducia nei cittadini. Quando un ente «indipendente» dipende, eccome, dalla politica, e quindi, essendo un'istituzione europea, in primo luogo dalla Germania, il pasticcio è servito.

Ultimi Dagoreport

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT