lamorgese polizia studenti

LAMORGESE, RACCONTACENE UN'ALTRA - LA MINISTRA DELL'INTERNO HA RISPOSTO AL PARLAMENTO SUGLI INCIDENTI IN PIAZZA DEL 23 E 28 GENNAIO DICENDO CHE GLI STUDENTI SONO STATI MENATI PER SBAGLIO, PERCHÉ LO SCONTRO FISICO CON LA POLIZIA LO VOLEVANO GLI ANARCHICI E I CENTRI SOCIALI - ALLA FINE PERÒ LE MANGANELLATE SE LE SONO BECCATE PROPRIO I PIÙ INDIFESI, I LICEALI - "GLI AGENTI HANNO FATTO RICORSO AD AZIONI DI RESPINGIMENTO E ALLEGGERIMENTO" (MA CONTRO NO VAX E FASCISTI ERANO STATI TRANQUILLI…)

Francesco Grignetti per "La Stampa"

 

LA MINISTRA LUCIANA LAMORGESE

Autonomi e antagonisti cercavano lo scontro con la polizia; in mezzo ci sono rimasti gli studenti innocenti. È questa la verità della ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, che ieri ha risposto al Parlamento sugli incidenti del 23 e 28 gennaio.

 

LA MINISTRA LUCIANA LAMORGESE

C'è infatti un filo rosso, nella ricostruzione della ministra, che lega Roma a Torino, a Napoli, a Milano: dietro le quinte ci sarebbe una regia ad opera dei centri sociali, che poi al momento giusto si sono tirati da parte, e nel mezzo a prendersi le manganellate ci sono rimasti gli studenti dei licei.

 

LA MINISTRA LUCIANA LAMORGESE

Ma ciò non giustifica gli eccessi. Perciò Lamorgese invita i responsabili dell'ordine pubblico a «riflettere a fondo quando in questo difficile lavoro si verificano fatti incresciosi, come quelli che il 28 gennaio scorso hanno causato conseguenze a danno di alcuni giovani studenti estranei ai gruppi dei facinorosi presenti nelle piazze e, tuttavia, rimasti coinvolti nei tafferugli».

 

violenze sugli studenti a torino 3

Premessa della ministra: «C'è un quadro di angoscia esistenziale che ha cambiato i nostri comportamenti, creando distanze umane sconosciute e incidendo profondamente sulla nostra società.

 

Così, la morte inaccettabile di un giovane, per giunta in un momento che avrebbe dovuto essere di massima sicurezza perché collocato nell'ambito di uno stage curricolare, ha originato manifestazioni di solidarietà e proteste da parte dei suoi coetanei».

violenze sugli studenti a torino 2

 

E fin qui, la ministra stessa solidarizza. Anzi, incoraggia. Cita le parole del Capo dello Stato: «Doveroso ascoltare la voce degli studenti che avvertono tutte le difficoltà del loro domani e cercano di esprimere esigenze e domande volte a superare squilibri e contraddizioni. La via maestra è il confronto».

 

violenze sugli studenti a torino 4

E infatti, rimarca, le manifestazioni del 4 febbraio, proprio perché c'è stato un confronto preventivo tra studenti e prefetti, sono filate lisce. Non così il 23 gennaio a Roma: «Le attività informative di polizia avevano fatto emergere la precisa intenzione di alcuni partecipanti, appartenenti ai centri sociali capitolini e aderenti a gruppi di matrice anarchica, di trasformare la stessa manifestazione in un'occasione di scontro fisico con la polizia».

 

violenze sugli studenti a torino 1

Lo stesso accadeva qualche giorno dopo a Torino, in piazza Arbarello, dove c'erano «con un preciso ruolo di regia, militanti di "Askatasuna"». Tredici dei 17 denunciati sono noti attivisti di quel centro sociale. Anche quella di Torino non è stata una manifestazione propriamente pacifica.

 

violenza della polizia contro gli studenti 7

Dice Lamorgese: «Un consistente gruppo di partecipanti muoveva in corteo contro lo schieramento delle forze dell'ordine posto a chiusura della piazza, cercando più volte di rompere lo sbarramento. L'azione si è svolta in pochi minuti e ha riguardato i vari punti di dispiegamento del dispositivo di polizia.

 

Si sono verificati momenti di elevata tensione, dovuta al contatto fisico tra i dimostranti più accesi e il personale del reparto mobile. Dopo aver inizialmente utilizzato gli scudi in dotazione, gli operatori della polizia, a causa dei violenti tentativi di sfondamento esercitati con calci e pugni, hanno fatto ricorso ad azioni di respingimento e a un intervento di alleggerimento, in quest'ultimo caso anche con l'impiego dello sfollagente».

 

Secondo la polizia, i manifestanti di Torino miravano alla sede della Confindustria, mentre quelli di Roma puntavano al Senato; stesso schema a Milano davanti ad Assolombarda, e a Napoli all'Unione industriali in piazza dei Martiri.

 

Articoli correlati

\'ERO GIA\' PIENA DI SANGUE E MI HANNO DATO UN'ALTRA MANGANELLATA IN TESTA\' - PARLA LA RAGAZZA CHE...

DEBOLI CON FASCISTI E NO VAX, FORTI CON GLI STUDENTI - MANGANELLATE DURANTE LA MANIFESTAZIONE PER...

UN MINISTRO CHE NON FA PIU\' MINESTRA - LAMORGESE HA SBAGLIATO TUTTO MA RESTA SALDA AL VIMINALE

violenza contro la manifestazione degli studenti 5violenza della polizia contro gli studenti 5violenza contro la manifestazione degli studenti 4violenza della polizia contro gli studenti 4violenza della polizia contro gli studenti 2violenza della polizia contro gli studenti 1violenza della polizia contro gli studenti 10violenza della polizia contro gli studenti 11violenza contro la manifestazione degli studenti 6violenza contro la manifestazione degli studenti 3violenza contro la manifestazione degli studenti 2violenza della polizia contro gli studenti 6

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...