draghi antitrust

“L'APPROVAZIONE DEL DISEGNO DI LEGGE SULLA CONCORRENZA È UN PASSAGGIO STRATEGICO PER IL SISTEMA PAESE” - DALL’ANTITRUST UN ASSIST AL GOVERNO DRAGHI - PRESENTATA LA RELAZIONE ANNUALE DELL’AUTHORITY – “LE POLITICHE ANTITRUST CI FANNO GUADAGNARE UN MILIARDO L’ANNO” - "IL DDL SULLA CONCORRENZA È CENTRALE ANCHE PERCHÉ È LO STRUMENTO CON CUI IL GOVERNO RAGGIUNGEREBBE ALCUNI OBIETTIVI DEL PNRR, SUGGERITI DALLA RELAZIONE DELL’ANTITRUST DI MARZO 2021…"

Giovanna Faggionato per editorialedomani.it

 

 

RELAZIONE ANNUALE ANTITRUST

Le politiche antitrust valgono un miliardo l’anno di benefici alla collettività. Nei giorni della crisi di governo, con il rischio concreto di accantonare il disegno di legge sulla Concorrenza, uno dei provvedimenti maggiormente osteggiati dai partiti senza eccezione di sorta, la relazione annuale dell’Agcm, certifica che le misure antitrust adottate dall’authority tra il 2015 e il 2020 hanno portato benefici a imprese e consumatori per circa cinque miliardi. 

 

 

POTERI PIÙ AMPI

Si tratta di una stima presentata ieri e basata sui modelli di calcolo dell’Ocse, che in prospettiva dovrebbe aumentare nei prossimi anni, considerato che dal 2021 i poteri dell’autorità garante per la concorrenza e il mercato sono aumentati. Sia per effetto della comparazione tra i poteri sulle clausole vessatorie a quelli esercitati già da tempo sulle pratiche commerciali scorrette, sia per effetto della nuova legislazione approvata a livello di Unione europea, soprattutto sul fronte della lotta agli oligopoli di Big Tech.

MARIO DRAGHI

 

Nell’ultimo anno e mezzo, tra il gennaio 2021 e il giugno 2022, le multe comminate per tutelare la concorrenza ammontano a  più di 1,4 miliardi di euro. La parte del leone la fa il provvedimento del dicembre 2021, che ha sanzionato Amazon con la multa più pesante mai comminata dall’autorità italiana: un miliardo e 128 milioni di euro di sanzione per abuso di posizione dominante nel settore della logistica. Inoltre, proprio ieri, il Tar del Lazio ha respinto il ricorso delle società Google LLC, Google Italia e della controllante Alphabet Inc. confermando la multa per 100 milioni di euro, comminata anche questa volta per abuso di posizione dominante per aver ostacolato l’ingresso della app di Enel X, JuicePass sul sistema Android Auto.

ANTITRUST VS BIG TECH 3

 

 

Sempre nello stesso periodo sono stati 57 i procedimenti che hanno accertato infrazioni nei confronti dei consumatori e 45 quelli che si sono risolti accogliendo gli impegni delle aziende. I primi si sono tradotti in sanzioni per 100 milioni di euro e il 70 per cento dei secondi in rimborsi “compensativi” pari a 23 milioni di euro distribuiti tra circa 190 mila beneficiari.

 

IL MESSAGGIO ALLA POLITICA

Ma al di là dei numeri, la  relazione annuale di ieri è stata l’occasione anche per mandare un messaggio politico e mandarlo alla politica che sul supporto alle politiche di concorrenza in Italia è stata sempre fin troppo timida, quando non apertamente ostile. 

 

ANTITRUST VS BIG TECH 2

Il presidente dell’authority Roberto Rustichelli, ha invitato la politica a sostenere con maggiore forza l’approccio del mercato aperto, cruciale in una fase storica, quella degli ultimi trent’anni in cui il potere di mercato non è mai stato così elevato e così progressivamente crescente. E ancora più importante in questo momento di inflazione record che si abbatte sulle tasche dei consumatori e per quest’anno la previsione della Commissione europea è del 7,6 per cento.

 

 

La concorrenza «è una tutela sempre importante, ma ancor più necessaria quando il potere di acquisto si riduce, per cui è indispensabile contrastare eventuali condotte collusive o sfruttamenti abusivi del potere di mercato che potrebbero amplificare ulteriormente gli effetti negativi delle dinamiche inflazionistiche», ha dichiarato Rustichelli.

 

SOSTEGNO AL GOVERNO

ANTITRUST VS BIG TECH

Sotto traccia c’è anche un messaggio di sostegno al governo Draghi che in questi mesi ha dovuto gestire una maggioranza di partiti che hanno di volta in volta appoggiato questa o quell’altra lobby, l’ultima quella dei tassisti.

 

L'approvazione del disegno di legge sulla concorrenza , ha ribadito Rustichelli, è «un passaggio strategico per il sistema Paese, perché così non solo l'Italia si conforma agli impegni europei assunti con il Pnrr, ma da ai mercati e agli investitori internazionali i giusti segnali».

 

Il disegno di legge sulla concorrenza, collegato alla passata legge di bilancio, è stato approvato il 30 maggio dal Senato con 180 voti favorevoli, 26 contrari e un'astensione. Alla Camera invece siamo ancora all’esame del testo in commissione: la commissione attività produttive sta proseguendo i lavori sugli emendamenti proprio in questi giorni.

 

roberto rustichelli presidente antitrust 1

Ma il ddl è centrale anche perché è lo strumento con cui il governo raggiungerebbe alcuni obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, suggeriti del resto proprio dalla relazione dell’Antitrust di marzo 2021, per esempio arrivare a un livello di maggiore concorrenza nelle concessioni idroelettriche, il completamento della liberalizzazione del mercato dell’energia, citato come priorità dall’Antitrust anche nella giornata di ieri e che da Pnrr deve essere raggiunto nel 2023, e aumentare i controlli sugli affidamenti dei servizi pubblici locali. Il disegno di legge rischia di saltare in caso di dimissioni dell’attuale governo. L’Antitrust si iscrive, dunque, più per interessi comuni che altro, tra i favorevoli al proseguimento dell’esecutivo.

GUIDO STAZIroberto rustichelli presidente antitrust 6roberto rustichelli presidente antitrust 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”