donald trump commenta la boxe

“CON CHI VORREI INCROCIARE I GUANTONI? CON BIDEN SAREBBE FACILISSIMO, ANDREBBE GIÙ SUBITO” - TRUMP TORNA A MENARE E COMMENTERÀ L’INCONTRO PIÙ STRAMBO DELLA STORIA DELLA BOXE, TRA IL 58ENNE EX CAMPIONE DEL MONDO DEI PESI MASSIMI HOLYFIELD E L’EX FENOMENO DELLE ARTI MARZIALI VITOR BELFORT - LA SFIDA SARÀ TRASMESSA L’11 SETTEMBRE, ENNESIMA PROVOCAZIONE DI DONALD: NEL 2001, DOPO IL CROLLO DELLE TORRI GEMELLE, FECE NOTARE CHE LA TRUMP TOWER DIVENTAVA L'EDIFICIO PIÙ ALTO DI NEW YORK...

Giulia Zonca per “La Stampa

 

DONALD TRUMP COMMENTA LA BOXE

Bisogna capire chi tirerà i pugni migliori nell'incontro più strambo della storia della boxe. Un campione del mondo dei pesi massimi di 58 anni sfida un grande nome delle arti marziali già over 40 con il commento di un presidente degli Stati Uniti. 

 

Solo che non tutti sono ex. Evander Holyfield risale sul ring dopo un decennio di assenza contro Vitor Belfort, lottatore brasiliano ribattezzato nei primi Duemila «Il fenomeno» della discussa sigla Ufc, Ultimate Fighting Championship e il racconto è affidato a Donald Trump e al figlio Donald jr. Il pacchetto viene 49, 99 dollari in pay per view. 

 

donald trump

Al pugilato il bizzarro piace, è una cifra di questo sport che sa essere nobile e freak e forse per questo smuove diverse passioni, ma domani notte, all'Hard Rock di Hollywood, in Florida, va in scena un'esibizione, una prova di forza elettorale, uno scambio di fendenti oltre il viale del tramonto, un'esibizione politica in otto riprese da due minuti l'una iniziate con questo assaggio: «Con chi vorrei incrociare i guantoni? Con Biden sarebbe facilissimo, andrebbe giù subito». 

 

donald trump

Trump si sceglie un terreno a lui amico, il quadrato, nello Stato in cui vota e non riparte dalle elezioni che ha perso, piuttosto dal mondo che ha costruito quando ancora era un palazzinaro ad Atlantic City e faceva soldi a pioggia con i suoi casinò, sede di molti combattimenti di alto livello. 

 

Tra gli Ottanta e i Novanta ha ospitato il Tyson dei tempi d'oro dieci volte, lo stesso Holyfield, che ora rivede da pensionato, ha vissuto sotto la sua giurisdizione «La battaglia dei secoli», altisonante titolo dato al nonmemorabile Holyfield contro Foreman. 

 

Quel match si fa ricordare per Trump che accompagna al suo posto Ali, mangia i pop corn dal secchiello di Kevin Costner, abbraccia Michael Douglas, fa il padrone di casa, il motivatore, il tifoso, l'innamorato della boxe sgargiante, in tinta con la cravatta fucsia.

 

Donald Trump e Melania

Al suo fianco la biondissima Mara Maples, unica moglie americana dell'allora magnate e ormai per sempre presidente, carica che nella sua onorarietà non scade mai anche se stavolta viene portata fuori protocollo. Come tutto quando si tratta di Trump. 

 

The Donald torna e dal passato più convincente, quando le star delle Hollywood giocavano con lui invece di contestarlo e i pugili si sentivano protetti dal suo nome, garanzia di successo. Torna l'11 settembre, giorno delle commemorazioni, dei discorsi e dei silenzi in cui lui va su altri toni. 

 

DONALD TRUMP

Dopo il disastro, nel 2001, ha fatto notare che la Trump Tower diventava l'edificio più alto di New York e vent'anni dopo altra provocazione anche se non è detto che prima sia atteso a eventi ben più sobri. Arriverà su un jet privato e probabilmente non avrebbe bisogno se partisse dalla residenza di Mar-a-Lago. Il jet non è suo, lo paga, come l'ingaggio definito «osceno», Triller, social antagonista di TikTok e altro incrocio della poliedrica carriera di Trump. 

 

trump tower

Da presidente, ha dato l'impennata al contenitore di video quando si è iscritto alla piattaforma. I ragazzi di Tiktok gli avevano appena mandato all'aria una convention e lui e ha scatenato la sua ira contro la Cina che possiede il canale. Ora riprende ad alimentare il flusso, sistema con cui non gli dispiacerebbe lanciare il prossimo giro di giostra in chiave elezioni 2024. Fox news ha fatto il suo tempo, la boxe no.

 

herman cain alla trump towertrump towerproteste usa trump towerufficio trump tower

Ultimi Dagoreport

jackie kennedy e gianni agnelli a ravello nel 1962

JOHN KENNEDY E’ STATO IL PIÙ INFEDELE PUTTANIERE DEL XX SECOLO MA SUA MOGLIE JACQUELINE S’ATTACCAVA COME UN’IDROVORA A OGNI AUGELLO A PORTATA DI MANO (DAI DUE COGNATI ROBERT E TED PASSANDO PER SINATRA, BEATTY, MARLON BRANDO E VIA CHIAVANDO) - L’8 AGOSTO 1962, TRE GIORNI DOPO LA MORTE DI MARYLIN MONROE, JACKIE (INCAZZATA PER LE INDISCREZIONI SULLA LIAISON TRA IL MARITO E L’ATTRICE) RAGGIUNSE RAVELLO, SULLA COSTIERA AMALFITANA: FU ACCOLTA COME UNA REGINA DALL’ALLUPATISSIMO GIANNI AGNELLI – PER JACKIE, RAVELLO FECE RIMA CON PISELLO E LA VACANZA DIVENNE UN’ALCOVA ROVENTE (“LA VACANZA PIÙ BELLA DELLA SUA VITA”, RIPETEVA) AL PUNTO DA TRATTENERSI PIU’ DEL PREVISTO FINCHÉ NON PIOMBARONO 007 AMERICANI A PRELEVARLA COME UN ALMASRI QUALUNQUE PER RIPORTARLA A WASHINGTON DAL MARITO CORNUTO E INCAZZATO - LA VORACE JACKIE IMPARÒ A FARE BENE I POMPINI GRAZIE ALL'ATTORE WILLIAM HOLDEN: “ALL'INIZIO ERA RILUTTANTE, MA UNA VOLTA PRESO IL RITMO, NON SI FERMAVA PIÙ” –PER RIPICCA CI FU ANCHE UNA LIASON MARELLA AGNELLI-JOHN KENNEDY (CONFIDENZA DI INFORMATISSIMA SOCIALITE) - VIDEO

edmondo cirielli maria rosaria campitiello paolo di maio

“INUTILE FRUSTARE UN CIUCCIO MORTO, CAMBIA SPACCIATORE” – A PARLARE NON È UN HATER ANONIMO MA UN VICEMINISTRO DELLA REPUBBLICA: EDMONDO CIRIELLI, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D'ITALIA E NUMERO DUE DI TAJANI AGLI ESTERI, CHE SBROCCA SU FACEBOOK E INSULTA IL SINDACO DI NOCERA INFERIORE, PAOLO DI MAIO – A FAR ANDARE FUORI GIRI CIRIELLI È STATO UN POST DEL PRIMO CITTADINO SU ALCUNI INCARICHI DELLA COMPAGNA AL MINISTERO DELLA SALUTE, MARIA ROSARIA CAMPITIELLO – LA VIOLENTISSIMA REPRIMENDA DI CIRIELLI: “NELLA VITA PRIVATA NON HAI MAI FATTO NIENTE DI BUONO" - COME MAI CIRIELLI SE L’È PRESA COSÌ TANTO? FORSE SENTE LA SUA CANDIDATURA A GOVERNATORE DELLA CAMPANIA CHE SI ALLONTANA? O TEME UNA SCONFITTA BRUCIANTE, ASSAI PROBABILE SE IL CENTROSINISTRA RITROVA L’UNITÀ?

igor taruffi elly schlein

DAGOREPORT - QUALCUNO DICA A ELLY SCHLEIN CHE STA AFFONDANDO IL PD! - NON SOLO TOSCANA E UMBRIA, DALLA CAMPANIA ALLA SICILIA FINO ALLA PUGLIA, SI MOLTIPLICANO I PROBLEMI SUI “TERRITORI” - A FINIRE NEL MIRINO LO “SPICCIAFACCENDE” DI ELLY, IGOR TARUFFI, RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE DEL NAZARENO. DOVE C’È LUI, C’È CASINO, VISTA LA SUA PROPENSIONE A SALVAGUARDARE I CACICCHI FEDELI ALLA MIGLIORE ALLEATA DEL GOVERNO MELONI - IN SUO SOCCORSO È ARRIVATO ANCHE IL BERSANIANO NICO STUMPO CHE NON RIESCE AD EVITARE I PASTICCI CHE "LO STRATEGA IN VERSIONE PIZZICAGNOLO" TARUFFI COMBINA A CAUSA DELLA SCARSA CONOSCENZA DELLE REGOLE E DELLE DIVERSE REALTA’ LOCALI. E PER LA PRIMA VOLTA…

giorgia meloni ursula von der leyen donald trump dazi matteo salvini

DAGOREPORT – LA LETTERINA DELL’AL CAFONE DELLA CASA BIANCA È UNA PISTOLA PUNTATA ALLA TEMPIA DEI LEADER EUROPEI, CUI È RIMASTA UNA SOLA VIA DI USCITA, QUELLA COSIDDETTA “OMEOPATICA”: RISPONDERE AL MALE CON IL MALE. LINEA DURA, DURISSIMA, ALTRIMENTI, ALLE LEGNATE DI TRUMP, DOMANI, ALL’APERTURA DELLE BORSE, SI AGGIUNGERANNO I CALCI IN CULO DEI MERCATI. LA CINA HA DIMOSTRATO CHE, QUANDO RISPONDI CON LA FORZA, TRUMP FA MARCIA INDIETRO - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” ORMAI È RIMASTA L’UNICA A IMPLORARE, SCODINZOLANTE, “IL DIALOGO” COL DAZISTA IN CHIEF, NEMMENO LE CIFRE CATASTROFICHE SULLE RIPERCUSSIONI DELLE TARIFFE USA SULLE  AZIENDE ITALIANE, TANTO CARE ALLA LEGA, HA FERMATO I DEMENZIALI APPLAUSI ALLA LETTERA-RAPINA DA PARTE DI MATTEO SALVINI – ASCOLTATE JOSEPH STIGLITZ, PREMIO NOBEL PER L’ECONOMIA: “TRUMP NON AGISCE SECONDO ALCUN PRINCIPIO ECONOMICO, NON CONOSCE LO STATO DI DIRITTO, È SEMPLICEMENTE UN BULLO CHE USA IL POTERE ECONOMICO COME UNICA LEVA. SE POTESSE, USEREBBE QUELLO MILITARE’’

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...