francesca pascale selvaggia lucarelli

“FRANCESCA PASCALE HA UN’AMBIZIONE CHE MARIA ROSARIA BOCCIA SEMBRA UNA PICCOLA SORELLA DEI POVERI” – SELVAGGIA INFIERISCE SULLA EX COMPAGNA DI BERLUSCONI CHE DICE DI VOLER RIUNIRE I DELUSI DI FORZA ITALIA: “UN CHIARO AVVICINAMENTO AL PROPOSITO DI FONDARE UN PARTITO ANTI-MELONI, SCANDITO DA UNA SERIE DI MOSSE MOLTO MEDIATICHE (L’ISCRIZIONE ALL’ANPI, LE OSPITATE DA BORTONE E BERLINGUER)" – “A MARZO ERA IN PRIMA FILA ALLA LEOPOLDA RENZIANA, LEI SI DEFINISCE "ATTIVISTA". SE È COSÌ, ELODIE HA SCRITTO LA STORIA DEI DIRITTI CIVILI" – PS: “C’È GIÀ UN VENTO CONTRARIO AI PROGETTI POLITICI DI PASCALE: MARTA FASCINA HA CAMBIATO IL NOME A DUDÙ” – VIDEO

 

 

Selvaggia Lucarelli per “Il Fatto Quotidiano” - Estratti

 

francesca pascale roberto carminati

“Non sono più bionda, voglio un rapporto più intimo con la verità”. Con una dichiarazione dal sapore fortemente ideologico, Francesca Pascale ha spiegato il cambio di colore ai capelli. Cambiar colore le piace parecchio, benché sia più appassionata di sfumature, soprattutto politiche, accompagnate da un’ambizione che Maria Rosaria Boccia, al confronto, è una Piccola Sorella dei Poveri.

 

Non sono più bionda, voglio un rapporto più intimo con la verità”. Con questa dichiarazione dal sapore fortemente ideologico, Francesca Pascale ha spiegato il suo cambio di colore ai capelli. Cambiare colore, in effetti, le piace parecchio, sebbene sia più una appassionata di sfumature, soprattutto politiche, accompagnate da un’ambizione che Maria Rosaria Boccia, al confronto, è una Piccola Sorella dei Poveri.

 

L’ultima trovata di Pascale è che vuole proseguire il suo impegno da “ATTIVISTA” sotto l’insegna “I colori della libertà”, una associazione che non avrebbe finalità politiche, ma lo scopo di riunire “i delusi da Forza Italia”.

 

francesca pascale

O dalla vita, non lo sa nemmeno lei. Un chiaro avvicinamento al proposito di fondare un partito, scandito da una serie di mosse molto mediatiche (l’iscrizione all’anpi, le ospitate da Bortone e Berlinguer) che però non dovrebbero distrarci dalla vera essenza dell’attivista di Fuorigrotta. E dico “attivista” perché la stessa Pascale ama definirsi “attivista” (così è scritto anche nel sottopancia di Otto e mezzo e altri programmi), ma in cosa è mai consistito, ad oggi, l’attivismo di Pascale?

 

Capisco che nell’era della storia spiegata in 4 slide e dell’impegno sociale sancito da tre like valga tutto, ma Pascale non ha alcuna storia di attivismo, a meno che fare la madrina al Pride di Noto o partecipare a qualche sfilata arcobaleno non siano considerate azioni capaci di incidere profondamente nella società.

 

pascale berlusconi

Se è così, Elodie ha scritto la storia dei diritti civili del paese.

 

Faccio anche molta fatica a inserirla nella casella “donna simbolo dell’emancipazione femminile” o “donna libera” come ama definire se stessa, dal momento che è stata per anni col re del sessismo, da cui ha preteso una buonuscita di 20 milioni di euro più un assegno di mantenimento da 1 milione l’anno. 

 

(...)

 

’’RIGUARDO il suo presunto attivismo – se proprio vogliamo riconoscerglielo – va poi ricordato nella sua interezza: c’era lei a protestare in Piazza Plebiscito accanto a Berlusconi nel giorno della sua decadenza da senatore dopo la condanna definitiva a 4 anni frode fiscale. 

 

(...)

francesca pascale paola turci

 

Eppure, bisogna tornare a tempi più recenti per apprezzare fino in fondo le evoluzioni di Pascale. A marzo era in prima fila alla Leopolda perché “Se Matteo Renzi sarà l’erede di Berlusconi lo dirà il tempo, ma credo che lui sia l’unico leader in campo”. E anche: “Di Renzi mi convincono la tenacia, la passione politica e quella verve che difficilmente si incontra nei leader politici”. Quella “verve” che porta al 3 %, chissà cosa avrebbe preso con la verve di Fassino a questo punto. Poi l’iscrizione all’anpi, ovviamente con foto e velina ai giornali da parte dell’anpi stesso per documentare questo momento di trascinante attivismo della più acerrima nemica della destra meloniana.

francesca pascale anpi

 

In effetti le volte in cui il suo ex, il suo indimenticato Berlusconi si è alleato con Meloni (l’ha pure fatta ministro) Giorgia era una progressista, con un passato di militanza nel Mit, Movimento identità trans. Lo sanno tutti.

 

(...)

 

Per fortuna può contare anche su una stampa molto favorevole, soprattutto Repubblica, che già a luglio le dedicava un articolo per il suo successo da “imprenditrice immobiliare”, e cioè un utile di ben 28.000 euro, che a marzo aveva dedicato un articolo alle “sue tante vite” e tre giorni fa “alla sua terza vita” (quella politica ovviamente). Insomma, Pascale per Repubblica ha più vite dei gatti, se vola giù dal terzo piano cade in piedi.

selvaggia lucarelli

 

L’ultima notizia è che Francesca Pascale starebbe pensando di dare vita a una sua creatura politica (sebbene lo neghi) per mettere insieme le anime liberali deluse da Forza Italia e, proprio per sancire la profonda spinta concettuale che le indica la direzione, si è fatta bruna.

 

Forse anche per prendere le distanze dal biondo sovranista di Giorgia Meloni e approfittarne per poter aggiungere in curriculum “attivista tricologico-cromatica”. Giorgia Meloni non sembra comunque troppo preoccupata dalla nascita di un centro liberale, in compenso c’è già un vento contrario e ostile ai progetti politici di Francesca Pascale: Marta Fascina ha cambiato il nome a Dudù.

francesca pascale 1francesca pascale marina berlusconiselvaggia lucarellimeme su silvio berlusconi e il caso boccia sangiuliano postato da francesca pascalefrancesca pascale dejan cetnikovic 5francesca pascale roberto carminatifrancesca pascale si iscrive all'anpiFRANCESCA PASCALE A OTTO E MEZZOFRANCESCA PASCALE A OTTO E MEZZOfrancesca pascale 4

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO