giuseppe beppe sala

“IO LEADER DEL CENTROSINISTRA? NO, HO UN IMPEGNO CON I MILANESI” - BEPPE SALA SI SFILA (PER ORA) DALLA CORSA A PALAZZO CHIGI - “NON PRENDERO’ LA TESSERE DEL PD: LE BATTAGLIE POLITICHE SI POSSONO FARE A PRESCINDERE - UN PARTITO DI RENZI? GLI SUGGERISCO DI ASPETTARE PERCHÉ RECUPERARE CREDIBILITÀ NELL'ELETTORATO RICHIEDE DEL TEMPO. UN PARTITO DI CALENDA? IL PD NON PUÒ DIRGLI DI SÌ…”

Maurizio Giannattasio per il “Corriere della sera”

 

BEPPE SALA MATTEO SALVINI

Milano Beppe Sala, sindaco di Milano, è lei la persona in grado di far tornare il Pd al governo del Paese?

«Mi sembrava di essere stato chiaro. Evidentemente non lo sono stato. Parlavo di Milano e non di elezioni politiche. Se dovessi decidere oggi che cosa fare non avrei dubbi: andrei verso la ricandidatura. Ma per serietà prenderò la mia decisione a settembre dell' anno prossimo. Al di là di ciò non vedo alternative credibili a quello che sto facendo. La verità è che il mio lavoro mi piace da matti e sto bene nei panni in cui sto».

BEPPE SALA MANIFESTAZIONE ANTIRAZZISTA MILANO

 

Eppure il segretario del Pd Zingaretti punta su di lei e su Milano.

«Mi fa piacere che Milano abbia un ruolo e lo si vede dal fatto che la chiusura della campagna elettorale sia stata fatta qui e che 4 su 5 dei candidati eletti in Europa nella nostra circoscrizione siano milanesi. Riconosco che le parole di Zingaretti sono un atto di fiducia, ma posso garantire che non ne abbiamo mai parlato, neanche lontanamente. Immagino che anche lui sia consapevole che oggi non ci sarebbero le condizioni».

beppe sala al gaypride 2018

 

Il dato politico però rimane. Finalmente Milano e il modello che lo governa trovano una sponda a Roma.

«Dal mio punto di vista fa molta più politica il sindaco di Milano che tanti ministri. Ma da politico spesso sono deluso dai temi che la politica propone, come il referendum già deciso in partenza su Di Maio. O la superficialità delle ricette a colpi di tweet. Se la politica si facesse solo su Twitter sarei morto. Il governo va avanti a slogan ma poi non fa nulla».

NICOLA ZINGARETTI E MATTEO RENZI

 

Quali temi sono stati dimenticati?

«Negli States, Trump e democratici si scannano, ma su questioni cruciali come l'ambiente c'è un dibattito straordinario. Da noi niente. E anche sulla rivoluzione digitale che non viene cavalcata sarà un disastro... Abbiamo creduto per quasi un decennio che stesse accadendo un fenomeno tecnico, una trasformazione linguistica, un'evoluzione degli strumenti di informazione. Stavamo sbagliando. Il digitale sta cambiando tutto, in primis il mondo del lavoro. Non dobbiamo subire la cosa, ma governarla».

 

carlo calenda (2)

Da sindaco sarebbe pronto a partecipare alle primarie per il candidato premier del centrosinistra?

«No, ho un impegno con Milano fino al termine del mandato. Ho davanti 2 anni di lavoro e non verrei mai meno alla promessa fatta ai milanesi di impegnarmi anima e corpo fino a metà del 2021».

 

Calenda guarda al centro. Lei ritiene che ci sia spazio a sinistra del Pd. Chi ha ragione tra voi due?

«Probabilmente c' è uno spazio verso il centro e verso i moderati, progetto in cui io non mi riconosco molto. È lo spazio che vorrebbe occupare Calenda».

 

Con un partito?

«Mi sembra un circolo vizioso. Calenda dice che lo fa ma lo fa in accordo con il Pd. Come fa Zingaretti il giorno dopo delle elezioni il cui scopo è stato quello di allargare il Pd a dire di sì a Calenda? Detto questo, ognuno si assuma il coraggio delle proprie azioni, ma ritengo difficile un' operazione del genere».

 

Lo spazio a sinistra?

«Ritengo ci sia uno spazio che parli ai tanti a cui la sinistra non riesce più a parlare, penso ai giovani sensibili alle questioni ambientali. È uno spazio mai occupato. Ma servono interpreti capaci».

 

giuseppe sala matteo renzi

Si riferisce allo scarso bottino dei Verdi?

«I Verdi devono prendersi la responsabilità storica di non essere stati credibili. Non mi convincerò mai che gli italiani siano insensibili ai temi ambientali incrociati a quelli sociali. Lo spazio c'è ed è quello che mi interessa di più. Oggi me ne posso occupare direttamente solo a livello locale, ma vedrei con favore e interesse la nascita di un movimento politico su questi temi».

 

Elezioni anticipate?

«Difficile dirlo perché dipende dalla relazione tra Lega e i 5 Stelle. Non leggo la volontà di andare a una crisi. Lo si vede dalla rapidità con cui hanno gestito la questione Rixi. E poi bisogna capire come la pensa il Quirinale. Vedo elezioni più nel 2020 che nel 2019».

 

Prenderà la tessera del Pd?

beppe sala matteo renzi

«No. Per due motivi. Primo perché mi sono proposto ai milanesi come sindaco senza tessera ed è giusto che fino alla fine sia così. Secondo: credo che ci sia un mutuo vantaggio. Io posso fare il sindaco con meno pressione del partito. E al Pd fa comodo avere un sindaco leale che valorizza la sua indipendenza. Le battaglie politiche si possono fare a prescindere dalla tessera. Sarò in prima fila a combattere la flat tax perché la progressività è una conquista della sinistra».

 

Matteo Renzi e la tentazione di fare un suo partito. È d'accordo?

«Vorrei che non ci fossero più misunderstanding con Renzi. Quando parlo di lui cerco di essere il più sincero possibile e questo crea tensioni. Pur riconoscendo il suo valore gli suggerisco però di aspettare perché recuperare credibilità nell' elettorato richiede del tempo. Spero che non si arrabbi perché lo ritengo un protagonista importante della politica».

Ultimi Dagoreport

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALLA MATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…