conte merkel

“IL MES CON LE CONDIZIONI LEGGERE È UNA TRAPPOLA FRANCOTEDESCA” - IL PROF DELLA CATTOLICA, ALESSANDRO MANGIA: “IL TRATTATO VIETA PRESTITI SENZA VINCOLI. L'IMPORTANTE È FARCI ENTRARE NEL MECCANISMO. UNA VOLTA CHE SEI DENTRO NON CI VUOLE NIENTE A FAR VALERE LA CLAUSOLA DELLA "RIGOROSA CONDIZIONALITÀ". PERCIÒ, QUANDO AVREMO PRESO I SOLDI, LA GERMANIA CI FARÀ TRASCINARE DINANZI ALLA CORTE EUROPEA. POTREBBERO DIRE 'NON AVETE ABBASTANZA AVANZO PRIMARIO: DOVETE VENDERE QUELL'AEROPORTO, QUEL PORTO, QUELL'AUTOSTRADA…'”

ALESSANDRO MANGIA

Alessandro Rico per “la Verità”

 

Alessandro Mangia insegna diritto costituzionale alla Cattolica di Milano.

Da tempo denuncia le insidie del Mes, «mostro» nato «per supplire alla carenza dell' architettura europea».

 

A che si riferisce?

«All' assenza di una Banca centrale che funga da prestatrice di ultima istanza».

 

E che ne pensa della «potenza di fuoco» del Mes?

«Ma si figuri...».

 

Può erogare fino a 400 miliardi di prestiti, no?

«In cassa di capitale ne ha 80. Su questa leva ha emesso negli anni fino a 300 miliardi di obbligazioni».

 

Con il «Mes light» proposto dai francotedeschi, noi avremmo fino al 2% del Pil, circa 33 miliardi. Dopo averne versati 58, tra Efsf e Mes

«Neanche un mese di fabbisogno statale. E c' è di peggio: ricorrere al Mes in una fase di caduta certa del Pil andrebbe ad aumentare ancora il debito pubblico. Non sono soldi regalati. Sono soldi prestati. E ce ne possono chiedere altri».

Klaus Regling

 

Che significa?

«Per istituire il Mes, l'Italia ha sottoscritto fino a 125 miliardi. E ne ha versati 14. Il resto ci può essere richiesto in qualunque momento. Rischiamo di dover dare soldi al Mes, che poi ce li presterebbe facendoci pagare gli interessi. Il punto è sempre quello».

 

Quale?

«Il Mes fa da surrogato alla Bce, ma i suoi prestiti non possono essere illimitati, perché altrimenti finirebbe con l'essere una Banca centrale. E cioè quello che i tedeschi non hanno mai voluto. Perciò può avere solo fino a 700 miliardi ed eroga i prestiti in cambio del controllo della politica economica del Paese che li riceve».

 

Le «condizionalità»?

IL BOARD DEL MES

«Il nodo politico è questo».

 

È vero che si possono ammorbidire o eliminare?

«No. Ciò sarebbe in conflitto con il Trattato sul funzionamento dell' Ue».

 

Si spieghi.

«Prenda il Trattato, articolo 136, comma 3. Cosa dice?».

 

STRUTTURA DEL MES

«La concessione di qualsiasi assistenza finanziaria necessaria [...] sarà soggetta a una rigorosa condizionalità».

«Appunto».

 

Si può ignorare il Trattato?

«Si può. Ma poi qualunque Stato, magari mandato avanti dalla Germania, può portare la questione davanti alla Corte di giustizia europea».

 

Accedere al Mes è firmare un concordato fallimentare?

«Sì. Il Mes opera in base al regolamento del cosiddetto "Two pack", del 2013».

 

Che vuol dire?

«Che ha diritto di controllare cosa sta facendo il beneficiario del prestito».

CONTE MERKEL SANCHEZ MACRON

 

Questo cosa implica?

«Mutate le condizioni macroeconomiche, il Mes può decidere che devono cambiare anche le condizionalità».

 

Ad esempio?

«Non avete abbastanza avanzo primario: dovete vendere quell' aeroporto, quel porto, quell' autostrada Per non parlare delle banche, che hanno il 70% del debito pubblico italiano e avrebbero un haircut dei valori azionari. Tenga poi conto che il Trattato Mes è in contrasto con tutte le Costituzioni degli Stati aderenti».

 

merkel macron conte

Che dice?

«In Germania l' hanno potuto ratificare nel 2012 solo dopo due correzioni della Corte costituzionale. È attaccabile in qualsiasi momento. Perché in Germania è in vigore un Trattato e negli altri Stati no?».

 

Le condizionalità sbiadite evocate dai francotedeschi sono una trappola?

«Sì. L' importante è farci entrare nel Meccanismo. Dopo che ci sei entrato non puoi più uscire. Una volta che sei dentro non ci vuole niente a far valere la clausola della "rigorosa condizionalità". È una tecnica di vendita che conosciamo tutti. Stavolta serve a intrappolare uno Stato in cambio di niente, come sono niente 33 miliardi».

 

Chi vuole commissariarci?

licenziamenti a deutsche bank 8

«La Germania ha un' enorme crisi del debito privato. Le banche locali sono messe malissimo, per Deutsche e Kommerz si parla di un buco pari all' intero Pil tedesco».

 

Quindi?

«Se hai bisogno di soldi, li cerchi dove stanno: nei conti e nei depositi degli italiani. È il tesoretto d' Europa».

 

Il sistema Sure, la cassa integrazione europea, sarebbe un Mes mascherato?

«Anche lo Sure sarebbe una forma indiretta di mutualizzazione del debito; qualunque nome gli vuoi dare, alla fine sarebbe il contribuente tedesco a garantire indirettamente».

 

E gli eurobond?

CONTE MERKEL

«Ma chi li dovrebbe emettere? La Commissione? La Bei? Il Mes? Un altro ente? A che tasso? Con che durata? Applicando quale diritto? Garantiti da quale capitale?».

 

Gli «egoismi nazionali» cui dovrebbe rinunciare la Germania non sono l' esigenza che ha ogni capo di Stato di rispondere ai propri cittadini?

«È evidente. Chi protegge Angela Merkel dall'elettore tedesco, visto quello che legge sui giornali dei fannulloni italiani? Per questo c' è bisogno di una vera Banca centrale».

banca centrale europea

 

Un organismo finanziario che risolverebbe un problema politico. Cui invece si prova a ovviare con gli appelli morali.

«Infatti: da una parte ci sono rapporti di dare e avere, dall' altra un sentimentalismo politico d' accatto sganciato dai reali rapporti di forza. Questa è la situazione europea: il Regno della Quantità che ha ucciso la politica. Mi chiedo spesso, a fronte dei discorsi che si fanno oggi su sovranismo ed europeismo, cosa direbbero Alcide De Gasperi e Konrad Adenauer. E se questa sia l' Europa di cui parlavano».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?