maria elena boschi mutandine

“NON CI SARÀ UN GOVERNO CINQUE STELLE-PD” - MARIA ELENA BOSCHI PARLA COME SE ALLA GUIDA DEL PARTITO CI FOSSE LEI: “UN ACCORDO DI PALAZZO CON QUESTI PARTITI SAREBBE INCOMPRENSIBILE NON SOLO ALL'OPINIONE PUBBLICA MA ANCHE AL NOSTRO STESSO ELETTORATO - E NON CREDO A ACCORDI VECCHIO STILE TRA PD E FORZA ITALIA, MI SEMBRANO FANTAPOLITICA. SIAMO DISTINTI E DISTANTI SU TROPPE COSE. LA VERA SCOMMESSA È COINVOLGERE ANCHE L'ELETTORATO MODERATO”

Francesco Bei per “la Stampa”

MARIA ELENA BOSCHI ALL ONU

 

Onorevole Boschi, il dialogo M5S-Pd sembra finito prima di cominciare, ma come un fiume carsico ogni tanto riappare in superficie. Un destino ineluttabile vi spinge a un' alleanza con i grillini?

«Non è un dialogo: è una telenovela. E non ha lieto fine. Di Maio e Salvini stanno dando prova di una incapacità imbarazzante nel Governo del Paese. Qualcuno, dunque, ogni tanto, rilancia sul coinvolgimento del Pd. Ma diciamoci la verità: che c'entriamo noi con un movimento giustizialista, incompetente, assistenzialista? Stavamo crescendo e da quando ci sono loro è tornata la recessione: perché dovremmo allearci con loro?».

 

maria elena boschi maxim

Zingaretti ha definito l'uscita di Delrio «una tempesta in un bicchier d' acqua». Ma anche per il vice Andrea Orlando «le misure del M5S che sono utili al Paese vanno affrontate». Se l'apertura venisse confermata, voi della minoranza come reagireste?

«Condivido l' espressione del Segretario: una tempesta in un bicchier d' acqua. E del resto l'arrogante delirio di Di Maio che invita il Pd a "redimersi" chiude ogni strada anche a chi nel PD sognerebbe un accordo. Ma ci rendiamo conto che il Ministro della Disoccupazione - questo ormai è Di Maio - accosta al Pd il bisogno di redenzione? Qui l'unico che deve cambiare strada e pentirsi è il Governo del Cambiamento, certo non il Pd».

 

Ma se in Parlamento si tratterà di votare sul conflitto di interessi o sul salario minimo, che dovrebbero essere proposte condivise anche da voi, come farete a dire di no?

maria elena boschi a dimartedi

«Ciò che farà il Pd in Parlamento lo decideranno i gruppi parlamentari. Ovvio: se condividi delle proposte voti sì, se non le condividi voti no. Ma quello che è certo è che non ci sarà un Governo Cinque Stelle-Pd. Quando il loro fallimento sarà evidente toccherà a noi, come già in passato, ricostruire tra le macerie».

 

Eppure, vista la legge elettorale proporzionale, prima o poi il tema delle alleanze per governare ve lo dovrete porre. Se non con i cinque stelle, con chi?

«Il tema delle alleanze è un punto centrale in tutta Europa. Pensi ai mesi necessari alla Merkel per fare un governo in Germania o al recente risultato spagnolo. Per questo la nostra riforma istituzionale andava nella direzione di un sistema più semplice in cui permettere al vincitore di governare: ogni giorno che passa è più chiaro come quelle leggi servissero a dare forza e stabilità al Paese. Tuttavia le cose sono andare diversamente.

 

Oggi Cinque Stelle e Lega sono al Governo su una piattaforma che è totalmente ostile ai nostri anni di governo e ai nostri valori: un accordo di palazzo con questi partiti sarebbe incomprensibile non solo all' opinione pubblica ma anche al nostro stesso elettorato».

 

Il Pd della vocazione maggioritaria non esiste più, non mi venga a dire che basterà aprirsi alle liste civiche

maria elena boschi (2)

«Mi sembrano temi molto teorici, da addetti ai lavori. Potrei risponderle che paradossalmente la lista che Zingaretti ha fatto per le Europee, molto ampia e inclusiva si avvicina a un modello di "vocazione maggioritaria". Ma fuor di politichese: c'è un'Italia che si è già stancata del Movimento Cinque Stelle e che si sta stancando di Salvini. Questa Italia ancora non è maggioritaria ma secondo me lo diventerà presto, contemporaneamente al fallimento economico del Governo: perché quando agli italiani tocchi il portafoglio non c'è nessun profilo Facebook o diretta Instagram che può salvarti. E Salvini e Di Maio toccherannno il portafoglio degli italiani con la nuova legge di bilancio se non addirittura prima. Dunque: questa parte di Paese tornerà presto maggioritaria. Questo è il punto che per me è importante. Le modalità di organizzazione di questo campo si defineranno nei prossimi mesi: noi ci saremo».

 

MATTEO RENZI E MARIA ELENA BOSCHI

Pensate a un accordo con Forza Italia? Una parte di quel partito ormai è in polemica costante con i sovranisti. Penso alla Prestigiacomo che sale sulla Sea Watch o esponenti di primo piano come la Carfagna che attaccano ogni giorno la Lega e i Cinque Stelle. Si può discutere con loro?

«Non credo a accordi vecchio stile tra Pd e Forza Italia, mi sembrano fantapolitica. Né credo negli accordi dall' alto dei gruppi dirigenti: siamo distinti e distanti su troppe cose. La vera scommessa è coinvolgere anche l' elettorato moderato su una piattaforma credibile. Siamo riusciti a farlo con Renzi sia nel 2014 con le Europee che nel 2016 al Referendum: in un caso fu un trionfo, nell' altro una sconfitta. Ma in entrambi casi prendemmo il 41%. E coinvolgemmo sia l' elettorato progressista che quello moderato: dovremo tornare a fare la stessa cosa».

maria elena boschi in cucina

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...