renzi sposetti tesoro

“IL PD CHIEDA A RENZI SPIEGAZIONI SULLA FONDAZIONE OPEN” - L’EX TESORIERE DEI DS, UGO SPOSETTI, AZZANNA MATTEUCCIO: “SE GUIDI UN PARTITO, SE POI VAI A PALAZZO CHIGI, E SE HAI UNA FONDAZIONE PER LA TUA ATTIVITÀ POLITICA, UNA SPIEGAZIONE CI VUOLE. E’ STATO UN ERRORE CEDERE AGLI ANTI-CASTA E TOGLIERE I SOLDI PUBBLICI AI PARTITI…”

Giovanna Casadio per “la Repubblica”

 

ugo sposetti

«Il Pd chieda al suo ex segretario Renzi spiegazioni sulla Fondazione Open. Io mi auguro che non ci sia nulla di irregolare, ma ormai il danno è fatto. Chi ha voluto la cancellazione del contributo elettorale è vittima di quella scelta sciagurata. La politica si vendica sempre». Ugo Sposetti, ex tesoriere dei Ds, è il presidente dell'Associazione Enrico Berlinguer che raccoglie 62 fondazioni sparse in tutta Italia che vegliano sull' enorme patrimonio di documenti e di immobili che proviene dal Pci. «L'errore degli errori? È stato avere eliminato i rimborsi pubblici ai partiti», dice.

Marco Carrai con Matteo Renzi

 

Sposetti, cosa pensa dei guai in cui è finito Matteo Renzi per la sua Fondazione Open?

«È il Pd che deve parlare. Spetta all' attuale gruppo dirigente dei Democratici chiedere a chi ha avuto la brillante idea di costituire quella Fondazione, di spiegare esattamente cosa è successo».

 

Il Pd deve chiedere conto al suo ex segretario?

«Se guidi un partito, se poi vai a Palazzo Chigi, e se hai una Fondazione per la tua attività politica, una spiegazione ci vuole. Il partito deve dirgli: "Spiegaci cosa è successo". Io mi auguro che alla fine l' inchiesta troverà che tutto è regolare, perché la politica ci guadagna se tutto è regolare. Ma già solo con quello che è successo il danno è fatto».

alberto bianchi

 

In che senso?

«La penso come Piercamillo Davigo: se il tuo vicino di casa è accusato di pedofilia, tuo figlio non glielo affiderai di certo. Poi magari risulta innocente, ma il danno è fatto».

 

Sta dicendo che senza il vecchio finanziamento, la politica è nelle mani dei privati?

«I privati intervengono sempre. Hai bisogno di risorse e le vai a cercare».

 

Eliminare i rimborsi pubblici ai partiti fu un errore?

«Io feci una battaglia quando il duo Enrico Letta premier e il segretario del Pd Renzi pensarono di lisciare il pelo all'anti-politica per bloccare l'avanzata dei 5Stelle che facevano campagna elettorale del tipo "entreremo in Parlamento e lo apriremo come una scatoletta di tonno", ritenendo arginare Di Maio e Salvini bloccando le risorse che andavano alla democrazia. Contestai il danno che avrebbe avuto la democrazia italiana e il prezzo alto che si sarebbe pagato per quella scellerata scelta».

ugo sposetti

 

Quindi un cedimento all'anti casta, secondo lei?

«Un presupposto errato ritenere che in questo modo dai in pasto all'antipolitica un'esca e ti salvi. Ma non è così. In primo luogo, la democrazia va difesa, la politica va sostenuta e i partiti vanno aiutati a migliorare loro stessi e la loro attività».

 

Non salva nulla di quella decisione?

«Aggiungo che negli stessi giorni in cui il governo italiano prendeva questo orientamento politico, culturale e fattivo scrivendo quel decreto, davamo l'ok al regolamento del Parlamento Ue che stabiliva il finanziamento ai partiti europei e alle fondazioni collegate.

Un atteggiamento miserabile, per il quale ci vorrebbe uno psichiatra».

 

piercamillo davigo

C'è il 2 per mille ai partiti, però. Non è una buona idea?

«Mica dico che è cattiva. Ma questo fondo è limitato e troppo basso, insufficiente per l'attività politica».

 

Le fondazioni sono virtuose o sono un modo per aggirare il finanziamento a un partito?

«La domanda è offensiva nei miei confronti. Le fondazioni sono virtuose se fanno attività culturale, allora servono a questo paese così malridotto. Noi con le nostre fondazioni abbiamo difeso una storia e un patrimonio, non del Pci ma di milioni di lavoratori. Stiamo sistemando gli archivi mettendoli a disposizione della cultura italiana per capire meglio cosa è stata l'Italia repubblicana nella provincia profonda».

 

Non ha risposto però. Il rischio che così si aggiri il finanziamento ai partiti c'è?

«Open ho visto che è stata chiusa a fine 2018 e poi è stata costituita una srl. Era legittima la Fondazione, l'attività politica e culturale che un gruppo intendeva svolgere. Se di questo si è trattato...».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)