gianfranco micciche silvio berlusconi giorgia meloni

“QUESTA FORZA ITALIA NON È QUELLA DI BERLUSCONI, È ANONIMA E SUCCUBE DEGLI ALLEATI DI GOVERNO” - GIANFRANCO MICCICHÈ LASCIA FORZA ITALIA E SVELENA CONTRO IL GOVERNATORE DELLA SICILIA, RENATO SCHIFANI: “NON HA IL CORAGGIO DI DIRE NO ALL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA, CHE SAREBBE UNA ROVINA PER IL SUD, SOLO PER NON DARE UN DISPIACERE A MELONI E SALVINI. BERLUSCONI NON AVREBBE MAI PERMESSO QUELLO CHE STA ACCADENDO. IL PARTITO E’ SILENTE DAVANTI ALLA DERIVA DI DESTRA: MI CHIEDO ANCH’IO A VOLTE CHE CI STIAMO A FARE IN QUESTO GOVERNO - NEL CENTRODESTRA, NON SI PUÒ PIÙ NEPPURE PARLARE DI DIRITTI CIVILI. QUELLA DI MELONI È UNA DESTRA CHE STA FACENDO REPRESSIONE…”

1 - MICCICHÈ LASCIA FORZA ITALIA «NON È PIÙ COME CON SILVIO, SBAGLIATO IL SÌ ALL’AUTONOMIA»

Estratto dell’articolo di Felice Cavallaro per il “Corriere della Sera”

 

gianfranco micciche

I dirigenti siciliani di Forza Italia l’hanno già ridimensionato da un bel po’ e lui, Gianfranco Miccichè, lascia il partito fondato trent’anni fa con Berlusconi e Dell’Utri per approdare fra gli autonomisti di Raffaele Lombardo.

 

Volta le spalle al governatore Renato Schifani che all’Assemblea regionale siciliana lo ha costretto ad accamparsi nel Gruppo misto?

«È tempo e partito di epurazioni. Sono vittima dell’unico presidente di Regione del Sud che ha accettato la follia dell’Autonomia differenziata».

 

renato schifani

Votata anche da Forza Italia.

«Grande errore compiuto sapendo bene il danno colossale della scelta. E, infatti, non mi riconosco in un partito silente davanti alla deriva di destra che Berlusconi non avrebbe mai consentito».

 

Il Cavaliere marciò con Fini prima di cacciarlo.

«Forza Italia nacque per mettere insieme i riformisti laici, i democristiani e una destra moderata e liberale che con grande intelligenza Fini, Tatarella, Fisichella fecero transitare dal Msi ad An. Oggi è un’altra cosa. È evidente la regressione. Non si può nemmeno parlare di diritti civili».

silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

 

Sta attaccando il vertice del partito?

«Mi aspettavo che Roma prendesse una posizione più chiara sul metodo epurativo.

Io sono stato eletto con la maggioranza».

 

E ha scelto di rinunciare a un seggio in Parlamento per quello di Palazzo dei Normanni. Per cosa?

«Per niente. Non mi hanno offerto nemmeno un panino. Io me ne frego, non ne ho bisogno. Non mi facevano entrare alle riunioni. Come ho mantenuto la calma non lo so nemmeno io».

 

gianfranco micciche

Eppure ha continuato a votare Forza Italia alle Europee.

«Per Caterina Chinnici, sostenuta da me e da Raffaele Lombardo. E adesso che sono libero posso parlare di una telefonata di Tajani a Schifani, a tre giorni dal voto. “Guai se perde, Caterina”. Alla fine, però, ha vinto il “signor preferenze”, appunto Tamajo, che però ha fatto un passo indietro ed è rimasto in Sicilia lasciando volare Caterina a Bruxelles dove la volevamo io e Raffaele».

 

[…] «[…] Al Comune di Palermo Fratelli d’Italia impedisce perfino un dibattito sui figli delle coppie omogenitoriali». […] «Come altri, mi chiedo anch’io a volte che ci stiamo a fare in questo governo. Io sono imbarazzato per il numero di messaggi ricevuti appena s’è sparsa la notizia del mio passaggio. Non sono l’unico che la pensa così. Ma sono l’unico che lo dice». […]

silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

 

2 - MICCICHÈ “ADDIO FORZA ITALIA BERLUSCONI NON LA RICONOSCEREBBE”

Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

[…] «Facciamo un salto indietro, proprio al 1994, a quell’idea del Cavaliere di riunire attorno a un unico progetto le forze liberali, laiche, socialiste, riformiste. Berlusconi nel giro di pochissimi mesi aprì alla destra, con la proposta di votare Fini come sindaco di Roma. Fini prese un impegno che mantenne: provare a costruire una destra che si liberasse dalla nostalgia del fascismo, liberale e moderna. Lui, Tatarella, Fisichella, ebbero il coraggio di fare quel passo. Cancellato dalla destra di oggi».

renato schifani 2

 

[…] «Quell’esperimento funzionò perché con quella destra era facile starci. Di più: ci piaceva, era una forza politica moderata e serena. […]».

 

E oggi?

«Oggi, nel centrodestra, non si può più neppure parlare di diritti civili. Vietato. Quella di Meloni è una destra che sta rimuovendo i valori del congresso di Fiuggi. Sta facendo repressione. […]».

antonio tajani giorgia meloni matteo salvini

 

Parla così anche perché in Sicilia non ha il potere che aveva fino a due anni fa.

«Vuole sapere se hanno provato a isolarmi? Sì e ci sono riusciti. […] Ci troviamo di fronte a una gestione fondata sulle epurazioni. E sull’accondiscendenza alla segreteria nazionale: vede, io sono juventino ma quando avevo 30 anni andavo allo stadio con Berlusconi e per farlo contento esultavo per finta ai gol di Van Basten. Ora non lo farei più, non devo compiacere nessuno, ho percorso la mia carriera. Schifani non ha più 30 anni però si comporta allo stesso modo. E lo fa con Tajani…».

 

Episodio ameno. Ma la politica?

Gianfranco Micciche

«Secondo lei non è politico il fatto che un governatore non ha il coraggio di dire no all’Autonomia differenziata, che sarebbe una rovina per il Sud, solo per non dare un dispiacere a Meloni e Salvini? Berlusconi non avrebbe mai permesso quello che sta accadendo. Questa FI non è quella di Berlusconi, è anonima e succube degli alleati di governo. Ma lei li ricorda i nomi dei ministri di FI? Si conosce solo Tajani, basta questo per dire che c’è qualcosa che non va. Le scelte le fanno gli altri».

 

[…] «[…] A lei pare normale che al Comune di Palermo non si riesca a far approvare una mozione che consenta la trascrizione dei bambini delle famiglie omogenitoriali? Siamo tornati a 50 anni fa. Per compiacere il governo».

antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

 

Marina Berlusconi chiede che FI sia più attenta a questi temi e lei se ne va.

«Marina esprime il pensiero di suo padre, che ho visto piangere davanti alla tragedia di migranti morti in mare mentre si dirigevano sulle coste adriatiche. Ma non credo che lei e Pier Silvio abbiano interesse a fare politica». […]

marina berlusconi

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…