salvini di maio

“SALVINI VUOLE TORNARE AL VOTO PER MODIFICARE LA RIFORMA DELLA PRESCRIZIONE” - DI MAIO SI SFOGA CON “IL FATTO” E LA RACCONTA TUTTA: “L'INFLUENZA DI DENIS VERDINI, VA DETTO, NON GLI FA BENE - LA VERITÀ È CHE NOI AVEVAMO PRONTO IL DECRETO LEGGE PER TOGLIERE LO SCUDO LEGALE AI CONCESSIONARI AUTOSTRADALI. COSÌ SAREBBERO FINITI NELLA MORSA DEI TRIBUNALI AMMINISTRATIVI, CHE AVREBBERO DICHIARATO QUELLE CLAUSOLE COME VESSATORIE E AVREBBERO COSÌ FATTO DECADERE LE CONCESSIONI AUTOSTRADALI. E I LEGHISTI LO SAPEVANO…”

Luca De Carolis per “il Fatto quotidiano”

DI MAIO SALVINI CONTE

 

Non si fida dell' apertura di Matteo Salvini, per nulla: "Dopo quanto successo l'otto agosto, chi può dare ancora credito alla sua parola? Quello che dice non conta più nulla". Anzi, accusa: "Quella del capo della Lega sul taglio dei parlamentari è una mossa della disperazione. E comunque quando si va al voto lo decide il presidente della Repubblica, non certo lui". Quando in una Roma assediata dall' afa è ormai sera Luigi Di Maio, capo politico dei Cinque Stelle, rilancia così. E in molti passaggi ricorda il peso e il ruolo del Quirinale: la sua evidente bussola, in una fase così complicata.

 

Salvini è pronto a votare il taglio di 345 parlamentari anche subito, ma in cambio vuole una data certa per il voto anticipato. È un contropiede o uno scambio che può avere senso?

LUIGI DI MAIO E MATTEO SALVINI

Con questa proposta si è infilato in un cul de sac. In base ai regolamentari parlamentari, se vuole votare il taglio degli eletti dovrà prima ritirare la mozione di sfiducia a Conte. Altrimenti la votazione sul taglio slitterà a dopo quella sul premier. Ma è chiaro che, se dovesse ritirare la richiesta di sfiducia per il presidente del Consiglio, dovrebbe smentire la sua linea. Si è messo da solo in un labirinto. Non so chi lo stia consigliando, ma sta dimostrando che i suoi conti sull' andare al voto anticipato non reggono proprio.

 

Lui vi ha fatto un'offerta politica, e voi potreste accettarla. Altrimenti potrebbe sfruttare il vostro No per dire che voi non volete andare alle urne, e che il taglio dei parlamentari è un pretesto.

La data del voto la decide il presidente della Repubblica, nessuno si deve permettere di farlo al posto suo. Dopodiché io voglio tagliare i parlamentari per davvero. Salvini invece quei 345 eletti li vuole tenere anche nella prossima legislatura.

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO

 

Lei prima ha evocato il voto su Conte. La non sfiducia del Pd al premier, ossia la possibile uscita dall'Aula dei senatori dem, sarà il passaggio per provare a costruire una nuova maggioranza?

Noi siamo semplicemente intenzionati a votare il taglio degli eletti. Su tutto il resto io sto assistendo solo a un dibattito interno nei vari partiti. Ma su ciò che attiene a nuove elezioni o eventuali nuovi governi si esprimerà Mattarella. Posso dire che nel Movimento nessuno mi ha chiesto di andare a sedermi al tavolo con Matteo Renzi. Noi vogliamo il taglio degli eletti.

 

salvini di maio

Quello che verrà dopo deve essere comunque con Conte a Palazzo Chigi?

Ripeto, lo deciderà il presidente della Repubblica.

 

Va bene. Ma i partiti devono costruire un processo politico, con i numeri. Sul Corriere della Sera Goffredo Bettini, molto vicino al segretario dem Nicola Zingaretti, ha detto che tra M5S e Pd serve un governo di legislatura, altrimenti si fa il gioco di Salvini. Sembrano parole di buon senso, non trova?

Questo è un dibattito interno al Pd. Oggi Bettini apre, invece Andrea Orlando mi insulta. Ma i conti poi si fanno al Quirinale. Va rispettato il ruolo di Mattarella, non si decide nelle segrete stanze. Noi siamo ancora al passaggio numero uno, il taglio dei parlamentari. Poi ci sarà il secondo passaggio, quello sulla sfiducia a Conte.

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI

 

Orlando, vicesegretario del Pd, ha detto che lei "è finito". È un modo per chiedere un interlocutore diverso da lei del Movimento, non pensa?

Io non mastico il politichese. C'è un dibattito nel Pd, e io lo rispetto.

 

A occhio Matteo Renzi vi ha usati per accelerare sulla scissione interna e indebolire Zingaretti.

Nessuno può usare il Movimento. Tutti quelli che vogliono votare il taglio degli eletti sono benvenuti.

 

Senta, ma perché Salvini ha rotto? Davvero "solo" per capitalizzare il consenso?

matteo salvini luigi di maio

Questo è ciò che ha detto lui. Ma è un alibi. La verità è che noi per domani 14 agosto, nella ricorrenza del crollo del Ponte Morandi, avevamo pronto il decreto legge per togliere lo scudo legale ai concessionari autostradali. Così sarebbero finiti nella morsa dei tribunali amministrativi, che avrebbero dichiarato quelle clausole come vessatorie e avrebbero così fatto decadere le concessioni autostradali. E i leghisti lo sapevano. Ma c' è altro.

 

Prego.

Salvini vuole tornare al voto per modificare la riforma della prescrizione. L' influenza di Denis Verdini, va detto, non gli fa bene.

matteo salvini luigi di maio

 

Lei è sembrato spiazzato dalla rottura.

Ero preoccupato, perché ogni giorno spingeva per rompere. Ma quel che conta sono i danni della sua decisione. Un nuovo governo si potrà insediare solo dal 1° dicembre. E nel frattempo non si potrà rinnovare il reddito di cittadinanza e non si potrà fare la manovra. Salvini è un irresponsabile.

 

Beppe Grillo è tornato a parlare con due post molto importanti. Ora guida di nuovo il M5S assieme a lei? L'ha affiancata?

Quando il Movimento viene attaccato tutti i suoi componenti si mobilitano, da Grillo in giù.

 

MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO COME BUD SPENCER E TERENCE HILL

Sarà: però raccontano che lei in una riunione di pochi giorni fa con una quindicina di big abbia chiesto "scusa per gli errori" e promesso che d'ora in poi le decisioni più importanti verranno prese tutti assieme. Conferma?

Le decisioni fondamentali verranno assunte di comune accordo come è avvenuto sempre, glielo assicuro.

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: AVREBBE SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” - RETTIFICA! CARTIA D'ASERO: "NON SONO ADVISOR DI ANTENNA O DI KYRIAKOU E NON MI OCCUPO DI EDITORIA DALL'USCITA DAL 'SOLE'"

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”