vittorio feltri beppe grillo giorgio gori

“SE PROPRIO DOBBIAMO TOGLIERE IL DIRITTO DI VOTO TOGLIAMOLO AI CRETINI, COSÌ RIMANIAMO IN CINQUE” - GIORGIO GORI APRE ALLA PROPOSTA DI GRILLO DI TOGLIERE IL VOTO AGLI ANZIANI E VITTORIO FELTRI SU “LIBERO” LO SDERENA: “ANCHE LUI, UOMO INTELLIGENTE E SINDACO EFFICIENTE, OGNI TANTO LA FA FUORI DAL VASO. SEMMAI È ASSURDO APRIRE LE URNE AI SEDICENNI, MOLTI DEI QUALI NON CAPISCONO UN CAZZO” - IL CONFRONTO A “L’ARIA CHE TIRA” - VIDEO

 

 

1 – TOGLIAMO IL VOTO AI CRETINI, NON AGLI ANZIANI

Vittorio Feltri per “Libero Quotidiano”

 

VITTORIO FELTRI CON LA MAGLIETTA IN DIFESA DI MASSIMO BOSSETTI

Anche Giorgio Gori, uomo intelligente, sindaco di Bergamo efficiente e già direttore di Canale 5, ogni tanto fa la pipì fuori dal vaso. Pensate che ha appoggiato la scemenza pronunciata da Grillo, e cioè che bisogna togliere il voto ai vecchi per darlo ai sedicenni. Perché? I seniores se ne fottono dei giovani e si occupano soltanto di se stessi, quindi perdono di vista il futuro e badano egoisticamente agli affari propri.

 

BEPPE GRILLO

Al comico e al suo allievo orobico sfugge un fatterello non irrilevante: la Costituzione afferma che tutti i cittadini i quali hanno raggiunto la maggiore età sono uguali e godono degli stessi diritti e hanno gli stessi doveri. Tra l' altro, se un individuo ha superato i 65 anni non solo deve poter esprimere le proprie idee attraverso il suffragio universale, ma ha la facoltà di candidarsi in Parlamento e in altre istituzioni. La Consulta si rifiuterebbe di sicuro di approvare le deliranti proposte pentastellate e del mio amico Giorgio, improvvisamente colpito non dico da demenza però qualcosa del genere, visto che la Costituzione non è un giocattolo da usarsi a capocchia.

giorgio gorimatrimonio michelle hunziker giorgio gori

 

Gori, pur non essendo uno sprovveduto, aggiunge: chi ha un progetto migliore di quello di Beppe ce lo comunichi. Io ce lo avrei. Invece di inibire la cosa pubblica agli anziani, i soli che pagano tutte le tasse e si rendono utili alla società come ausiliari delle famiglie, impediamo l' accesso alle cabine elettorali ai cretini non in grado di ragionare e neppure di comprendere un testo scritto causa analfabetismo cronico.

 

vittorio feltri

Semmai è assurdo aprire le urne ai sedicenni, molti dei quali non capiscono un cazzo, non sono capaci di concludere decentemente gli studi superiori, si distinguono per bullismo, frequentano chiassose discoteche, si drogano, ne combinano di tutti i colori e, se chiedi loro chi fosse Craxi, ti rispondono che era un contemporaneo di Garibaldi.

 

Senti, Giorgio caro, vai a scopare il Brembo e il Serio. E ricorda che fra meno di sei anni ne compirai 65 e in base ai tuoi suggerimenti dovresti ritirarti dalla politica. Il che mi dispiacerebbe perché tu a tratti, quando non sei offuscato dal Valcalepio, sei bravo.

 

2 – VITTORIO FELTRI CONTRO GIORGIO GORI A L'ARIA CHE TIRA: "QUANDO LO HO LICENZIATO. E PERCHÉ"

BEPPE GRILLO cristina parodi giorgio gori

Da www.liberoquotidiano.it

 

Vittorio Feltri e Giorgio Gori si confrontano da Myrta Merlino a L'aria che tira, su La7, sul voto agli anziani che Beppe Grillo vuole togliere: "Quella di Grillo era solo una provocazione. Feltri ha letto male, Grillo dice una cosa seria, che c'è uno sbilanciamento nella popolazione a favore degli anziani". Il direttore di Libero ribatte: "Fammi finire di parlare, se proprio dobbiamo togliere il diritto di voto togliamolo ai cretini così rimaniamo in cinque.

 

VITTORIO FELTRI CON IL SUO CAVALLO CROCUSgiorgio gori alla leopolda

Non ho letto male io, è lui che si è espresso malissimo". Poi Feltri ricorda quando lo aveva licenziato: "Siamo rimasti buoni amici. Lui è bravissimo ma se tu lavori in un giornale di provincia non puoi pendere da una parte sola. Quindi gli ho detto che potevamo finirla lì. Alla fine ho fatto la sua fortuna, Gori è intelligente e capace ma pende troppo a sinistra".

giorgio gori in biciclettagiorgio gori cristina parodiballottaggi giorgio gori bergamovittorio feltri 1matrimonio michelle hunziker giorgio gorivittorio feltri 2

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."