“A VIA RASELLA NON C’ERA UNA BANDA DI SEMIPENSIONATI MA DI BIECHI NAZISTI DELLE SS” - MIRELLA SERRI CONSIGLIA A LA RUSSA DI RILEGGERE LE PAGINE DI CARLA CAPPONI, MEDAGLIA D’ORO AL VALOR MILITARE, UNA DEI GAPPISTI CHE ORGANIZZÒ L’ATTENTATO IN CUI PERSERO LA VITA I 33 SOLDATI DEL TERZO REGGIMENTO DI POLIZIA BOZEN CREATO DA HIMMLER, CAPO DELLE SS: "IN QUELLO SCONTRO CI MISURAVAMO IN MODO IMPARI..."

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Lettera di Mirella Serri a Dagospia

 

MIRELLA SERRI 2 MIRELLA SERRI 2

Caro direttore, il presidente del Senato nel commentare l’attentato di via Rasella ha detto che fu colpita “una banda musicale di semi pensionati e non biechi nazisti delle SS”.

 

Consiglierei a Ignazio La Russa di rileggere le pagine di Carla Capponi, medaglia d’oro al Valor Militare, una dei gappisti che organizzò l’attentato in cui persero la vita i 33 soldati del terzo  reggimento di polizia Bozen creato da Himmler, capo delle SS. Perirono comunque marciando, cantando ma senza accompagnamento musicale.

 

“Consideravo che in quello scontro”, scrive Carla Capponi, “malgrado la potenza micidiale della bomba, ci misuravamo in modo impari: loro, 156 uomini superarmati, contro undici ragazzi con una pistola in tasca e quattro bombe a mano artigianali…  Cosa più grave per noi, operavamo al di fuori di ogni legge, di ogni diritto, anche quello della pietà. Eravamo ‘banditen’ e non già patrioti che combattono per la libertà della patria invasa; eravamo giovani che nessuna legge difendeva e che chiunque avrebbe potuto ammazzare o consegnare al nemico per riscuoterne la taglia” .

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