matteo salvini green pass

LA LEGA FA UN PASS INDIETRO - TUTTI I PARTITI DI MAGGIORANZA, COMPRESO IL CARROCCIO, HANNO RITIRATO GLI EMENDAMENTI AL DECRETO LEGGE GREEN PASS. A QUESTO PUNTO IL GOVERNO NON PORRÀ LA QUESTIONE DI FIDUCIA – APPENA IERI SALVINI FACEVA LA VOCE GROSSA RIBADENDO CHE NON AVREBBE RITIRATO GLI EMENDAMENTI: “IL PARLAMENTO DEVE CONTARE”. POI COME AL SOLITO HA DOVUTO ABBASSARE LA CRESTA E CHINARE IL CAPINO…

matteo salvini a cernobbio

Green pass: maggioranza ritira emendamenti,niente fiducia

 (ANSA) - ROMA, 07 SET - Tutti i partiti della maggioranza, compresa la Lega, hanno ritirato gli emendamenti al dl green pass all'esame dell'Aula della Camera. Lo rendono noto fonti parlamentari spiegando che a questo punto il governo non porrà la fiducia. (ANSA).

 

 

MURO CONTRO MURO TRA LEGA E DRAGHI

Salvatore Dama per “Libero quotidiano”

 

matteo salvini con caffe e green pass sul tavolo

Il governo deciderà nei prossimi giorni se estendere o meno l'applicazione del Green Pass. L'attesa cabina di regia tra il premier Mario Draghi e le forze di maggioranza difficilmente si terrà questa settimana. È più probabile che le parti si confrontino la settimana prossima. Nel frattempo i partiti della maggioranza discutono sul tema. E continuano a dividersi.

 

Ieri la Lega, nella cabina di regia con i capigruppo di maggioranza, ha ribadito la contrarietà alla fiducia sul provvedimento e la volontà di non ritirare i prorpri emendamenti. Pd e Cinquestelle spingono affinché la Lega non abbia margini di azione: sul decreto di conversio la trattativa è ancora in corso, con il governo che chiede rassicurazioni al Carroccio affinché non si sfili e non faccia barricate in aula.

 

DRAGHI SALVINI 1

IL VERTICE La Lega ieri si è riunita alla Camera per decidere la linea. Il segretario federale Matteo Salvini continua a frenare sul Green Pass rinforzato. Sostiene che «gli italiani stanno rispondendo con buon senso» alle misure già adottate dal governo e quindi «non c'è bisogno di minacce». Il riferimento è chiaramente a Roberto Speranza.

 

matteo salvini claudio borghi

Il ministro della Salute, non più tardi di domenica, aveva agitato lo spettro di un nuovo lockdown in caso di mancato coinvolgimento degli scettici nella campagna vaccinale. Giancarlo Giorgetti ha una posizione invece più possibilista sul tema del "qr code". «Le condizioni di sicurezza», spiega il ministro dello Sviluppo economico, «esigono che chi frequenta i luoghi affollati in qualche modo dia garanzie di non contagiare nessuno. Il Green Pass è una misura che va esattamente in questa direzione. Quindi ne prevedo un'ulteriore estensione».

 

Dopo il consiglio federale, Salvini ha esposto la linea del partito: «Chiederò a Draghi che intenzioni ha. Per me non c'è bisogno di obblighi e il green pass meno complica la vita e meglio è. Ad esempio, prevederlo per il trasporto pubblico locale è una follia». Su questo, assicura il Capitano, c'è unanimità nella Lega: il documento finale «è stato approvato con l'accordo di tutti».

 

matteo salvini e francesca verdini 8

Alla Camera ieri è iniziata la discussione generale sul decreto. E Salvini insiste nel chiedere di non porre la questione di fiducia, per non strozzare il dibattito e permettere la discussione degli emendamenti "migliorativi". Sono 50 in tutto, ricorda il leader del Carroccio, e in questi casi non c'è necessità: «Se la metti vuol dire che il Parlamento conta poco».

 

Il Pd, in aula, è tornato ad attaccare l'alleato di governo: Sono «intollerabili le manifestazioni di ambiguità e doppio gioco da parte di forze di maggioranza come la Lega», dice il dem Andrea Romano. Anche il Movimento 5 stelle, come il Partito democratico, si schiera in favore di un'estensione del lasciapassare.

 

MARIO DRAGHI GREEN PASS

Giuseppe Conte, presidente del M5s, apre alla possibilità di rendere la vaccinazione obbligatoria. «Sicuramente nell'immediato vedo un utilizzo sempre più diffuso del Green Pass, se dovessimo arrivare però in prospettiva alla necessità di un obbligo vaccinale, lo discuteremo. Non c'è nessuna obiezione». Sempre ieri sera il vice presidente di Forza Italia Antonio Tajani ha riunito i vertici azzurri. Una riunione di ordinaria amministrazione, dal momento che tutto il partito converge sulla linea del premier Mario Draghi e non ci sono distinguo: «Estensione del passaporto e raggiungimento dell'immunità di gregge entrola prima settimana di ottobre».

MARIO DRAGHI E IL GREEN PASS BY OSHO

 

L'OPPOSIZIONE

Dall'opposizione Giorgia Meloni chiede al governo di impegnarsi «per intensificare il trasporto pubblico einvestire nelle cure domiciliari» e critica «il regime di terrore voluto dalla sinistra di governo» che «dopo la misura discriminatoria del Green pass, passa alla minaccia di nuove chiusure».

 

matteo salvini claudio borghi

È stato avviato anche il confronto tra Confindustria e i sindacati sull'obbligatorietà del Green Pass nei luoghi di lavoro pubblici e privati. «Se Bonomi se vuole utilizzare il Green Pass nelle aziende deve caricarsi dei costi dei tamponi e non deve licenziare nessuno», dice il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri. «Sui licenziamenti si dicono solo falsità, l'obbligo del Green Pass è giusto ma dei tamponi deve farsi carico il governo», ha replicato il capo di Confindustria.

 

meme su draghi e green pass

Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato anche il presidente di Confapi Maurizio Casasco, che si dice favorevole all'ipotesi dell'obbligatorietà della vaccinazione anti-Covid, come sostenuto alcuni giorni fa proprio dal capo dell'esecutivo Draghi. E ribadito ieri dal ministro della Salute Roberto Speranza: «Rafforzeremo ancora di più la nostra campagna vaccinale».

Ultimi Dagoreport

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…