enrico letta matteo salvini

LETTA BATTE UN COLPO: “DISCUTEREMO SE PRESENTARE UN NOSTRO NOME. MI STO CHIEDENDO SINCERAMENTE SE HO FATTO BENE A FIDARMI, SIAMO STATI PORTATI IN GIRO PER TRE GIORNI. L’IMPRESSIONE È CHE ABBIANO TENTATO DI DIVIDERCI” - SE IL CENTRODESTRA OGGI VA ALLA CONTA SUL CANDIDATO DI BANDIERA, IL PD POTREBBE DECIDERE DI PUNTARE SU RICCARDI O PAOLA SEVERINO. CONTE DOVRÀ SCEGLIERE TRA I SUOI DUE IO: AVVOCATO DEL POPOLO O “PUNTO DI RIFERIMENTO FORTISSIMO DEI PROGRESSISTI?” - VIDEO

Quirinale, Letta - 'Deluso da centrodestra cercano solo di dividerci'

 

 

1 - QUIRINALE: LETTA, MI CHIEDO SE HO FATTO BENE A FIDARMI

ENRICO LETTA VOTA PER IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

(ANSA) - "Mi sto chiedendo sinceramente se ho fatto bene a fidarmi, siamo stati portati in giro per tre giorni". Lo ha detto Enrico Letta commentando le ipotesi avanzate dal centrodestra.

 

2 - QUIRINALE: LETTA, TENTANO DI DIVIDERCI

 (ANSA) - "Abbiamo sempre lavorato per l'unità. L'impressione è che abbiano tentato di dividerci, con idee fantasiose con l'obiettivo di dividere e non di trovare una soluzione per il Paese". Lo ha detto Enrico Letta entrando alla Camera. 

GIUSEPPE CONTE CON ENRICO LETTA

 

3 - QUIRINALE: LETTA, CHIEDIAMO DI AUMENTARE VOTAZIONI

(ANSA) - "Chiederemo a Fico di aumentare le votazioni e arrivare almeno a due votazioni al giorno". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta arrivando alla Camera.

 

4 - QUIRINALE: LETTA, DISCUTEREMO SE NOSTRO NOME

(ANSA) - Presenterete un vostro nome? "Ne discuteremo". Così il segretario del Pd Enrico Letta ha risposto ai giornalisti entrando al vertice di centrosinistra con i leader e capigruppo dem, di M5s e Leu.

 

SALVINI CASELLATI

5 - QUIRINALE:PROVENZANO RIPOSTA TWEET NO LETTA A CASELLATI

(ANSA) - "Meglio ribadire". Lo scrive in un tweet il vicesegretario del Pd, Peppe Provenzano, che posta un tweet di Enrico Letta, in cui il segretario dem bocciava la candidatura di Elisabetta Casellati, scrivendo: "Proporre la candidatura della seconda carica dello Stato, insieme all'opposizione, contro i propri alleati di governo sarebbe un'operazione mai vista nella storia del Quirinale. Assurda e incomprensibile. Rappresenterebbe, in sintesi, il modo più diretto per far saltare tutto".

 

6 - "BASTA CON LE PROVOCAZIONI" L'IRA DI LETTA CONTRO LA DESTRA

Carlo Bertini per "La Stampa"

 

ROBERTO SPERANZA ENRICO LETTA

Quando alle undici di sera dal vertice di centrodestra esce la decisione di tentare una spallata oggi in aula, addirittura sul nome di Elisabetta Casellati, seconda carica dello Stato, Enrico Letta si riunisce in call con Roberto Speranza e Giuseppe Conte: lo sconcerto è massimo, «siamo tornati a quattro giorni fa», notano i tre leader. Che stamani decideranno con le loro delegazioni cosa fare in aula.

 

Il centrosinistra potrebbe votare un nome unico, l'altro giorno quando si paventava lo scontro in aula, si era deciso di puntare o su Andrea Riccardi o su Paola Severino.

pierferdinando casini coniglietto

 

In ogni caso i dem non sono sicuri che la destra sacrificherà il nome della presidente del Senato, che potrebbe uscire sconfitto dal rodeo e pensano che sia in corso una contesa sulla leadership di centrodestra tra Salvini e la Meloni. In ogni caso, pur nel dubbio che la destra davvero voterà da solo la presidente del Senato, il vicesegretario Peppe Provenzano ribadisce il no a Casellati.

 

E dal Nazareno esce una netta chiusura sul metodo: «Il nome del prossimo presidente della Repubblica dovrà essere frutto di un percorso di condivisione e non di uno schema in cui una parte ha il diritto di avanzare proposte e l'altra di dire sì o no. Tutte le proposte che dovessero emergere da uno schema del genere sarebbero per noi inaccettabili».

MELONI SALVINI TAJANI

 

«Ora basta provocazioni», si inalbera nel pomeriggio Letta dopo il rilancio della candidatura di Franco Frattini. «Non è un gioco a quiz», gli fa eco il suo braccio destro in segreteria, Enrico Borghi, che segnala fin dall'ora di pranzo uno "scouting" della Lega tra i parlamentari dem sul nome di Giampiero Massolo, non a caso fatto trapelare in serata da Salvini.

 

Il leader del Pd è infuriato, dopo tutto il giorno passato ad aspettare un segnale di apertura seria, gli giungono solo rilanci via agenzia su nomi già bocciati, come quello di Franco Frattini.

giampiero massolo 2

 

O su nuove figure come quella di Massolo. Buon rapporto con Massolo Presidente dell'Istituto per gli studi di politica internazionale, già membro di governi di destra e di sinistra, è una figura di alto profilo, che con Enrico Letta (e anche con lo zio Gianni) ha un rapporto consolima che i dem liquidano come una carta improvvisata , senza alcuna condivisione. Per il Pd, i nomi in campo sono quelli di Draghi, Mattarella e Giuliano Amato. «Fuori da questi calibri - nota un dirigente di prima fascia - per quanto si ingegnino a inventare profili, non si va lontano se si vuole salvare la legislatura».

 

mario draghi sergio mattarella

Anche per questo, in fondo alla lista c'è il nome di Pierferdinando Casini, che l'altro ieri sera sembrava sull'altare. Messo fuori gioco poi da Casini («è stato eletto con il Pd») facendo infuriare Matteo Renzi: «Siamo alla follia sono quattro giorni che votiamo senza una logica».

 

Stop dai gruppi Pd su Belloni Il nome di Elisabetta Belloni, invece perde quota. I grandi elettori dem si mettono di traverso, «non può un capo dell'intelligence essere eletto capo dello Stato».

 

Insomma, nella vana attesa di un contatto con Salvini, Letta, che stamane alle 9 riunisce i grandi elettori, incassa solo la prova di debolezza (e non di forza) del centrodestra, che in aula alla quarta votazione si infrange sul muro dei 441 astenuti, molto meno della metà dei grandi elettori.

matteo salvini maria elisabetta alberti casellati a vinitaly 2018

 

Il che non basta a indurre a più miti consigli la compagine, visto quanto emerge in nottata. I peones vogliono Mattarella Tanto che tra i dem in Transatlantico molti prevedono, prima del guanto di sfida serale della destra, che i voti a Mattarella lieviteranno per innescare un effetto di trascinamento. Ma c'è un elemento negativo in quei 166 voti a Mattarella: «Sono un avvertimento di Di Maio a Conte», dicono i dem. Oggi si vedrà chi controlla i gruppi.

ENRICO LETTA VOTA PER IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

giampiero massolo

Ultimi Dagoreport

consiglio supremo difesa mattarella meloni fazzolari bignami

DAGOREPORT - CRONACA DI UN COMPLOTTO CHE NON C’È: FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, CONSIGLIERE DEL QUIRINALE, SI SARÀ ANCHE FATTO SCAPPARE UNA RIFLESSIONE SULLE DINAMICHE DELLA POLITICA ITALIANA IN VISTA DELLE ELEZIONI 2027. MA BELPIETRO HA MONTATO LA PANNA, UTILE A VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ E A DARE UN ASSIST A FRATELLI D’ITALIA, SEMPRE PRONTA ALLA LAGNA VITTIMISTA – A QUEL TORDO DI GALEAZZO BIGNAMI È SCAPPATA LA FRIZIONE. E DOPO IL SUO ATTACCO AL COLLE, IL SOLITAMENTE CAUTO GIOVANBATTISTA FAZZOLARI È INTERVENUTO PRECIPITOSAMENTE PER SALVARGLI LA FACCIA (E LE APPARENZE CON IL COLLE) - BELPIETRO ESONDA: "ISTITUZIONALMENTE SCORRETTA LA REPLICA DEL QUIRINALE"

alessandra smerilli riccardo campisi alessandra smerilli papa leone xiv

DAGOREPORT - CHI POTRÀ AIUTARE PAPA PREVOST A RIPIANARE IL DEFICIT ECONOMICO DELLA SANTA SEDE? - LEONE XIV EREDITA DA BERGOGLIO UNA COMMISSIONE PER LA RACCOLTA FONDI PER LE CASSE DEL VATICANO, PRESIEDUTA DA MONSIGNOR ROBERTO CAMPISI E IN CUI C’E’ ANCHE LA SUORA ECONOMISTA ALESSANDRA SMERILLI – I DUE HANNO UNA FREQUENTAZIONE TALMENTE ESIBITA DA FARLI DEFINIRE LA “STRANA COPPIA”. SONO ENTRAMBI AMANTI DELLO SPORT, DELLE PASSEGGIATE, DEI VIAGGI, DEL NUOTO IN ALCUNE PISCINE ROMANE ED ANCHE NEL MARE DI VASTO, DOVE SPESSO I DUE SONO VISTI IN VACANZA - LA SALESIANA SMERILLI, IN TEORIA TENUTA A VIVERE IN UNA COMUNITÀ DELLA SUA CONGREGAZIONE, VIVE IN UN LUSSUOSO APPARTAMENTO A PALAZZO SAN CALLISTO, DOVE LA SERA È DI CASA MONSIGNOR CAMPISI, SPESSO CON ALTRI OSPITI ATTOVAGLIATI AL SUO TAVOLO…

nicola colabianchi beatrice venezi alessandro giuli gianmarco mazzi

FLASH! - DA ROMA SALGONO LE PRESSIONI PER CONVINCERE BEATRICE VENEZI A DIMETTERSI DA DIRETTORE DELL’ORCHESTRA DEL VENEZIANO TEATRO LA FENICE, VISTO CHE IL SOVRINTENDENTE NICOLA COLABIANCHI NON CI PENSA PROPRIO ALLE PROPRIE DIMISSIONI, CHE FAREBBERO DECADERE TUTTE LE CARICHE DEL TEATRO – ALLA RICHIESTA DI SLOGGIARE, SENZA OTTENERE IN CAMBIO UN ALTRO POSTO, L’EX PIANISTA DEGLI ANTICHI RICEVIMENTI DI DONNA ASSUNTA ALMIRANTE AVREBBE REPLICATO DI AVER FATTO NIENT’ALTRO, METTENDO SUL PODIO LA “BACCHETTA NERA”, CHE ESEGUIRE IL “SUGGERIMENTO” DI GIULI E CAMERATI ROMANI. DUNQUE, LA VENEZI E’ UN VOSTRO ‘’PROBLEMA”…

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…