alexander lukashenko vladimir putin recep tayyip erdogan

LUKASHENKO IS THE NEW ERDOGAN - IL DITTATORE BIELORUSSIO USA LA MINACCIA DEL GAS (COME IL PADRONCINO PUTIN) CONTRO LE SANZIONI EUROPEE, MA IL SUO VERO OBIETTIVO È FARE COME IL PRESIDENTE TURCO. CIOÈ ARRIVARE A RICATTARE L’UE E BECCARSI FIOR DI MILIARDI PER BLOCCARE I MIGRANTI AL CONFINE - INTANTO LA “TURKISH AIRLINES” HA DECISO DI VIETARE A SIRIANI, IRACHENI E AFGHANI I VOLI PER MINSK (MEGLIO TARDI CHE MAI) - VIDEO

 

 

 

 

1 - TURKISH AIRLINES VIETA A SIRIANI E AFGANI I VOLI PER MINSK

alexander lukashenko vladimir putin

 (ANSA) - La Turkish Airlines non accetta più cittadini siriani, iracheni o afgani sui suoi voli diretti dalla Turchia a Minsk fatta eccezione per chi viaggia con passaporto diplomatico. Lo confermano all'ANSA fonti della compagnia di bandiera turca affermando che la decisione è entrata in vigore ieri sera e al momento non è prevista una data per la ripresa del servizio.

 

Anche la compagnia aerea bielorussa Belavia ha fatto sapere che interromperà i collegamenti dalla Turchia a Minsk per cittadini provenienti da Siria e Iraq, ma anche Yemen, affermando in un comunicato che la decisione è stata presa su richiesta delle autorità di Ankara.

 

ALEXANDER LUKASHENKO RECEP TAYYIP ERDOGAN

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva definito "menzogne" le dichiarazioni del premier Mateusz Morawicki secondo cui Ankara si muoverebbe in accordo con Mosca e Minsk per facilitare il traffico di migranti verso la Bielorussia contribuendo a rendere complicata la situazione nella zona di confine con la Polonia.

 

"Dire che la crisi dei rifugiati ha origine dalla Turchia è vergognoso", ha affermato ieri Erdogan ricordando che Ankara dà ospitalità da molti anni a quasi 5 milioni di rifugiati in larga parte provenienti da Siria e Afghanistan.

soldati al confine tra polonia e bielorussia

 

2 - L'ARMA DEL GAS

Mauro Mondello per "la Stampa"

 

L'annuncio della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, di nuove sanzioni in arrivo per il regime bielorusso la prossima settimana, con un pacchetto di misure che includerà pesanti restrizioni anche per il ministro degli Esteri di Minsk, Vladimir Maki e per Belavia, la compagnia di bandiera bielorussa, ha scatenato la reazione di Alexander Lukashenko.

 

migranti al confine tra bielorussia e polonia 10

Durante un incontro con il suo esecutivo, il dittatore bielorusso ha minacciato di bloccare tutto il trasporto su gomma fra Russia ed Europa occidentale e paventato la possibilità di fermare il gasdotto Yamal, fondamentale per l'approvvigionamento energetico di Germania e Polonia.

 

Il nuovo capitolo della crisi dei confini, con migliaia di migranti bloccati al checkpoint di Kuznica-Bruzgi, entra così in una fase di durissimo scontro. «Stiamo portando il riscaldamento in tutta Europa e si permettono di minacciarci - ha tuonato Lukashenko -. E se interrompessimo le forniture di gas naturale? Consiglierei alle autorità polacche e lituane di riflettere con attenzione prima di rilasciare dichiarazioni avventate».

 

alexander lukashenko

L'Europa è avvertita: se verranno introdotte sanzioni aggiuntive, per noi inaccettabili, dovremo rispondere - ha aggiunto Lukashenko, secondo quando citato dall'agenzia di stampa governativa Belta. «Non ci facciamo intimidire», è stata la replica del commissario europeo all'Economia, Paolo Gentiloni, mentre la leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya, ritiene che un'interruzione operativa del gasdotto «avrebbe conseguenze peggiori per Lukashenko, piuttosto che per l'Unione Europa».

 

Gazprom, l'azienda energetica russa a parziale controllo statale, è proprietaria unica della sezione bielorussa del gasdotto Yamal, un'infrastruttura che ha uno status giuridico speciale, quasi extraterritoriale. Per questo, un'eventuale interferenza di Minsk sul trasporto di gas dalla Russia verso l'Europa andrebbe ad aprire uno scenario molto complesso.

migranti al confine tra polonia e bielorussia 6

 

Sul fronte diplomatico continuano i contatti fra il presidente russo Vladimir Putin e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Putin, nel corso della seconda conversazione telefonica fra i due di questa settimana, si è nuovamente «espresso a favore del ripristino dei contatti tra i Paesi dell'Ue e la Bielorussia per risolvere il problema».

 

Ha inoltre aggiunto, come ha affermato il Cremlino in una nota, che i due leader si trovano d'accordo sulla necessità di trovare una soluzione rapida alla crisi e di agire «in conformità con gli standard umanitari internazionali». Bisognerà aspettare le decisioni di Bruxelles per scoprire se il nuovo round di sanzioni includerà anche la compagnia di bandiera turca, Turkish Airlines.

 

mateusz morawiecki al confine

Dopo le accuse del premier polacco Mateusz Morawiecki, che si è detto convinto Ankara agisca in «piena sincronia con Bielorussia e Russia» nel trasporto dei migranti, Turkish Airlines, nel tentativo di evitare la blacklist della Ue, ha annunciato il divieto immediato di vendita di biglietti per Minsk ai cittadini iracheni, siriani, afghani e yemeniti, ad eccezione dei titolari di passaporti diplomatici.

 

Al momento, la Turkish offre due voli giornalieri per Minsk ed è fra le compagnie aeree accusate di collaborare con la russa Aeroflot nel «traffico di migranti», come l'ha definito in un'intervista al settimanale Bild il capo della polizia federale tedesca, Heiko Teggatz, secondo cui «Aeroflot e Turkish Airlines svolgono un ruolo di primo piano nel trasferimento dei migranti».

 

migranti feriti confine tra polonia e bielorussia

Continuano a restare off limits per media e organizzazioni non governative le aree di confine di Bielorussia, Lituania e Polonia, dichiarate da tutti i Paesi coinvolti zone di emergenza. L'assenza di osservatori internazionali non permette una valutazione indipendente della situazione umanitaria nell'area, che rischia di diventare drammatica a causa delle basse temperature e delle scarse riserve di cibo distribuite dall'esercito bielorusso ai migranti.

 

 Secondo quanto riferito dal portale polacco Oko.press, negli ultimi due giorni avrebbero perso la vita per assideramento un ragazzino curdo di 14 anni e una donna irachena di 37. Anche per questo, Lukashenko ha permesso ad alcuni membri di Alto Commissariato per i Rifugiati dell'Onu, Oim e Croce Rossa bielorussa di effettuare un sopralluogo nell'area.

URSULA VON DER LEYEN SALE IN AEREO

 

3 - MINSK MINACCIA: STOP AL GAS L'UE CONFERMA LE SANZIONI

Flavio Pompetti per "il Messaggero"

 

Alexander Lukashenko vuole lasciare i paesi europei al gelo questo inverno. Messo all'angolo da chi a Bruxelles lo accusa di speculare in funzione politica sulla miseria dei migranti in fuga dal Medio Oriente, il presidente bielorusso rilancia la sfida, e a margine di una seduta parlamentare a Minsk ammonisce: «Stiamo cercando di allertare l'Europa, e loro minacciano di chiudere le frontiere. E se noi chiudessimo i rubinetti del gas che passa attraverso il confine? Io raccomando ai leader senza cervello di Polonia, Lituania e altri paesi di pensare due volte prima di parlare».

 

soldati al confine tra polonia e bielorussia

La proposta di erigere una rete di contenimento contro i migranti è stata discussa a Varsavia per fermare l'ondata di clandestini che la polizia bielorussa ha convogliato attraverso il paese e ha poi abbandonato in una zona boschiva in prossimità del territorio polacco. Bruxelles conferma che estenederà le sanzioni e il commissario Paolo Gentiloni alza i toni: «Non ci facciamo intimidre dalla minacce».

 

LA DIPLOMAZIA

ALEKSANDR LUKASHENKO VLADIMIR PUTIN

Il gelo che già imperversa nella regione pare che abbia già reclamato le vite di otto tra loro, tutti profughi delle tante crisi militari del Medio Oriente, oltre che quella di un ragazzo curdo di 14 anni, congelato l'altra notte nel sonno. La protesta dei polacchi si è alzata di tono ieri, anniversario della riconquista dell'indipendenza dopo la fine della Prima guerra mondiale.

 

bombardieri russi sopra minsk

Gruppi oltranzisti di destra che hanno partecipato alla marcia celebrativa hanno chiesto di sbarrare l'accesso agli stranieri. L'occasione è servita al primo ministro Morawiecki per assimilare la pressione alla frontiera ad un nuovo attacco alla sovranità del suo paese: «Un nuovo di tipo di guerra ha detto nel quale i civili e l'informazione mediatica fungono da proiettili».

 

migranti al confine tra polonia e bielorussia

Angela Merkel e Vladimir Putin si sono consultati al telefono sullo stato della crisi per il secondo giorno consecutivo. Russia e Germania sono i due capolinea del gasdotto nel quale Lukashenko minaccia di interrompere il flusso del gas ai danni dell'Europa. Putin ha rinnovato l'invito alla UE a ripristinare contatti diretti con Minsk interrotti a giugno dallo stesso governo Lukashenko, in risposta alle sanzioni di Bruxelles per il dirottamento di un aereo turistico che viaggiava dalla Grecia verso la Lituania.

vladiimir putin dona un mazzo di fiori ad angela merkel

 

Mosca difende la posizione della ex provincia sovietica alla quale si sente riavvicinata dalla crisi, e Putin ne approfitta per lamentare l'azione destabilizzante della Nato in Ucraina, dove il governo di Kiev ha deciso di mandare 8.500 soldati a rinforzare il confine con la Bielorussia.

 

MOSCA

Ad ogni buon conto ieri due bombardieri russi Tupolev Tu-160 di classe nucleare hanno condotto esercitazioni aeree sopra il poligono di tiro Ruzhanski, in prossimità del confine occidentale con la Polonia e della Lituania. Ma se la Merkel cerca di mediare con il presidente russo, il prossimo cancelliere tedesco Olaf Sholtz promette il pugno duro nel rispondere all'arroganza con la quale Lukashenko sta speculando sulla vita degli esuli, bloccati un accampamento fatiscente, e respinti puntualmente dalla polizia polacca quando provano a passare il confine.

migranti al confine tra polonia e bielorussia

 

L'assemblea di Bruxelles medita di comminare nuove sanzioni ai danni del governo bielorusso e contro le compagnie aeree di Russia e Turchia, entrambe sospettate di agevolare con i loro voli l'assembramento degli esuli a ridosso del territorio polacco. L'Onu è ugualmente preoccupato, sia dalla crisi umanitaria degli esuli, che dai risvolti militari che il confronto sta partorendo, con l'ammasso di truppe su tutto l'arco delle frontiere che separano la Bielorussia dall'Europa. La questione è stata portata all'attenzione del Consiglio di sicurezza nella sessione serale ieri in cerca di una mediazione.

migranti al confine polonia bielorussia 2migranti al confine tra bielorussia e polonia 17migranti al confine tra bielorussia e polonia 13migranti al confine tra bielorussia e polonia 12soldati al confine tra polonia e bielorussia

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…