domenico arcuri

MA QUALE FAMILISMO AMORALE ALL'ITALIANA! IL VERO SCANDALO SONO I VACCINI BUTTATI, NON CERTO QUELLI SOMMINISTRATI AI PARENTI, COME NEL CASO DI MODENA - IL COMMISSARIO ARCURI SI È INDIGNATO PARLANDO DI "REATO CONTRO LA SALUTE", MA LA VICENDA FA EMERGERE UN'ALTRA INQUIETANTE REALTÀ: OGNI GIORNO MOLTI DESTINATARI LEGITTIMI DELLE DOSI SI RITIRANO E COSÌ I FARMACI SCONGELATI FINISCONO NELLA PATTUMIERA... - CHI VIGILERA' SUGLI "AVANZI" AFFINCHE' NON FINISCANO NELLE MANI DELLA CRIMINALITA' ORGANIZZATA E DEL MERCATO NERO?

Francesco Bonazzi per "La Verità"

 

domenico arcuri

Si fa presto a sentenziare «reato contro la Salute», come ha fatto prontamente il commissario all'emergenza Domenico Arcuri, ma più passano le ore e più lo scandalo dei vaccini anti-Covid somministrati ai parenti rischia di sgonfiarsi.

 

Un po' perché parrebbe un caso isolato a Modena e dintorni (e relativo a sole sei dosi), un po' perché a fine giornata i vaccini non iniettati e scongelati andrebbero comunque buttati e poi perché se c'è un alto numero di disdette o rifiuti è dura trovare nuovi pazienti in poche ore.

 

DOMENICO ARCURI 1

In ogni caso, i carabinieri del Nas dell'Emilia-Romagna stanno indagando, dopo la folle bravata di alcuni parenti di sanitari di Modena che si sono vantati su Facebook di aver fatto il vaccino prima degli altri.

 

Il giorno dopo il clamore per quello che sarebbe il tipico caso di «familismo amorale» all'Italiana, il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini ha preso il tema alla lontana, ma certo non a caso a parlato di «straordinari» per vaccinare tutti i cittadini. Intervistato da Mattino5, il governatore dem ha annunciato: «Noi come Emilia-Romagna vogliamo essere pronti a raddoppiare o triplicare il numero di dosi somministrate». Per poi aggiungere di aver già allertato «i direttori delle Asl per tenerci pronti anche per aperture notturne, se serve».

 

bonaccini restyling

E forse, con le aperture notturne delle quali ragionava ieri Bonaccini, non ci sarebbero stati alibi per i sanitari modenesi che martedì hanno dato ai parenti i vaccini avanzati. La loro linea difensiva, sia con gl'ispettori dell'Asl sia con i carabinieri, è facile immaginare che sarà proprio quella del «se no, li avremmo dovuti buttare».

 

Al di là dello scandalo nazionale, colpisce che invece le cronache locali riportino una versione dei fatti che indurrebbe a qualche cautela. Ieri, per esempio, l' dizione bolognese del Corriere della sera iniziava la sua cronaca da Modena così: «Alcune dosi di vaccino avanzate a fine giornata sarebbero state buttate». Alcuni operatori sanitari dell'Usl di Baggiovara hanno quindi chiamato i propri familiari per somministrarli a loro, «anche se non appartenevano alle fasce aventi diritto al vaccino nella prima fase».

 

coronavirus vaccinazione al niguarda di milano

Stesso registro per Repubblica, che sulle pagine nazionali cavalcava la vicenda («I vaccini in eccesso iniettati ai parenti. Arcuri: Immorale», questo il titolo), ma su quelle locali faceva un resoconto più articolato, con un finale a sorpresa, in cui la consigliera regionale dei 5 stelle, Silvia Piccinini, sganciava una piccola bomba: «Anche in altre realtà dell'Emilia-Romagna, come per esempio Bologna, il caso delle dosi di vaccino in eccesso a fine giornata sembra essere una costante quasi quotidiana». Per questo, concludeva la pentastellata, «non è accettabile che la gestione di questi casi venga portata avanti così come fatto a Modena».

 

CORONAVIRUS - VACCINAZIONI A ROMA

Che non sia accettabile chiamare i parenti, in barba a tutte le graduatorie e a tutte le liste, è evidente e nessuno può metterlo in discussione. Tuttavia ieri è intervenuta con buon senso e misura anche Silvana Borsani, direttrice sanitaria dell'Ausl di Modena, per la quale si tratta di «un episodio spiacevole», ma «fatto in buona fede da parte delle persone coinvolte».

 

L'idiozia delle foto postate su Facebook proverebbe che si è trattata di una leggerezza, ancorché decisamente antipatica. Diversamente, ci sarebbe stata la più completa omertà. In ogni caso, ben più utile dello stracciarsi le vesti sarebbe che la macchina commissariale e regionale delle vaccinazioni evitasse che il caso delle dosi «da buttare» a fine giornata legittimasse le soluzioni più creative che, in Italia, si sa, non mancano mai.

 

DOMENICO ARCURI

Al momento, da varie Asl, risulta che le fiale stiano in frigo mediamente due giorni, contro i cinque giorni del massimo possibile, come hanno spiegato anche dalla regione di Bonaccini dopo il caso di Modena. Però si tratta di una spiegazione parziale, in quanto bisognerebbe capire che succede quando si arriva vicino alla scadenza.

 

In particolare, visto che nei primi giorni c'è stato un tasso di «obiezione di coscienza» al vaccino ben superiore al previsto, e del quale però le autorità non parlano volentieri per ovvi motivi e perché non hanno ancora deciso una risposta al problema che sia minimamente costituzionale, la gestione delle liste è sicuramente complicata.

 

Se si fa l'esempio di una struttura media, come quella della provincia emiliana, con meno di 300 somministrazioni al giorno, è chiaro che a fine giornata una ventina di «buche» è difficile da gestire, senza sprecare fiale. Insomma, per evitare che vaccini scongelati (e pagati) finiscano nei cassonetti, bisogna azzeccare le stime e avere una struttura capace di rintracciare rapidamente le persone che sarebbero in lista per il giorno dopo.

 

DOMENICO ARCURI

Solo che il vaccino contro il Covid-19 non è esattamente un rene da trapiantare e non tutti hanno la reperibilità di un paziente in lista d'attesa per un organo vitale. Ma per Arcuri, un uomo impermeabile a ogni scandalo, il caso modenese delle chiamate ai parenti è gravissimo: «C'è un reato supremo del quale non per forza deve occuparsi il codice penale: è il reato contro la salute, che va contro la morale». Ci voleva lui, l'eroe delle mascherine e degli appalti acrobatici raccontati dalla Verità per spiegarci finalmente che cosa s'intende con l'espressione «facili moralismi».

Ultimi Dagoreport

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."