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MELONI HA RISANATO LE FINANZE, LE SUE – I REDDITI DELLA DUCETTA SONO PASSATI DAI 293 MILA EURO DEL 2023 AI 459 MILA EURO DI QUEST’ANNO. MERITO DEI LIBRI CHE HA PUBBLICATO, “LA VERSIONE DI GIORGIA” (SCRITTO CON ALESSANDRO SALLUSTI) E “IO SONO GIORGIA” – LA DICHIARAZIONE DEI REDDITI DI SALVINI SI FERMA A 99 MILA EURO (CON TANTO DI VENDITA DELLE AZIONI DETENUTE IN A2A, ACEA E ENEL). MENTRE CARLO NORDIO SALE A 260 MILA EURO RISPETTO AI 200 MILA DELL’ANNO PRECEDENTE...

Estratto dell’articolo di Lorenzo Giarelli e Ilaria Proietti per “il Fatto quotidiano”

 

GIORGIA MELONI

Giorgia Meloni può brindare a champagne. […] il 730 le dà grandi soddisfazioni: già lo scorso anno aveva fatto il botto vedendo schizzare i suoi redditi a 293 mila euro, ma quello del 2024 (riferito all’anno fiscale 2023) raggiunge quota 459 mila […]

 

Roba da far invidia al suo “vice” Matteo Salvini, il quale potrà sperare di recuperare l’anno prossimo grazie all’ultima fatica editoriale (Controvento). Per adesso però i suoi redditi dichiarati sono stabili a 99 mila euro, ossia cinque volte meno di quelli della presidente del Consiglio. Tra le novità segnalate dal capo della Lega nel 2023, la vendita delle azioni detenute in A2A, Acea e Enel. 

  

Ma è il dato di Meloni a colpire di più. Contattato per qualche chiarimento sul boom di entrate, lo staff della premier fa sapere che il merito è degli ultimi libri. Uno, La versione di Giorgia, scritto con Alessandro Sallusti, è uscito proprio nel 2023 per Rizzoli, casa editrice che evidentemente ha assicurato a Meloni un’ottima resa. Qualcosa però è arrivato anche dalle pubblicazioni precedenti, come Io sono Giorgia (2021, ancora Rizzoli). 

  

ALESSANDRO SALLUSTI - LA VERSIONE DI GIORGIA

Va detto che la pubblicazione dei redditi di parlamentari e ministri è appena iniziata. Ancora non compaiono quella di Giuseppe Conte, di Elly Schlein e di moltissimi altri. Compresi i parlamentari da record come l’editore nonché imprenditore della sanità Antonio Angelucci (Lega) che lo scorso anno aveva battuto tutti con redditi pari a 3,3 milioni.

 

O del senatore Matteo Renzi, che nel 2022 aveva portato a casa, grazie alle consulenze in giro per il mondo, 3,2 testoni. Idem per Giulia Bongiorno (2,7 milioni nel 2023) e la sua collega avvocata Cristina Rossello (2 milioni). Così come mancano ancora all’appello le dichiarazioni di Marta Fascina beneficiata dai 100 milioni che le ha lasciato il suo Silvio.

 

Tra le dichiarazioni già pubblicate c’è invece quella del Guardasigilli Carlo Nordio che quest’anno incrementa i suoi redditi a 260 mila euro rispetto ai 200 mila dell’anno precedente. Per il momento impossibile saperne di più dallo staff del Guardasigilli, in missione a Vienna. 

  

giorgia meloni e matteo salvini in senato foto lapresse

Il ministro della Sanità Orazio Schillaci fa invece un balzo indietro: se nel 2022 aveva redditi pari a 227 mila euro, quest’anno si ferma a quota 106 mila. Lieve decremento anche per il ministro del Made in Italy Adolfo Urso che scende a 103 mila rispetto ai 120 mila circa dei due anni precedenti.

 

Il senatore Walter Verini del Pd fa un balzo reddituale, arrivando a 138 dai 90 mila circa degli anni precedenti, ma non è paragonabile a Lorenzo Cesa: nel 2024 ha dichiarato redditi per 206 mila euro, quasi il doppio rispetto ai 112 del 2023. Redditi ancora più consistenti per i magistrati in pensione Simonetta Matone della Lega, che primeggia con un reddito di 351 mila euro, seguita dai 5Stelle Federico Cafiero De Raho e Roberto Scarpinato rispettivamente con 306 e 305 mila. 

  

giorgia meloni carlo nordio

Tornando alla compagine di governo il ministro della Pa Paolo Zangrillo registra redditi stabili a quota 100 mila mentre ha cambiato la macchina, una Range Rover Sport da 183 Kw. Ma non è stato il solo. La sottosegretaria agli Esteri Rauti s’è comprata una Panda Cross nuova di zecca ma solo perché le hanno rubato l’Audi che possedeva dal 2018. […] 

paolo zangrillo foto di baccoGIORGIA MELONI - IO SONO GIORGIA

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