simonetta matone michetti

MICHETTI & MATONE, UN TICKET NEL PALLONE - IL TRIBUNO NON CONVINCE VISTO CHE PARLA SOLO DEI CESARI E DELLA ROMA IMPERIALE - SIMONETTA MATONE SI E’ DEFILATA, FA LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE E NON PARTECIPA QUASI MAI AGLI EVENTI DEGLI ALTRI CANDIDATI IN LISTA - I VELENI NELLA LEGA: “SE VA AVANTI COSÌ MICHETTI FINO A SETTEMBRE NON REGGE”

Marina De Ghantuz Cubbe per “la Repubblica”

 

enrico michetti simonetta matone

La strategia dei leader di centrodestra per conquistare Roma traballa e più si avvicina il giorno delle amministrative, più il malcontento e la preoccupazione aumentano. Le performance del candidato sindaco Enrico Michetti e della prosindaco Simonetta Matone, scelti entrambi in quanto civici, infatti non convincono gli esponenti romani dei tre principali partiti della coalizione. Il fuoco amico è incrociato: da Forza Italia e dalla Lega piovono critiche su Michetti, il tribuno radiofonico individuato da Giorgia Meloni.

 

enrico michetti

La base romana di Fratelli d'Italia invece commenta l'operato dell'ex magistrata tagliando corto: «Semplicemente va per conto suo, la verità è che avrebbe voluto essere lei la candidata a sindaco ». Matone, prescelta dal leader della Lega Matteo Salvini, se il centrodestra dovesse vincere sarà vicesindaca. «Ma ha deciso di essere anche la capolista e in questo modo è diventata più che altro una competitor degli aspiranti consiglieri comunali », commenta un esponente della lega, che in teoria dovrebbe sostenere Matone a spada tratta. «Il vicesindaco non ha bisogno di passare attraverso il voto, lei invece vuole essere anche eletta quindi porta avanti la sua campagna elettorale da sola e non partecipa quasi mai agli eventi degli altri candidati in lista.

enrico michetti matteo salvini simonetta matone

 

Con Michetti non stanno giocando una partita all'unisono tanto che gli eventi insieme sono pochissimi», continuano sempre dalla Lega. Dove si parla anche di un duplice rischio. Il primo è che Matone tolga voti ai suoi colleghi di viaggio candidati con lei nella lista romana, il secondo è che questi stessi voti non siano sufficienti a renderla una vicesindaca forte. Intanto, i rapporti tra i partiti romani di Giorgia Meloni e Matteo Salvini secondo i più ottimisti «sono buoni, ma bisogna riuscire a coordinarsi meglio», mentre ad ascoltare la campana della Lega «quelli con Michetti si stanno deteriorando».

 

antonio tajani giorgia meloni enrico michetti simonetta matone matteo salvini

Non solo perché concordare insieme a Fratelli d'Italia i vari appuntamenti della campagna elettorale è praticamente impossibile, ma anche per le ultime uscite dell'ex tribuno radiofonico. Il primo confronto tra i quattro aspiranti sindaco si è svolto nella Casa dell'architettura giovedì scorso e Michetti ha riempito i suoi interventi di richiami all'antica Roma e alla civiltà dell'Impero per poi lasciare il dibattito prima che finisse, quando gli sfidanti Roberto Gualtieri del Pd, la sindaca 5S Virginia Raggi e Carlo Calenda di Azione si sono messi a discutere dell'emergenza rifiuti nella Capitale alzando i toni.

 

lubiana filma enrico michetti foto di bacco

Da allora la performance del candidato di centrodestra è diventata bersaglio di critiche non solo da parte dei suoi competitor: «Gli abbiamo detto di cambiare registro e di concentrarsi sui temi - raccontano da Fratelli d'Italia - sembra abbia capito, ma era meno convinto della necessità di rimanere fino all'ultimo durante un confronto elettorale».

 

Già, perché da qui al giorno del voto ci saranno altri dibattiti con i competitor e «se va avanti così Michetti fino a settembre non regge», dicono dalla Lega. Il partito in cui serpeggia più malcontento e preoccupazione.

simonetta matone saluta matteo salvini foto di bacco (2)

 

«Non si può continuare con la litania sulla Roma antica, sulla Roma dei Cesari », aggiunge un deputato di Forza Italia. Il candidato di centrodestra, durante il dibattito ha esordito dicendo che «Roma è un sogno» ed è arrivato a parlare delle arcate degli acquedotti costruite dai romani definendole «meravijose». Un linguaggio che per FdI, il partito di Michetti, ora deve cambiare insieme ai contenuti per concentrarsi più sui problemi presenti della città che sulle grandezze del passato.

simonetta matone saluta matteo salvini foto di bacco (3)

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...