sergio mattarella giuseppe conte mario draghi matteo salvini

IL MOVIMENTO 5 STELLE DOMANI AL SENATO NON PARTECIPERÀ AL VOTO DI FIDUCIA SUL DECRETO AIUTI - QUINDI SARÀ CRISI DI GOVERNO, IN PIENA ESTATE, CON UNA GUERRA IN CORSO, L'INFLAZIONE ALLE STELLE E UNA RECESSIONE ALLE PORTE (BRAVO, CONTE) - MATTARELLA NON VUOLE INDIRE ELEZIONI ANTICIPATE E DRAGHI POTREBBE ANDARE AVANTI ANCHE SENZA I GRILLINI. IL PROBLEMA SONO GLI EVENTUALI COLPI DI TESTA DI "MATTO" SALVINI. E INFATTI LA LEGA È SUBITO INTERVENUTA: "SE I GRILLINI ESCONO DALL'AULA, LA MAGGIORANZA NON C'È PIÙ" - IL DISCORSO DI PEPPINIELLO APPULO ALL'ASSEMBLEA CONGIUNTA DEI PARLAMENTARI M5S: "LE DICHIARAZIONI DI DRAGHI NON BASTANO. NON POSSIAMO CHE DECIDERE CON COERENZA E LINEARITÀ, I CITTADINI NON CAPIREBBERO UNA SOLUZIONE DIVERSA". SICURO CHE INVECE CAPISCANO LE RAGIONI DI QUESTA SCELTA? - VIDEO

 

Da www.ansa.it

 

giuseppe conte all assemblea congiunta dei parlamentari m5s

"Con le medesime lineari, coerenti motivazioni" di quanto fatto alla Camera, domani al Senato "non parteciperemo al voto". Così il leader del M5s Giuseppe Conte all'assemblea dei parlamentari del Movimento.

 

"Draghi ha annunciato un corposo decreto a fine luglio, questo è uno snodo politico importante, ammette indirettamente quello che il M5s diceva da tempo, che gli aiuti stanziati non sono sufficienti.

 

Sono una soluzione tampone. Da oggi famiglie e imprese potranno sperare in un corposo aiuto a fine mese, e questo lo si deve al Movimento 5 stelle". Così il leader del M5s all'assemblea dei parlamentari del Movimento.

CONTE SALVINI

 

Immediata la replica della Lega: "Se i 5Stelle escono dall'Aula, la maggioranza non c'è più: basta con litigi, minacce e ritardi, parola agli italiani". Così fonti del Carroccio.

 

"Guerra, pandemia, inflazione, povertà crescente, caro bollette, aumento del costo delle materie prime, rischi sull'approvvigionamento energetico, crisi alimentare. E il governo 'dei migliori' è immobile, alle prese con i giochi di palazzo di questo o quel partito. Basta, pietà. Tutti a casa: elezioni subito!". Lo scrive su Facebook la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni.

 

giuseppe conte all assemblea congiunta dei parlamentari m5s

Governo - dunque - appeso alle decisioni del M5s sulla fiducia al decreto Aiuti. In corso per tutto il giorno, il Consiglio nazionale dei pentastellati non ha ancora portato a una decisione. Anche se, secondo alcune fonti del Movimento, prevarrebbe l'idea dell'Aventino. Prima l'ipotesi di un incontro Conte-Draghi, poi una telefonata tra i due.

 

LA POSIZIONE DEL GOVERNO

Il presidente del Consiglio lo ha fatto capire con chiarezza nella conferenza stampa tenuta dopo l'incontro con i sindacati: l'attuale governo senza i 5 stelle non può andare avanti, a un governo Draghi non può succedere un Draghi bis.

 

MATTEO SALVINI MARIO DRAGHI

Un modo semplice e netto per dire che la fiducia di tutte le componenti della maggioranza su qualsiasi provvedimento rappresenta una condizione necessaria per far continuare l'azione del suo esecutivo. Questo viene tradotto in ambienti di governo come una precisa linea: qualora i 5 stelle dovessero non votare la fiducia al decreto aiuti al Senato, il premier non potrebbe far altro che tirare le sue conclusioni terminando l'azione di governo, dimettendosi.

 

mario draghi sergio mattarella

Il boccino è in mano a Conte ed ai 5 stelle, si spiega sempre in ambienti di governo che ribadiscono la totale sintonia con il Quirinale sulla linea da tenere. Una linea che punta ad evitare logoramenti in corso d'opera e un rischioso spirito d'emulazione che sarebbe inaccettabile in vista di importanti scadenze come la sessione di bilancio autunnale. L'esecutivo va avanti con il suo programma e valuterà se si potranno prendere delle iniziative ulteriori su nuove proposte dei partiti.

 

giuseppe conte all assemblea congiunta dei parlamentari m5s 4

La Lega preme per le elezioni: 'Non ci auguriamo la crisi, ma così non si può andare avanti'. Il leader del Pd Letta avverte: 'Se il governo cade, si vota e vincerà chi ora è capace di dare risposte al Paese'. Tajani con Draghi: 'Per Fi non esiste altro premier'. Il governo, intanto, incontra le imprese su taglio del cuneo e salario minimo e lavora al decreto Aiuti-bis: obiettivo Iva zero sul carrello della spesa.

 

Lo ha detto anche Draghi, senza i 5 stelle non ci sarà un altro Governo. Se i 5 stelle faranno una scelta parola agli italiani", secondo il segretario della Lega Matteo Salvini. "Il dibattito è il sale della democrazia, ma in questo momento particolare - ha spiegato il governatore del Veneto Luca Zaia - c'è bisogno di un governo per prendere decisioni strategiche. Io spero che non ci siano motivi perché questo governo cada, perché entreremmo in un limbo pericoloso".

 

zaia salvini

"Noi della Lega abbiamo un ruolo e possiamo giocarcelo fino in fondo, abbiamo le nostre istanze a partire dall'autonomia. Se si può andare avanti anche senza M5s? Giro la domanda al presidente Mattarella che, come prevede la Costituzione, sentirà le forze politiche, vedrà i numeri e deciderà", aggiunge.

 

"Quello che sta facendo il M5S è incomprensibile, ecco perché Silvio Berlusconi e Fi hanno chiesto di verificare se vogliono stare o meno al governo. Senza il M5S i numeri ci sono per continuare però il presidente del Consiglio ha detto che senza il M5S finisce la stagione dell'unità nazionale. Per quanto ci riguarda dopo Draghi non ci sono altri presidenti del Consiglio".

 

mattarella draghi

Lo ha detto il coordinatore nazionale di FI ed eurodeputato del Ppe Antonio Tajani parlando con i cronisti a Bruxelles. Quante probabile ha il governo Draghi di sopravvivere? "Non faccio il mago, io mi auguro che sopravviva", ha aggiunto.

 

I senatori del M5s presenti nella commissione Bilancio si sono astenuti sul parere per l'Assemblea al decreto Aiuti, che domani approderà in Aula senza il mandato al relatore. Non sono stati votati gli emendamenti. Lo riferiscono fonti parlamentari. Si tratta di una votazione su un parere che in questo caso viene dato in sede consultiva dalla commissione.

 

giuseppe conte all assemblea congiunta dei parlamentari m5s 3

Francesco Berti lascia il gruppo parlamentare di M5S alla Camera e aderisce a IPF. Lo apprende l'ANSA da fonti parlamentari di maggioranza. Lunedì Berti aveva votato a favore del decreto Aiuti, mentre il resto del suo gruppo non aveva partecipato alla votazione.

 

"Io credo che il governo debba andare avanti, sono ottimista per natura" e lancio "un richiamo alla responsabilità a coloro i quali sanno benissimo il periodo che stiamo attraversando". Lo ha affermato il ministro Luigi Di Maio rispondendo a chi gli chiedeva se il governo cadrà o meno. Di Maio ha ricordato le molteplici cose da fare, tra cui l'attuazione del Pnrr, gli interventi sul cuneo fiscale, il piano benzina, la diplomazia sull'Ucraina e la legge di bilancio, perché "andare in esercizio provvisorio di bilancio sarebbe una sciagura".

 

matteo salvini al matrimonio berlusconi fascina 4

Si è tenuta l'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari del Pd.

 

LA POSIZIONE DEI DEM

Quando abbiamo detto 'il governo deve andare avanti e noi lo sosteniamo fino alla fine delle legislatura' non lo abbiamo detto solo noi. Ieri ho visto Salvini e Berlusconi: lo diciamo sommessamente, non è che se per ripicca M5s fa cadere il governo non si va al voto.

 

E' nelle cose, lo hanno detto Salvini e Berlusconi. Il governo ha bisogno di una maggioranza, e lo diciamo a tutte le forze politiche". Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta all'assemblea congiunta dei gruppi parlamentari Dem in corso nella sala della Regina a Montecitorio.

 

GIUSEPPE CONTE E MARIO DRAGHI

"Lo dico con chiarezza a tutti e a nessuno: il semestre di difficoltà che abbiamo davanti richiede più responsabilità. DI fronte ad un autunno caldo le forze politiche responsabili sanno che scelte fare e le fanno. Noi vogliamo dare risposte non lasciando gli italiani senza risposte lasciandogli solo il balsamo dell' "è stata colpa loro". La logica del capro espiatorio, La logica del Malaussene non ci appartiene. Non possiamo stare alla finestra. Prenderà voti alle prossime elezioni chi darà risposte".

 

Il Tribunale di Napoli ha rigettato il ricorso degli attivisti iscritti al M5s contro le votazioni sulle modifiche apportate allo Statuto che hanno preceduto l'elezione di Giuseppe Conte alla carica di presidente.

 

 

 

 

Articoli correlati

COSA FARA MATTARELLA, SE IL M5S USCISSE DALLA MAGGIORANZA? CHIEDERA\' A DRAGHI DI...

LA TELEFONATA TRA DRAGHI E CONTE E IL SEGNALE CHE LA TRATTATIVA E ANCORA APERTA...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

giuseppe conte all assemblea congiunta dei parlamentari m5s 3

 

 

 

giuseppe conte all assemblea congiunta dei parlamentari m5s 2giuseppe conte all assemblea congiunta dei parlamentari m5s 1giuseppe conte al supermercato giuseppe conte al supermercato giuseppe conte intercettato da fanpage al supermercato

 

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...