OPS, SI E’ SVEGLIATO PERSINO TRAVAGLIO! - DOPO AVERLA ELOGIATA IN TUTTE LE SALSE, SOLO ORA IL DIRETTORE DEL “FATTO” SCOPRE IL PARACULISMO DELLA DUCETTA: “NON SO COME GLI STUDIOSI DELLA PSICHE UMANA CHIAMINO LO STRANO FENOMENO CHE ATTANAGLIA GIORGIA MELONI. NON IL VITTIMISMO AGGRESSIVO, NÉ LA MANIA DI PERSECUZIONE, NÉ LA SINDROME DI ACCERCHIAMENTO, NÉ LA “PROIEZIONE” CHE LA PORTA A IMPUTARE ALLE OPPOSIZIONI PAROLE E TONI TROPPO FORTI CONTRO DI LEI. PARLIAMO DELL’INCLINAZIONE AD ATTRIBUIRE A SE STESSA COSE MAI FATTE. TIPO IERI, QUANDO IN SENATO HA CHIESTO ALLE OPPOSIZIONI DI VOTARE PER FITTO COMMISSARIO EUROPEO, COME LEI CREDE DI AVER FATTO NEL 2019 CON GENTILONI…”

Condividi questo articolo


Marco Travaglio per il “Fatto quotidiano”

 

marco travaglio giorgia meloni marco travaglio giorgia meloni

Non so come gli studiosi della psiche umana chiamino lo strano fenomeno che attanaglia Giorgia Meloni. Non il vittimismo aggressivo, né la mania di persecuzione, né la sindrome di accerchiamento, né la “proiezione” che la porta a imputare alle opposizioni parole e toni troppo forti contro di lei, che in piena pandemia diede leggiadramente a Conte del “criminale”. Parliamo dell’inclinazione ad attribuire a se stessa cose mai fatte.

 

marco travaglio 5 marco travaglio 5

Tipo ieri, quando in Senato ha chiesto alle opposizioni di votare per Fitto commissario europeo, come lei crede di aver fatto nel 2019 con Gentiloni: “Mi auguro che tutte le forze politiche italiane si facciano parte attiva presso le proprie famiglie politiche europee affinché questo risultato per la nostra Nazione sia raggiunto rapidamente senza inciampi. Ci sono momenti in cui l’interesse nazionale deve prevalere su quello di parte.

 

È quello che noi abbiamo fatto nella scorsa legislatura sulla nomina di Gentiloni, quando proprio Fitto – in rappresentanza di FdI – si espresse a favore del candidato italiano e conseguentemente il gruppo di Ecr votò in suo favore”. Non si sa dove si sia sognata la circostanza, che negli atti non trova riscontri, ma solo smentite.

 

meloni gentiloni meloni gentiloni

A meno che non si riferisca al suo post del 9 settembre 2019, prodigo di elogi per Gentiloni: “Un politico che gli italiani hanno bocciato, hanno mandato a casa e che il M5S ha fatto rientrare dalla finestra grazie al patto della poltrona con il Pd. Gentiloni è l’uomo perfetto per non cambiare nulla in Europa, difendere gli interessi della finanza speculativa e rafforzare l’egemonia franco-tedesca”.

 

E chiamò addirittura la gente in piazza. Cinque giorni prima anche Fitto, che allora sedeva proprio nel Parlamento europeo, aveva espresso tutta la sua fiducia e la sua stima al commissario italiano: la sua nomina – dichiarò magnanimo – costituiva un autentico “sovvertimento di ogni legittimità democratica. Chi perde governa, nomina ministri e commissari europei sonoramente bocciati dai cittadini”.

giorgia meloni con paolo gentiloni giorgia meloni con paolo gentiloni

 

Un viatico beneaugurante che non poté non agevolare l’iter di nomina di Gentiloni, dimostrando la granitica e patriottica compattezza dei rappresentanti della Nazione italica, a prescindere dalle appartenenze. Patriottismo che emerse in tutto il suo fulgore anche al momento del voto del Parlamento europeo sulla nuova Commissione: il gruppo conservatore Ecr – il cui coordinatore, il belga Johan van Overtveldt, aveva votato in commissione pro Gentiloni – si spaccò: una parte disse Sì alla squadra di Ursula e un’altra No. E a dire No furono proprio i conservatori italiani di FdI. Casomai gli specialisti non avessero ancora dato un nome a questo strano fenomeno, ne avremmo da suggerire uno: paraculaggine.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – LA MINACCIA DI GIORGIA MELONI DI PORTARE IL PAESE A ELEZIONI ANTICIPATE È UN PISTOLINO SCARICO. PER DUE MOTIVI: IL PRIMO È CHE SOLO MATTARELLA PUÒ SCIOGLIERE LE CAMERE (E NON È DETTO CHE LO FACCIA), E IL SECONDO È CHE RIPRESENTARSI DAVANTI AGLI ELETTORI È UN’ARMA A DOPPIO TAGLIO PER LA DUCETTA - LA “THATCHER DELLA GARBATELLA”, IN OGNI CASO, SARÀ OBBLIGATA A COALIZZARSI CON ALTRI PARTITI. E CON CHI, SE NON SEMPRE TAJANI E SALVINI? COME DAGO-DIXIT, SE SALTASSE IL GOVERNO, FORZA ITALIA POTREBBE...

DAGOREPORT – AVVISATE URSULA VON DER LEYEN: TRUMP NON HA INTENZIONE DI PERDERE TEMPO CON INUTILI INCONTRI CON I VERTICI DELLA COMMISSIONE UE. IL TYCOON PREFERISCE I RAPPORTI BILATERALI CON I SINGOLI STATI - QUALCHE INDIZIO SUL SECONDO MANDATO DEL CIUFFO ARANCIONE È ARRIVATO DAGLI INCONTRI CON ZUCKERBERG E TRUDEAU: TRUMP MINACCIA E ALZA IL TIRO PER POI NEGOZIARE CON PIÙ FORZA - IL FUOCO E LA FURIA DI “THE DONALD” IN CASA: ALL’FBI ARRIVA KASH PATEL, CHE HA PROMESSO DI CHIUDERE LA SEDE DEL BUREAU E “TRASFORMARLO IN UN MUSEO DEL DEEP STATE”

DAGOREPORT – COSA È SUCCESSO A LUCA RUFFINO DALL’OTTOBRE DEL 2022, QUANDO È ENTRATO CON ENTUSIASMO NEL CAPITALE DI “VISIBILIA”, ALL’AGOSTO 2023, QUANDO SI È SUICIDATO? IL MANAGER SPERAVA IN UN DIVIDENDO DA PARTE DELLA POLITICA, DOPO AVER SALVATO LA SOCIETÀ DI DANIELA SANTANCHÈ. POI DEVE AVER CAPITO DI AVER BUTTATO 1,6 MILIONI DI EURO, E HA INIZIATO A CREDERE CHE LA COSA PIÙ SAGGIA FOSSE LIBERARSI DELLA SOCIETÀ – L’INTERVISTA DEL FIGLIO MIRKO A “REPORT”: “ERA SANO COME UN PESCE. SE NON CI FOSSE STATA ‘VISIBILIA’ DI MEZZO, OGGI…”

DAGOREPORT – VANNACCI CHE FA, RESTA O SE NE VA? IL GENERALE HA SEDOTTO UN ELETTORATO LEGHISTA DI CENTRO-SUD, ORFANO DEL PROGETTO DI LEGA NAZIONALE VOLUTO DA SALVINI. MA LA RESA DEI CONTI CON LA BASE STORICA DEL NORD È VICINA: IL TRIO DI GOVERNATORI ZAIA-FEDRIGA-FONTANA, DOPO I FLOP DEL CARROCCIO, RIVENDICANO IL RITORNO ALLE ORIGINI PADANE. LO SCONTRO TRA IL PROGETTO “FASCIO-POPULISTA” DEL MILITARE E IL PRAGMATISMO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI È INEVITABILE – L’AGITAZIONE DEL “CAPITONE” PER IL CONGRESSO IN LOMBARDIA…