ignazio marino water cesso

ORA CHE VA IN ONDA LA RIABILITAZIONE DI IGNAZIO MARINO, RICORDIAMO ANCHE “LE PERLE” DELL'EX SINDACO - RONCONE: PARLANDO DI “MAFIA CAPITALE” DISSE “NON MI SONO ACCORTO DI NULLA” - LE SUE IMMERSIONI AI CARAIBI MENTRE I CASAMONICA BLOCCAVANO CINECITTÀ PER UN FUNERALE IN STILE PADRINO - E QUELLA VOLTA CHE PAPA BERGOGLIO SE LO RITROVÒ IN AEREO E DISSE: “MA IO NON L'HO INVITATO…”

alessandra cattoi andrea maccarone ignazio marino

Fabrizio Roncone per il “Corriere della Sera”

 

Il professor Ignazio Marino si sta imbarcando su un aereo che da Santiago de Querétaro, in Messico, lo porterà a Philadelphia, negli Stati Uniti. Quindi, niente interviste.

Cioè, no: spiega che farà scalo per pochi minuti a Houston, ad un paio di giornali propone perciò che qualche domanda gli sia spedita via e-mail, proverà a rispondere quando l' hostess dirà ok, potete accendere telefonini e tablet. Va bene. Poi vedremo se ha cose interessanti da raccontare.

 

Intanto: su Facebook ha scritto che prova sollievo, ma non allegria. È comprensibile.

ignazio marino

L' assoluzione ottenuta dalla Cassazione - l' avevano accusato di peculato e falso per certe cene di rappresentanza organizzate quando era sindaco di Roma - è arrivata dopo un saliscendi tremendo durato tre anni: assolto in primo grado, condannato in appello. Una storia con dentro tanta politica, e tanto Pd (meglio: tanto vecchio Pd; il partito all' epoca di rigido rito renziano che, dopo averlo sopportato, lo abbandonò, con i consiglieri democratici a firmare dimissioni di gruppo da un notaio. Politicamente, una liturgia pazzesca).

 

GIANNI ALEMANNO E IGNAZIO MARINO

Per rinfrescare la memoria: Marino fu costretto alle dimissioni incalzato dal Movimento 5 Stelle, che si muoveva guidato da un grillino particolarmente esagitato, Marcello De Vito, oggi in carcere per corruzione (memorabili quei sit-in sulla piazza del Campidoglio al grido di «O-ne-stà! O-ne-stà!») e da Matteo Orfini, all' epoca commissario straordinario del Partito democratico e uomo di fiducia di Matteo Renzi.

 

Orfini, in queste ore, dice che rifarebbe tutto. Dice che Marino non cadde per la storia degli scontrini, ma perché non era adeguato. Bisognerebbe aggiungere: cadde anche perché - come ricordano numerosi osservatori - non era renziano (in quei mesi, a Montecitorio, i monaci e le sacerdotesse del renzismo dicevano: «Chi non è con noi, lo asfaltiamo»).

maria elena boschi ignazio marino

Non controllabile e, invece, irrituale, spiazzante, goffo.

 

Sembra ieri: il chirurgo di fama che arriva da Genova passando per la fondazione di Massimo D' Alema «Italianieuropei» e per Palazzo Madama con un curriculum di oltre 700 trapianti d' organo (compreso il primo nella storia dal babbuino all' uomo) e il poster di Che Guevara piegato nel trolley, alla vigilia dei 60 anni eletto sindaco grazie ad un colpo di mano di Goffredo Bettini, per mesi cerca di sottrarsi alla morsa dei poteri forti, decide che la cosa più urgente da fare sia chiudere al traffico via dei Fori Imperiali e non si accorge che la criminalità gli ha contagiato come una tigna tutto il consiglio comunale, dove quasi ogni partito fa affari con Salvatore Buzzi e con il camerata Massimo Carminati, «er cecato».

maria elena boschi ignazio marino

 

Disse: «Mafia Capitale? Non mi sono accorto di nulla» (così gli cambiarono il soprannome: da «Marziano» diventò «Bambi» - copyright Walt Disney). Adesso, invece, che dice? Sono appena arrivate le sue risposte dagli Stati Uniti. (Sintesi . Professore, aspetta le scuse di Orfini? «No. Le scuse presuppongono capacità di autocritica e onestà intellettuale».

Perché, all' epoca, tanta ostilità da parte di Renzi?

«Non so in base a cosa giudicasse il mio operato. Troppo concentrato su se stesso. Però bisogna riconoscergli che è riuscito nell' impresa di perdere Roma, distruggere il Pd e consegnare l' Italia alla Destra».

ignazio marino renzi

 

I piani del Pd renziano, secondo alcune ricostruzioni, erano due:

1) al Campidoglio dobbiamo mettere un nostro uomo 2) se non ci riusciamo, e il nuovo sindaco sarà del M5S, l'Italia si accorgerà che i grillini non sanno governare, anticipando quindi un po' la teoria del «mangiamo i popcorn e vediamo cosa sanno fare».

«Un piano scellerato, giocato sulla pelle di una intera città».

 

ignazio marino er piu matto

Ha intenzione di ricominciare a fare politica? Aspetta un segnale dal nuovo segretario Nicola Zingaretti? «Sono tornato alla mia vita accademica, vivo e lavoro a Philadelphia. Certo l' impegno civile non viene meno, ma non c' è solo la politica, per questo»).

Chi lo conosce, pensa: può essere capace di tutto. Anche di fondare un partito. In effetti, è già stato capace di molto. Ricorderete le multe collezionate dalla sua famosa Panda rossa nella Ztl, le immersioni ai Caraibi mentre i Casamonica bloccavano Cinecittà per un funerale in stile Padrino, e poi quella volta che Papa Bergoglio se lo ritrovò in aereo - «Ma io non l' ho invitato», disse il Pontefice, seccato. Un personaggio («Ovviamente, è scontato che la mia intervista avrà il richiamo in prima pagina. O no?»).

ignazio marino arsenale kIGNAZIO MARINO PAPA FRANCESCO BERGOGLIO ignazio marino

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…