IL PAESE DELL’ODIO – MICHELE SERRA E LA SCORTA A LILIANA SEGRE: “NAZISTI, FASCISTI, RAZZISTI SONO SEMPRE ESISTITI; MA MAI COME ADESSO, SI SONO SENTITI NEL PIENO DIRITTO DI ESSERLO” – E ATTACCA SALVINI: "LA DESTRA ITALIANA NON È PIÙ ANTIFASCISTA E HA PERSO L'IDENTITÀ. SE L'È MANGIATA QUEL CAPITANO CHE PAREVA DESTINATO A INCARNARE SOLAMENTE I SOGNI DELLA DESTRA ENERGUMENA E CHE INVECE..." 

-

Condividi questo articolo


liliana segre a braccetto con un agente della scorta liliana segre a braccetto con un agente della scorta

Michele Serra per “la Repubblica”

 

U na signora milanese di 89 anni, deportata nei lager come milioni di ebrei d' Europa e scampata, insieme a pochi, allo sterminio, deve girare scortata da due carabinieri perché subissata di insulti e minacce online. Succede in Italia il sette di novembre dell' anno 2019.

 

La notizia non consente di drammatizzare né di minimizzare. Ha una sua definitiva e terrificante eloquenza. È la conferma "ufficiale" che settantacinque anni dopo i campi di sterminio la voce dei carnefici ancora si leva contro le vittime (superior stabat lupus). Imputa loro di essere vivi e per giunta parlanti. È l' odio che l' assassino nutre per il testimone del suo delitto.

liliana segre by spinoza liliana segre by spinoza

 

Liliana Segre è stata nominata senatrice a vita proprio in virtù della sua testimonianza; dunque, trattandosi di Auschwitz, della sua sopravvivenza. Di qui l' ostilità implacabile di chi nega la Shoah come di chi la rivendica. Categoria, questa seconda, tutt' altro che trascurabile e anzi quasi "pop", come dimostra la frequente invocazione sui social, anche da parte di bravi padri e madri di famiglia, anche di consiglieri comunali di ridenti e prosperose cittadine del Nord, a "Hitler che non ha finito il suo lavoro".

 

LILIANA SEGRE LILIANA SEGRE

Chi attacca gli ebrei scampati ai forni lo fa con l' accanimento (satanico, direbbe un credente) dei malvagi. Ma lo fa anche con una baldanza, e una "normalità", che possono essere giustificate solo da un mutamento altrettanto sconvolgente del quadro politico, del quale stentiamo a renderci conto fino in fondo.

michele serra (2) michele serra (2)

 

Perché nazisti, fascisti, razzisti sono sempre esistiti; ma mai come adesso, nella storia europea successiva alla catastrofe della guerra, si sono sentiti nel pieno diritto di esserlo. E così ben rappresentati sulla scena politica. "Normali": è soprattutto questo, nelle costanti apparizioni pubbliche, di piazza e mediatiche, che rivendicano di essere i giovanotti che fanno selfie con la svastica e inneggiano a Mussolini (persecutore e deportatore di migliaia di italiani ebrei. Innocenti, ma ebrei. Uguali a lui, a noi, a loro, a tutti: ma ebrei).

liliana segre con la scorta 2 liliana segre con la scorta 2

 

Di questi "normali" derisori di Anna Frank, e fischiatori di neri, e linciatori morali e a volte fisici di chiunque non sia dello stesso branco, sono piene le curve di stadio, divenute non si sa perché, non si sa come, calamite dell' istinto di sopraffazione; e ne è piena quella immensa curva di stadio che sono i social, che in queste ore, a quanto pare, stanno rincarando la dose dei "buuuh" alla signora Segre, colpevole di scorta, dunque colpevole di vittimismo da un lato (il vittimismo di una vittima!), di arroganza castale dall' altro: che altro può essere, una senatrice a vita, se non un membro della casta?

 

auschwitz auschwitz

Il risultato (ovvio, inevitabile dopo anni di assuefazione a tutta la merda di cui sopra) è una signora di 89 anni che altro non ha fatto, nella sua vita recente, che parlare, tra l' altro con pacatezza ammirevole, del martirio di milioni di esseri umani, assegnata alla protezione delle forze dell' ordine: come chi si ribella alla mafia. Non per spirito polemico, nemmeno per puntiglio cronistico, solo per il rispetto dell' evidenza va ricordato che pochi giorni fa quasi mezzo Parlamento italiano - la metà di destra; nella quale è compresa tutta la destra italiana, anche lo sparuto manipolo dei sedicenti moderati - è rimasto seduto e silenzioso di fronte alla senatrice Segre.

 

liliana segre a braccetto con un agente della scorta 1 liliana segre a braccetto con un agente della scorta 1

michele serra (1) michele serra (1)

Astenendosi (perfino fisicamente, grazie alla postura) dall' adesione a un progetto di contrasto all' odio razziale che per quanto "burocratico", per quanto velleitario, avrebbe meritato almeno un poco di rispetto, invece che finire nel calderone becero, indecente, della rivolta contro il "politicamente corretto".

 

Già, perché anche inorridire di fronte alla deportazione degli ebrei, a questo punto della storia italiana, rischia di diventare appena un segmento, tra i tanti, del "politicamente corretto".

liliana segre con la scorta liliana segre con la scorta

Nessuno è così stupido, e neanche così pessimista, da pensare che quei parlamentari rimasti con il culo sulla poltrona di fronte a Liliana Segre (dunque di fronte ai cancelli di Auschwitz) siano favorevoli ai lager, o fascisti, o nazisti (anche se qualcuno sicuramente lo è: nei banchi della Lega e nei banchi di Fratelli d' Italia).

BERLUSCONI MELONI SALVINI BERLUSCONI MELONI SALVINI

 

Ma nessuno è così stupido, e neanche così ottimista, da non capire che il ripudio dell' antifascismo da parte della destra italiana, da Berlusconi in poi, non poteva che avere conseguenze devastanti.

liliana segre a braccetto con un agente della scorta liliana segre a braccetto con un agente della scorta

L' antifascismo è consustanziale alla democrazia europea: addirittura alla nascita dell' Europa.

Non lo è perché così ci piace pensare, così ci piace dire.

 

liliana segre liliana segre

Lo è perché così la Storia ha stabilito: la distruzione del nazifascismo, la Bestia che scatenò la Guerra, è la condizione stessa della rinascita dei popoli europei. Tanto per capire meglio che cosa significa "sovranismo": distruzione dell' Europa ovvero della democrazia. La destra italiana non è più antifascista da tempo.

 

matteo salvini in montagna 2 matteo salvini in montagna 2

Senza rendersi conto che questo significa, per lei stessa, perdere orientamento, perdere identità, perdere autonomia. Insomma perdere se stessa. Se l' è mangiata tutta quanta, infatti, quel Capitano che pareva destinato a incarnare solamente i sogni della destra energumena e antidemocratica: un estremista, un curvaiolo, come da autobiografia. Ma l' intero stadio si è arreso alla curva. L' intero stadio è curva. Per questo la senatrice Segre, scampata ad Auschwitz, deve girare con la scorta. Con una grande e comprensibile voglia: abbandonare lo stadio. Abbandonarlo al suo destino.

auschwitz birkenau auschwitz birkenau hans hofmeyer processo su auschwitz hans hofmeyer processo su auschwitz

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."