anne spiegel

PALADINA IMPALLINATA - PRIMA BURRASCA NEL GOVERNO DI OLAF SCHOLZ: ANNE SPIEGEL, LA 40ENNE MAMMA DI QUATTRO FIGLI, SIMBOLO DI COME SIA POSSIBILE CONCILIARE CARRIERA E FAMIGLIA, SI È DIMESSA DAL MINISTERO FEDERALE DELLA FAMIGLIA - A INCASTRALA È UNA SERIE DI BUGIE MENTRE PROVAVA A GIUSTIFICARE PERCHÉ, DURANTE L’INCARICO PRECEDENTE, SI TROVASSE IN VACANZA MENTRE NELLA SUA REGIONE INONDAZIONI CATASTROFICHE AVEVANO PROVOCATO 135 MORTI - LEI HA PROVATO A PARLARE DEL MARITO MALATO, DEI FIGLI SOTTO STRESS, MA…

Paolo Valentino per www.corriere.it

 

anne spiegel 9

Quattro mesi fa Anne Spiegel era entrata a far parte del governo di Olaf Scholz , come donna-modello e speranza dei Verdi. Quarantenne, moderna, quattro figli piccoli, era la perfetta incarnazione di come fosse possibile conciliare carriera e famiglia. Ma la sua è stata una favola breve.

 

Lunedì Spiegel ha annunciato le sue dimissioni dal ministero federale della Famiglia. È la prima crisi politica della coalizione del semaforo tra socialdemocratici, liberali e Grünen, che guida la Germania dallo scorso dicembre. Spiegel è stata costretta a lasciare per i gravi errori commessi nel suo incarico precedente, quando era ministra dell’ambiente nel Land del Nord Reno-Vestfalia.

 

anne spiegel 8

Secondo recenti rivelazioni, durante le catastrofiche inondazioni dell’estate 2021, che causarono la morte di 135 persone nelle regioni renane, Spiegel sottovalutò infatti il rischio dell’alluvione prima e si dimostrò clamorosamente inadeguata nella gestione della crisi dopo, incapace di coordinare i soccorsi e perdendo di fatto il controllo della situazione. Ci sono perfino dubbi su dove si trovasse la notte del dramma.

Inoltre, alcuni Sms ai suoi portavoce nelle ore della tragedia mostrano che Spiegel sembrava preoccupata soprattutto della sua immagine.

 

anne spiegel 7

La goccia che l’ha travolta è stata la rivelazione della Bild am Sonntag, che pochi giorni dopo il disastro, mentre ancora si contavano le vittime e le persone scavavano tra le rovine di casa, la ministra si concesse una vacanza di quattro settimane in Francia con la sua famiglia, interrotta soltanto per mezza giornata per visitare uno dei villaggi colpiti dalla catastrofe.

 

Ma a precipitarne la caduta, moltiplicando la pressione esterna e interna al suo partito perché rassegnasse le dimissioni, sono state probabilmente le sue dichiarazioni di domenica sera, quando Spiegel ha convocato una conferenza stampa in un ultimo tentativo di salvarsi.

 

anne spiegel 6

Con toni molto emotivi e ricchezza di dettagli personali, la ministra ha cercato di spiegare il perché si fosse decisa a partire in vacanza nonostante tutto, rivelando che il marito aveva avuto un infarto nel 2019 e non poteva più dedicarsi a tempo pieno ai figli, che la pandemia aveva stressato i bambini, che insomma la famiglia aveva urgente bisogno di una pausa per ritrovarsi e rilassarsi. E fin qui poteva starci.

 

anne spiegel 5

Ma sottoposta a una raffica di domande la ministra ha anche aggiunto di aver assolto comunque i suoi doveri politici e istituzionali, prendendo parte in video a tutte le sedute del gabinetto di crisi del governo regionale, cosa che a una semplice verifica è risultata non vera. Non è chiaro se sia stata una cosciente bugia o il risultato dello stato emotivo della ministra, che durante l’incontro con i giornalisti ha spesso perso il filo, cercando l’aiuto dei suoi collaboratori e dando l’impressione di non rendersi conto che la cosa veniva filmata dalle televisioni. «È doloroso vedere qualcuno in quelle condizioni, a prescindere da ogni considerazione politica, ma in un ministero federale non può regnare questa confusione», ha commentato la Sueddeutsche Zeitung, secondo cui le dimissioni «erano necessarie».

anne spiegel 4

 

L’uscita di scena di Anne Spiegel, una donna che per anni si è battuta per i diritti dei bambini e della famiglia, rilancia il Germania il dibattito sulla possibilità concreta di conciliare in generale lavoro e famiglia e in particolare quello sulla presenza di donne con figli ai livelli più alti della politica.

anne spiegel 3

 

Nel caso specifico, con tutte le giustificazioni possibili, Spiegel si è dimostrata inadeguata alla sfida dell’incarico. Ma come scrive l’opinionista Florian Harms, «se vogliamo che ogni cittadino o cittadina della Repubblica possa assumere responsabilità pubbliche, oltre a pretendere competenza e integrità personale, dobbiamo anche essere più tolleranti di fronte a debolezze o errori. Questo significa, con tutte le critiche necessarie, anche comprensione per una responsabile politica che è madre di quattro figli, ha un marito malato a casa ed ha superato con danni la pandemia».

anne spiegel 10anne spiegel 1anne spiegel 2

Ultimi Dagoreport

alessandro giuli pietrangelo buttafuoco arianna giorgia meloni beatrice venezi nicola colabianchi nazzareno carusi tiziana rocca giulio base

''L’ESSERE STATI A CASA MELONI O DI LA RUSSA NON PUÒ ESSERE L’UNICO O IL PRIMO REQUISITO RICHIESTO PER LE NOMINE CULTURALI’’ - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: “SONO TRA LE ANIME BELLE CHE QUANDO GIORGIA MELONI HA VINTO LE ELEZIONI HA SPERATO CHE, AL POSTO DEL PLURIDECENNALE AMICHETTISMO ROMANO DI SINISTRA SI AVVIASSE UN METODO, DICIAMO SUPER-PARTES, APERTO (MAGARI ANCHE SOLO PER MANCANZA DI CANDIDATI) E TESO A DELINEARE UNA CULTURA LIBERALE LEGATA AL PRIVATO O ALLE CONFINDUSTRIE DEL NORD… POVERO ILLUSO. IL SISTEMA È RIMASTO LO STESSO, APPLICATO CON FEROCE VERIFICA DELL’APPARTENENZA DEL CANDIDATO ALLA DESTRA, MEGLIO SE ROMANA DI COLLE OPPIO, PER GENEALOGIA O PER ADESIONE, MEGLIO SE CON UNA PRESENZA AD ATREJU E CON UN LIBRO DI TOLKIEN SUL COMODINO - LE NOMINE DI GIULI, BUTTAFUOCO, CRESPI, VENEZI, COLABIANCHI, BASE & ROCCA, IL PIANISTA NAZARENO CARUSI E VIA UNA INFINITÀ DI NOMI NEI CDA, NELLE COMMISSIONI (IN QUELLA PER SCEGLIERE I 14 NUOVI DIRETTORI DEI MUSEI C’È SIMONETTA BARTOLINI, NOTA PER AVER SCRITTO "NEL BOSCO DI TOLKIEN, LA FIABA L’EPICA E LA LINGUA") 

salvini calenda meloni vannacci

DAGOREPORT – LA ''SUGGESTIONE'' DI GIORGIA MELONI SI CHIAMA “SALVIN-EXIT”, ORMAI DIVENTATO IL SUO NEMICO PIU' INTIMO A TEMPO PIENO - IN VISTA DELLE POLITICHE DEL 2027, SOGNA DI LIBERARSI DI CIO' CHE E' RIMASTO DI UNA LEGA ANTI-EU E VANNACCIZZATA PER IMBARCARE AL SUO POSTO AZIONE DI CARLO CALENDA, ORMAI STABILE E FEDELE “FIANCHEGGIATORE” DI PALAZZO CHIGI - IL CAMBIO DI PARTNER PERMETTEREBBE DI ''DEMOCRISTIANIZZARE" FINALMENTE IL GOVERNO MELONI A BRUXELLES, ENTRARE NEL PPE E NELLA STANZA DEI BOTTONI DEL POTERE EUROPEO (POSTI E FINANZIAMENTI) - PRIMA DI BUTTARE FUORI SALVINI, I VOTI DELLE REGIONALI IN VENETO SARANNO DIRIMENTI PER MISURARE IL REALE CONSENSO DELLA LEGA - SE SALVINI DIVENTASSE IRRILEVANTE, ENTRA CALENDA E VIA A ELEZIONI ANTICIPATE NEL 2026, PRENDENDO IN CONTROPIEDE, UN'OPPOSIZIONE CHE SARA' ANCORA A FARSI LA GUERRA SUL CAMPOLARGO - LA NUOVA COALIZIONE DI GOVERNO IN MODALITÀ DEMOCRISTIANA DI MELONI SI PORTEREBBE A CASA UN BOTTINO PIENO (NUOVO CAPO DELLO STATO COMPRESO)....

donald trump vladimir putin xi jinping

DAGOREPORT - PERCHÉ TRUMP VUOLE ESSERE IL "PACIFICATORE GLOBALE" E CHIUDERE GUERRE IN GIRO PER IL MONDO? NON PER SPIRITO CARITATEVOLE, MA PER GUADAGNARE CONSENSI E VOTI IN VISTA DELLE ELEZIONI DI MIDTERM DEL 2026: IL PRESIDENTE USA NON PUÒ PERMETTERSI DI PERDERE IL CONTROLLO DEL CONGRESSO - SISTEMATA GAZA E PRESO ATTO DELLA INDISPONIBILITÀ DI PUTIN AL COMPROMESSO IN UCRAINA, HA DECISO DI AGGIRARE "MAD VLAD" E CHIEDERE AIUTO A XI JINPING: L'OBIETTIVO È CONVINCERE PECHINO A FARE PRESSIONE SU MOSCA PER DEPORRE LE ARMI. CI RIUSCIRÀ? È DIFFICILE: LA CINA PERDEREBBE UNO DEI SUOI POCHI ALLEATI....

fabio tagliaferri arianna meloni

FLASH! FABIO TAGLIAFERRI, L’AUTONOLEGGIATORE DI FROSINONE  CARO A ARIANNA MELONI, AD DEL ALES, CHE DOVREBBE VALORIZZARE IL PATRIMONIO CULTURALE DEL PAESE, PUBBLICA SU INSTAGRAM UNA FOTO DELLA PARTITA LAZIO-JUVENTUS IN TV E IL COMMENTO: “LE ‘TRASMISSIONI’ BELLE E INTERESSANTI DELLA DOMENICA SERA” – DURANTE IL MATCH, SU RAI3 È ANDATO IN ONDA UN’INCHIESTA DI “REPORT” CHE RIGUARDAVA LA NOMINA DI TAGLIAFERRI ALLA GUIDA DELLA SOCIETÀ IN HOUSE DEL MINISTERO DELLA CULTURA…