bichi greco orcel sallusti stramilano

PALAZZO GIUSTIZIA, IERI MONUMENTO (DI CARTA) DI MANI PULITE, OGGI PORTO DELLE COMARI - DOPO L’ASSOLUZIONE DEGLI IMPUTATI NEL PROCESSO ENI-NIGERIA (“INSUSISTENZA DI CORRUZIONE”), GUERRA DI TOGHE TRA LA PROCURA (FRANCESCO GRECO) E IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE (DOMENICO BECHI) - MA LE SENTENZE NON SI COMMENTANO, SI APPELLANO… - LE DISAVVENTURE DEL DOTTOR GUIDO L’IMMUNIZZATORE, DA EROICO BERTOLASO A BERTO-LESO - LE NO-BAD NEWS DEI GIORNALI LOCALI – FUORI IL MILAN DALLA CHAMPION LEAGUE, MILANO VINCE LA COPPA DEL BANCHIERE PIU’ PAGATO IN EUROPA, ANDREA ORCEL (UNICREDIT) 7,5 MILIONI

A cura di GLUCK per Dagospia

 

il pool di mani pulite: di pietro, greco, davigo

CROLLA IL SIMBOLO DI MANI PULITE

Eccolo lì il simbolo di Mani Pulite mostrare oggi le crepe di un sistema giudiziario da cui (grazie alla stampa codina) sembrava immune dopo la gestione manettara della ditta Borrelli & Di Pietro.

 

Ma già all’inizio del secolo scorso Karl Kraus metteva in guardia sul “dispotismo” del giornalismo nei tribunali e sulla “proliferazione delle cricche” tra i custodi della legge ben oliato ai tempi di Tangentopoli. Ben prima, insomma, delle gogne mediatiche degli anni Novanta e delle rivelazioni dell’ex presidente dell’Anm, Luca Palamara, su un sistema spartitorio anche al Csm.

greco e di pietro

 

Delle querelle, per usare un eufemismo, tra la procura e i magistrati giudicanti i grandi quotidiani stavolta hanno preferito voltare le spalle allo scandalo al Palazzaccio piacentiniano di Porta Vittoria. Solo un colonnino sul “Corriere”, che vanta tra i migliori cronisti su piazza (Ferrarella), per registrare il Botta & Risposta tra il procuratore capo, Francesco Greco, e il presidente del tribunale, Domenico Bichi. Cose mai viste prima!

 

GUERRA DI TOGHE: GRECO VS BICHI

bichi

Lo scontro al calor bianco ha preso avvio dopo l’assoluzione degli imputati nel processo Eni-Nigeria “per insussistenza della corruzione”. I pm, De Pasquale e Spadaro, sconfitti in aula avrebbero dato adito a insinuazioni sull’operato dei giudici terzi, che hanno costretto Bichi a dichiarare che esse “rappresentano un gravissimo degrado inedito persino per i giudici” già abituati a subire “attacchi scomposti e offensivi”. Con Greco, sulla via della pensione (in autunno), a schierarsi con i suoi procuratori.

 

palazzo giustizia milano

IL PALAZZACCIO DEI VELENI COME IL PORTO DELLE COMARI

“Per anni a noi avvocati ci hanno scassato la minchia con la favoletta che le sentenze non si commentano, si appellano. E adesso sono i procuratori che criticano le sentenze del tribunale e si scannano a legnate”. Mentre sfoglia un volume nella libreria l’Accademia di Porta Vittoria, a due passi dal Palazzaccio, il noto penalista siciliano mostra tutta la sua ira per lo spettacolo offerto dal procuratore Greco e dai suoi sostituti. Per concludere enfatico sullo stato della legge a Milano: “Se la giustizia non portasse la benda agli occhi, oggi proverebbe soltanto orrore e vergogna per questa guerra insana tra toghe”.

claudio descalzi 1

 

fabio de Pasquale

UN VACCINO (POLITICO) MA PER LA MALASINITA’

“Non è in discussione l’eccellenza del sistema sanitario lombardo anche se la pandemia ha mostrato parecchie crepe nell’apparto pubblico e privato, ma i ritardi, imperdonabili, sulle vaccinazioni sono colpa esclusiva della politica, di chi ci governa al Pirellone”. Il luminare non usa mezze parole nel denunciare il dramma della nostra regione guidata da una giunta di centro-destra.

 

GIULIO GALLERA ATTILIO FONTANA BY CARLI

“In questi mesi, dopo l’annuncio dell’arrivo del siero anti Covid, non c’è stata un minimo di programmazione da parte della regione Lombardia non tanto per risolvere il problema assai complesso delle inoculazioni di massa ma per stendere un piano passabile”, aggiunge. E ancora: “Sa, un anno fa, chi era il politico più ascoltato nonostante le gaffe accumulate sui numeri della pandemia? L’assessore al Welfare, il leghista Giulio Gallera’’.

 

DA EROICO BERTOLASO A BERTO-LESO TAPINO

attilio fontana e giulio gallera senza mascherina a roma

Fontana ha aspettato l’inizio di gennaio per sostituire Gallera con Letizia Moratti e ingaggiare l’ex capo della protezione civile, il povero Bertolaso, che ha subito chiesto: si è fatta almeno una simulazione, come nei casi di terremoto, su come avviare la vaccinazione? Al Pirellone sono caduti dalle nuvole. E sino fatti male, comunque.

 

GUIDO BERTOLASO ATTILIO FONTANA LETIZIA MORATTI

I NEGAZIONISTI A MEZZO STAMPA

A leggere le gazzette lombarde la tragedia del coronavirus con i suoi oltre trentamila morti si registra ahimè solo la confusione (e la reticenza) che regna non soltanto al Pirellone, ma anche nelle redazioni dei giornali. Diceva un imperdonabile snob: “Se la cacca la copri con un aristocratico cilindro sempre cacca resta”. Non fanno eccezione due illustri e bravi ex cronisti del Corrierone: Vittorio Feltri e Alessandro Sallusti.

Libero Raggi

 

PER “LIBERO” LA RAGGI COME IL CORNAVIRUS

Su “Libero” il primo titola, buttando la palla in curva Sud e chiamando in causa in prima pagina la sindaca di Roma: ‘’Concorrenza al virus/Le buche di Roma ne uccidono 50 l’anno”. E nei panni dell’ultimo giapponese si è calato pure il direttore de “Il Giornale”, che litiga sui numeri della pandemia anche in tv. Ma come per certi osti che una volta esponevano l’insegna (ingannevole): “Qui mangiate come a casa vostra”, con certi sleali trucchetti si rischia di perdere i clienti (in edicola). Non fa accezione il “Corriere” di un altro Fontana (da un Fontana, Attilio a un Fontana Luciano, siamo sempre lì quanto a competenza).

cairo luciano fontana

 

UN FONTANA (ATTILIO) VALE L’ALTRO (LUCIANO)

Nella sua lotta intestina fra tenere basso il dramma della pandemia e tenere alto il morale dei milanesi, l’omino di via Solferino dedica una intera pagina sui furbetti del vaccino, dimenticando ovviamente quelli Vip di casa sua. E ai lettori, considerati popolo bue, regala un titolo della speranza (che sarà tradita): “Dopo pandemia. Turisti, si parte dai voli Covid-free”. Buon viaggio (all’inferno).

andrea orcel di unicredit

 

ORCEL, PRIMATISTA EUROPEO DEI BANCHIERI

Il Milan viene eliminato dalla Champions League, ma nel frattempo la città del Panettone (d’oro) conquista il palmares del banchiere più pagato in Europa, Andrea Orcel che Unicredit ha ingaggiato con 7 milioni e 500 mila euro annui. Nemmeno fosse Ronaldo o Messi. Nella classifica dei paperoni degli istituti di credito il successore di Jean Pierre Mustier (2,4 milioni), supera così il numero uno di IntesaSanPaolo (6,194 milioni).

 

Ultimi Dagoreport

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...

procuratore milano viola procura milano luigi lovaglio - francesco gaetano caltagirone - giancarlo giorgetti - milleri - alberto nagel - philippe donnet mediobanca mps giorgia meloni

FLASH! – MA GUARDA UN PO’... “EMERGE CHE IN AMBIENTI GIUDIZIARI SI È VALUTATO DI ESEGUIRE LE PERQUISIZIONI SOLO LA SCORSA SETTIMANA E NON A SETTEMBRE PER NON CONDIZIONARE L'ESITO DELL'OPS SU MEDIOBANCA ANCHE PERCHÉ LE INDAGINI NON SONO CHIUSE. ABBASTANZA PER IPOTIZZARE CHE IL RUOLO DELLA PROCURA POSSA DIVENTARE CRUCIALE NELLA FORMAZIONE DELLE LISTE PER IL RINNOVO DEI PROSSIMI CDA. IN PRIMAVERA TOCCHERÀ AI VERTICI DI BPM E DI MPS…” (BALESTRERI E SIRAVO PER “LA STAMPA”)