nando pagnoncelli matteo salvini

IL PAPAGNO DI PAGNONCELLI: ''LA LEGA CI HA DIFFAMATO E VALUTIAMO INIZIATIVE LEGALI'' - IL PARTITO DI SALVINI AVEVA ACCUSATO L'IPSOS DI AVER DIFFUSO NUMERI ''FAZIOSI'' SUL CONSENSO DEL CARROCCIO IN CAMPANIA, ADDIRITTURA MINACCIANDO DENUNCE. INVECE I RISULTATI DELLE URNE HANNO DATO RAGIONE ALL'ISTITUTO DI PAGNONCELLI, E ORA È LUI A VOLER PORTARE I LEGHISTI IN TRIBUNALE

Francesco Saita per www.adnkronos.com

 

 

INTENZIONI DI VOTO IN CAMPANIA - SONDAGGIO PAGNONCELLI 29 AGOSTO 2020

Dopo la mancata vittoria, con il pareggio alle regionali, la Lega di Salvini è in difficoltà anche sul fronte dei sondaggi. E ora, in casa del Carroccio, potrebbe scoppiare la grana 'Pagnoncelli', dopo che i suoi sondaggi, pubblicati sul Corriere, erano finiti nel mirino del partito, che li aveva bollati come faziosi, con tanto di promessa di azione giudiziaria. Sondaggi che però, nel caso del voto in Campania, si sono poi rivelati in linea con quanto registrato ai seggi domenica e lunedì scorsi.

 

"Stiamo ancora aspettando la querela da parte dell'onorevole Molteni e stiamo valutando iniziative nei confronti di quegli esponenti, che sui mezzi di informazione, ci hanno diffamato", fa sapere all'AdnKronos lo stesso Nando Pagnoncelli, il sondaggista di Ipsos. "Valuteremo quando riceveremo la richiesta di danni da parte della Lega, ammesso e non concesso che fosse rivolta a noi e non al Corriere", dice poi riferendosi all'azienda di cui è amministratore delegato.

nando pagnoncelli 4

 

Dopo l'annunciata querela leghista, con tanto di richiesta di maxi risarcimento nei confronti di Pagnoncelli, il partito di Salvini rischia così la contromossa dei legali di Ipsos, che potrebbe mettere nei guai Salvini e i suoi, a rischio di dover di sborsare cifre molto impegnative, specie per un partito già alle prese con difficoltà economico-giudiziarie. Un guaio che a via Bellerio cercheranno di evitare a tutti i costi.

 

La vicenda, ricapitolando, ha visto in prima fila il fedelissimo di Salvini, Nicola Molteni, ex sottosegretario al Viminale e ora commissario nella regione Campania, che nelle scorse settimane avrebbe dato mandato all'avvocato Claudia Eccher, con la richiesta di querelare Pagnoncelli per quanto scritto il 29 agosto sul Corsera, quando aveva 'rilevato' nella regione di De Luca, una "Lega con il 3,3%, in forte arretramento rispetto alle Europee quando fu il partito più votato con il 19,2%".

MOLTENI E SALVINI

 

Numeri che oggi Pagnoncelli rivendica così: "Il 3,3% è calcolato - spiega - su coloro che dichiarano di voler andare a votare, su un campione più limitato, il 5,5% della Lega in Campania è perfettamente nell'ambito della forchetta prevista" in questo tipo di rilevazioni. "Eravamo - scandisce - nel giusto".

 

Tornando a Molteni, il deputato brianzolo avrebbe addirittura chiesto un risarcimento da 500mila euro, accusando l'analista del Corsera di presentare dati "inverosimili", di "stravolgere la realtà" e di "tentare di condizionare l’opinione dell’elettorato".

 

BOSSI E MOLTENI

Accuse ribadite con durezza dal collega di partito, Claudio Borghi: "Pagnoncelli poverino svolge il lavoro per cui è pagato, ovvero inventare modi camuffati da sondaggi per danneggiare la Lega a favore del potere vigente", si legge in un post dell'ex presidente della Commissione Bilancio della Camera.

 

Accuse durissime che Pagnoncelli rimanda al mittente: "C'è una cattiva abitudine - replica - di chi pensa che le terze parti non esistano, pensa di poter catalogare tutti in amici o nemici, io faccio un altro mestiere, in 36 anni di professione mi hanno affibbiato qualsiasi casacca politica, ora siamo di fronte alla ripetizione di una cattiva abitudine che molti esponenti politici hanno, per fortuna non tutti".

 

nando pagnoncelli 1

Di sicuro i legali sono allertati. Da una parte e dall'altra. Raggiunta dall'AdnKronos, Claudia Eccher, storico avvocato della Lega, da ultimo in campo in difesa di Matteo Salvini dopo la querela di Carola Rackete, non si sbottona: "Non mi è possibile fare alcuna dichiarazione, non posso dire nulla sulla vicenda". Ma la patata bollente, a urne ormai chiuse e dati acquisiti, è rimasta in mano a quelli di via Bellerio.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…