beppe grillo draghi

LA PARABOLA FINALE: IL "VAFFA" DEI GRILLINI A BEPPE GRILLO - LA DELUSIONE DEGLI ATTIVISTI M5S PER LA DECISIONE DI APPOGGIARE DRAGHI: "VOTEREMO NO", "PIÙ DI DUE ANNI SIETE STATI AL GOVERNO E TI RICORDI ORA DI PARLARE DI AMBIENTE", "NON POSSIAMO STARE AL GOVERNO CON QUESTI" - "BEPPE, RACCONTACI COME SI FA A PASSARE DA APRISCATOLE A TONNO, ANZI A MINESTRONE", "SEI OSTAGGIO DI COSE CHE NON SAPPIAMO…"

Niccolò Carratelli per "la Stampa"

 

BEPPE GRILLO

«Beppe, io ti adoro, ma stavolta». Disorientati, in stato confusionale, gli iscritti e gli attivisti 5 stelle riversano dubbi e critiche nei commenti sotto all' ultimo video pubblicato dal fondatore del Movimento. Di solito, quando parla Grillo, sono solo applausi e grida di giubilo. «Ma stavolta no, voterò no», annuncia Vincenzo Lemme sulla pagina Facebook dell' Elevato, «mi dispiace Beppe, ma non ci credi nemmeno tu a quello che dici», aggiunge Valentina Cannuli.

 

Ed è inutile sperare che l' aver ottenuto il superministero della Transizione ecologica migliori l' umore: «Serve una transizione ecologica della politica, depurandola da gente come Renzi, Salvini e Berlusconi, con cui volete governare», dice Salvatore Guido. «Più di due anni siete stati al governo e ti ricordi ora di parlare di ambiente», attacca Enrico Buscato.

 

GRILLO

«Sei un ingenuo, davvero pensi che uno come Draghi, con un curriculum professionale che fa invidia a un serpente a sonagli, possa sostenere le nostre rivendicazioni? Non credo più alla cicogna», attacca un altro Beppe, in uno dei commenti sul Blog delle stelle. Poco sopra Gabriele Strazzera domanda: «Solo io credo che il capo politico sia uno soltanto, ovvero Rousseau?».

 

A qualcuno scappa un «vaffa» di ritorno verso il garante, perché «se non sai già il risultato non ci fai votare». Tutti o quasi chiedono di poter esprimere online il proprio parere sul governo Draghi. Anche quelli che «aspettare non costa nulla», «è giusto prima vedere le carte», «Draghi non è Monti» e poi «ora abbiamo quasi un terzo dei parlamentari e possiamo condizionare le decisioni», come ricorda Marco Santarelli.

 

Il bello è che cercano di convincersi a vicenda, senza riuscirci: «Draghi avrà detto sì anche a Salvini e Berlusconi, dice che ha la tessera di Forza Italia dai tempi di Mani Pulite», ironizza Alessandro Marelli, «non possiamo stare al governo con questi». «Stare fuori sarebbe un suicidio», replica Ferdinando Scialla, «Grillo è un genio e ora Draghi è appeso al Movimento». Un genio comico, secondo Gigi Giancursi, che elogia la performance nel video: «Ottimo pezzo, spettacoli assicurati per un triennio». C' è chi preferisce il cinema e cita Matrix, perché «dopo aver cercato di convincerci a prendere la pillola ROSSA ora vieni a dirci che forse era meglio prendere la pillola BLU. Che tristezza!!!», si sfoga Elio Volpone.

Beppe Grillo

 

Per i non amanti del genere, nel film in questione a Keanu Reeves venivano proposte due pasticche, la rossa che svela le cose come realmente sono, la blu che consente di vivere tranquillamente in un mondo illusorio. A giudicare, però, da questa dolorosa seduta di autocoscienza via web, le pillole a cui stanno ricorrendo i seguaci di Grillo sono piuttosto antidepressivi o contro il mal di testa.

 

Comunque, la spaccatura appare evidente: oltre 9mila commenti arrivati sulla pagina Facebook del garante nelle ultime 24 ore, nella metà dei casi sono critici, canzonatori, se non apertamente rabbiosi.

 

GRILLO

«Potessi tornare indietro spezzerei la matita con cui vi ho votato anni fa», scrive Elia Vignoli. «Raccontaci come si fa a passare da apriscatole a tonno, anzi a minestrone», chiede Alessandro Meazza. La scatoletta di tonno è una metafora che rievocano in tanti, come la storia del complotto per privatizzare le aziende italiane, all' inizio degli anni '90: «Sbaglio o tu e Draghi eravate insieme sul panfilo Britannia, nel 1992, a largo di Civitavecchia, dove per l' occasione si spartirono l' Italia?», è la domanda provocatoria di Ermanno Pinzone.

 

«Sei ostaggio di cose che non sappiamo, magari avevi cartelle esattoriali che ti hanno eliminato», insinua Giulio Bronzini. I complottisti non mancano, ma sono di più gli amanti sedotti e abbandonati: «Tu hai tradito i tuoi figli, gli amici e tutti noi che ti abbiamo creduto - attacca Enrico Cacciatori - Mi piacerebbe che tu uscissi per sempre dal movimento perché il movimento siamo NOI e non tu».

 

GRILLO DI MAIO CASALEGGIO

L' ammutinamento, condito da richieste un tantino impraticabili: «Per dire sì a Draghi: no a Italia Viva, no alla Lega e il ministero della Giustizia ancora a noi con Bonafede», scrive Giuliana, che teme lo smantellamento di riforma della prescrizione e legge spazzacorrotti. «Proprio per difendere le nostre conquiste dobbiamo stare dentro, i ladri vanno marcati a uomo», è il consiglio di Dannyboy. A proposito di posizioni in campo, però, è più intuitivo il tweet di Dorian Gray: «Vi siete messi a 90 Draghi».

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."