giorgia meloni ducetta dell informazione - meme by edoardo baraldi vittorio feltri antonio angelucci bruno vespa

LA PAROLA D’ORDINE È UNA E UNA SOLA: “ATTACCARE I GIORNALI” - NON È STATA UNA GAFFE: GIORGIA MELONI HA VOLUTAMENTE CONFUSO IL REPORT UE SULLO STATO DI DIRITTO CON IL MEDIA FREEDOM RAPID RESPONSE, REDATTO CON IL CONTRIBUTO DEI GIORNALISTI DI “REPUBBLICA”, “DOMANI”, “IL FATTO QUOTIDIANO” – L’OFFENSIVA È STATA ORGANIZZATA DA FAZZOLARI A PALAZZO CHIGI, E MESSA IN ATTO CON I MANGANELLI DI CARTA “LIBERO” E “IL GIORNALE”, USCITI IN CONTEMPORANEA CON L’EDITTO CINESE DELLA SORA GIORGIA…

RELAZIONE UE, MELONI: 'GLI ACCENTI CRITICI NON SONO DELLA COMMISSIONE, MA DI PORTATORI DI INTERESSE COME REPUBBLICA, DOMANI, FATTO QUOTIDIANO'

 

 

Estratto dell’articolo di Emanuele Lauria per “la Repubblica”

 

GIORGIA MELONI XI JINPING

Non è stata una gaffe, ma il punto più avanzato di una manovra precisa orchestrata a Palazzo Chigi. Un fallo volontario. «Un fallo di confusione», per dirla con le parole di una qualificata fonte istituzionale di Fratelli d’Italia.

 

Giorgia Meloni ha messo insieme artatamente i contenuti e soprattutto le fonti di due dossier diversi - che allo stesso modo muovono critiche alla libertà di stampa in Italia - per sferrare un attacco ai media nemici.

 

GIORGIA MELONI IN CINA - VIGNETTA BY MANNELLI - IL FATTO QUOTIDIANO

Per rifugiarsi ancora una volta dietro la sagoma della vittima di una stampa ostile. L’ultimo editto bulgaro, l’elenco in stile berlusconiano dei giornali non allineati al governo, non è un’uscita estemporanea della premier […] .

 

Ma […] un’offensiva cominciata sei giorni prima, il 30 luglio, giorno in cui Repubblica in anteprima dà conto del contenuto del report sullo Stato di diritto.

 

Un dossier curato dalla Commissione europea che non lesina attacchi al governo: esprime “preoccupazioni” e “dubbi” sul premierato e sulla riforma della giustizia firmata da Nordio, sottolinea le polemiche sulla “norma Costa” […] e mette nel mirino i mancati provvedimenti a favore della libertà di stampa.

 

Rimarca l’aumento delle minacce e delle aggressioni ai giornalisti e la crescita delle «intimidazioni legali» da parte dei politici. Con l’«inquietudine» per le prossime nomine Rai e l’auspicio di una riforma della governance della tv pubblica.

GIORGIA MELONI CONTRO I GIORNALISTI - VIGNETTA DI ELLEKAPPA

 

La pubblicazione […]  ha l’effetto di un ciclone, nei palazzi del governo. Quel dossier brucia e la difesa non consiste in una risposta nel merito […] ma in una intemerata contro l’uso distorto che del rapporto avrebbero fatto i suoi oppositori e contro le fake news che, a suo dire, circolano sul tema della libertà d’informazione: il tutto contenuto in una lunga lettera inviata alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.

 

Siamo a domenica scorsa, 28 luglio. Nelle chat interne, nel mattinale […] scritto […] con la supervisione del sottosegretario Giovanbattista Fazzolari, cominciano a circolare due parole d’ordine: non dare in alcun modo l’idea di un contrasto con Bruxelles […] e additare la «strumentalizzazione» da parte dei «media nemici».

 

patrizia scurti mario sechi giorgia meloni

L’ultimo passo, sotto la regia di Fazzolari e con il contributo di Mario Sechi, ex capo dell’ufficio stampa di Meloni, e ora direttore di Libero, è del 30 luglio. Segue la diffusione di un altro rapporto, il Media freedom rapid response, scritto dalla federazione dei giornalisti europei, anch’esso critico sullo stato dell’informazione in Italia. In questo, e solo in questo, sono citati fra le fonti analisti di quotidiani che l’esecutivo colloca semplicisticamente all’opposizione.

 

L’occasione è propizia perché Chigi studi una manovra a tenaglia. Perché provi a confondere le acque. Il tentativo di depistaggio mediatico va in atto quando in Italia è l’alba. Vanno in edicola i giornali di destra - Libero, il Giornale - che screditano il rapporto Media freedom rapid response sostenendo che sia ispirato da 11 informatori non obiettivi, fra cui il Domani, il Fatto, Repubblica.

 

giorgia meloni alessandro sallusti 50 anni del giornale

E a Pechino, alla stessa ora, Meloni risponde alla domanda di un cronista sul dossier precedente e distinto, quello sullo Stato di diritto prodotto dalla Commissione Ue, mettendo in mezzo però gli stessi informatori secondo lei non obiettivi: gli «accenti critici» su premierato e libertà di stampa […] non sono farina del sacco dell’Ue, ma solo citazioni «di alcuni portatori di interesse, diciamo stakeholder: il Domani, il Fatto Quotidiano, Repubblica...».

 

Non c’entra nulla […]. Ma tutto concorre allo scopo della premier, quello di accusare le testate non gradite. Con un’opera che resta, allo stato, l’unico vero esercizio di disinformazione.

CETRIOLONI PER L ITALIA - MEME BY EDOARDO BARALDI PECHINO EXPRESS - IL VIAGGIO DI GIORGIA MELONI E LA FIGLIA GINEVRA IN CINA - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI DUCETTA DELL INFORMAZIONE - MEME BY EDOARDO BARALDI GIORGIA MELONI IN CINAVISITA DI GIORGIA MELONI IN CINA - LA DELEGAZIONE ITALIANA

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."