matteo salvini ed enrico letta

I PARTITI ALLE GRANDI MANOVRE SU LEGGE DI BILANCIO E COLLE - SUL TAVOLO CI SONO 8 MILIARDI DA SPENDERE E IL CENTRODESTRA DICE SÌ ALLA PROPOSTA DI ENRICO LETTA PER EVITARE “UN VIETNAM PARLAMENTARE” SULLA MANOVRA E PROTEGGERE DRAGHI DAL TOTONOMI SUL QUIRINALE. MA SALVINI INSISTE: “TOGLIAMO FONDI AL REDDITO DI CITTADINANZA DIFESO DAI CINQUE STELLE”. E SUL CUNEO FISCALE…

Francesco Olivo per “La Stampa”

 

enrico letta matteo salvini meeting rimini 3

Il centrodestra di governo si siede volentieri al tavolo di Enrico Letta. Il vertice dei leader sulla manovra trova consensi unanimi, ci sono 8 miliardi da spendere e per una volta si può evitare di lasciare tutte le decisioni nelle mani di Draghi. Anche l'opposizione spera di «essere ascoltata», dice Giorgia Meloni.

 

La proposta del segretario del Pd, formulata nell'intervista a La Stampa, di riunire i capi dei partiti di maggioranza per evitare «un Vietnam parlamentare» sulla legge di Bilancio, appena approdata in Senato, viene accolta da tutti, anche nell'ottica di preparare un terreo di dialogo in vista della partita del Quirinale, «per non compromettere la legge di Bilancio e proteggere Draghi dal totonomi», aggiunge Luigi Di Maio.

letta meloni salvini

 

L'idea peraltro non è nuova, fa sapere Matteo Salvini. Nell'accettare l'invito il leader della Lega «ribadisce la piena disponibilità a collaborare - spiegano fondi del Carroccio - come già aveva proposto il 13 ottobre a Draghi: in quell'occasione, il leader della Lega aveva suggerito un tavolo con tutti i segretari dei partiti della maggioranza per sminare il cammino del governo ed evitare inutili muro contro muro come quello voluto da Pd e 5Stelle sul Ddl Zan».

 

L'attività di sminamento però non è così semplice, visto che l'ex ministro dell'Interno mostra di non voler cedere un millimetro sul cavallo di battaglia degli ultimi giorni: «Il partito insiste sulla modifica del reddito di cittadinanza per eliminare gli sprechi e gli abusi e destinare più risorse per taglio delle tasse».

 

enrico letta matteo salvini meeting rimini 2

La proposta è contenuta in un emendamento depositato in Senato a firma Salvini. Una mina, appunto, sulla stabilità della maggioranza. Eppure nella Lega insistono che questa non è una «bandierina» di partito, ma un'occasione per trovare risorse. Massimo Bitonci, capo del dipartimento Attività produttive della partito, ci tiene a precisare: «Capisco la ratio della proposta di Letta, ma sul tema del taglio delle tasse, c'è già un'indicazione dei gruppi di Camera e Senato, la convergenza c'è già. Io sono stato relatore del decreto Sostegni bis, dove le cifre erano ben altre e con i colleghi del centrosinistra abbiamo lavorato benissimo».

 

letta salvini

Bitonci fa una proposta a Letta: «Se il tema sono gli 8 miliardi, possiamo trovare una posizione comune sull'Irap, sulle piccole partite Iva. Un'effettiva riforma del reddito di cittadinanza, con controlli preventivi, farebbe risparmiare molto, e quindi gli 8 miliardi potrebbero essere anche di più».

 

Non sono «bandierine», «perché - conclude Bitonci - al di là delle dichiarazioni dei leader, a livello parlamentare una riforma dell'Irap è condivisa e anche sulla Flat tax le distanze non sono poi molte: il regime forfettario d'altronde è stato introdotto dalla sinistra, mentre sul reddito di cittadinanza noi di fatto stiamo tornando a un modello simile al reddito di inclusione varato dal governo Gentiloni.

 

ENRICO LETTA MATTEO SALVINI

Come fanno a dire di essere contrari?». Le posizioni restano distanti sul cuneo fiscale, con il Pd che vuole lo sgravo per i lavoratori e il centrodestra anche per le aziende. Il parlamento ha le sue dinamiche: «Blindare la manovra? È utopistico», dice Roberto Pella, deputato, capogruppo di Forza Italia in commissione bilancio - il Consiglio dei ministri ha già modificato la legge, ora tocca al Senato.

 

DI MAIO SALVINI CONTE

Spero che i leader diano delle indicazioni, ma le convergenze in parlamento sui temi concreti le troviamo». I renziani applaudono la proposta di Lega: «Mettere in sicurezza i conti del Paese, per non perdere il grande lavoro che ha consentito la ripresa dell'Italia, prima di occuparsi del Quirinale: lavoriamo su questo», dice Ettore Rosato, di Italia Viva. Carlo Calenda è d'accordo, quella di Letta è «una proposta di buonsenso». Tutti d'accordo sul tavolo, almeno fino a quando non ci si dovrà sedere

GIORGIA MELONI E MATTEO SALVINIsalvini meloni berlusconiGIORGIA MELONI E MATTEO SALVINI

Ultimi Dagoreport

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”