alexia putellas

PILLOLE DI POLITICAMENTE MOLTO SCORRETTO - G. SALLUSTI: “IL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DEL GOVERNO CATALANO, DOPO APPROFONDITE RIFLESSIONI, HA SCOVATO LA CAUSA PRIMIGENIA DELLA DISCRIMINAZIONE TRA IL MASCHIO E LA FEMMINA: LA PRESENZA, IN MOLTI CORTILI DI MOLTE SCUOLE, DELLE PORTE DA CALCIO. LA RIMOZIONE FORZATA E CORRETTISSIMA DI TRAVERSE E PALI REAZIONARI RENDEREBBE FINALMENTE ‘MENO MASCHILISTI GLI ISTITUTI SCOLASTICI’”

GIOVANNI SALLUSTI

Giovanni Sallusti* per Dagospia

*autore del libro ''Politicamente Corretto - la dittatura democratica'' - Giubilei Regnani editore

 

Caro Dago,

capisco che detto oggi appaia provocatorio, ma esiste un’istituzione al mondo perfino più ridicola dell’Uefa. Sì certo, il sorteggio toppato in mondovisione come l’ultimo torneo parrocchiale, le proteste dei club e via delirando, ma senti cosa si è inventata la Generalitat.

 

Trattasi del sistema amministrativo della Catalogna, che ha segnato l’ultima (per ora) frontiera della (sur)realtà politicamente corretta: la guerra ai campi da calcio, in particolar modo alle porte. Sessiste, maschiliste, esclusiviste.

 

POLITICAMENTE CORRETTO GIOVANNI SALLUSTI

Giuro, è tutto vero, per quanto largamente inverosimile. Il ministero dell’Istruzione del governo catalano, dopo approfondite riflessioni, ha infatti scovato la causa primigenia della discriminazione tra il maschio e la femmina (ma sarebbe meglio dire tra il maschio e i vari altri generi sessuali, a neolingua politically correct vigente) ignobilmente perpetrata dal sistema patriarcale fin dalla più tenera età: la presenza appunto, in molti cortili di molte scuole, delle porte da calcio. La rimozione forzata e correttissima di traverse e pali reazionari renderebbe finalmente “meno maschilisti gli istituti scolastici”.

 

Non siamo in grado di determinare quanti ettolitri di cerveza sia necessario ingerire per partorire la stronz…, ehm l’idea, ma possiamo quantomeno  intuire il falò della logica allestito dagli alticci burocrati barcellonesi.

 

BARCELLONA FEMMINILE 1

Che anzitutto, da zelanti progressisti arcobaleno, si rivelano i più oscurantisti di tutti (ricordate alle nostre latitudini l’approccio alla libertà d’espressione che coltivavano le truppe censorie pro-Zan?): certificando che gli spazi scolastici occupati dai campetti di pallone sarebbero esclusivamente a misura di bambino, stanno contemporaneamente asserendo che il calcio non è mai, per statuto e definizione, materia da bambine.

ALEXIA PUTELLAS PALLONE DORO FEMMINILE

 

Alle quali possono sempre restare la cucina e il taglio&cucito, per prepararle al radioso avvenire di fornitrici di prole per la stirpe catalana. Sono i paralogismi del politicamente corretto, colti peraltro in diretta da Alexia Putellas, catalanissima, ala del Barcellona femminile fresco di Triplete (con campi e porte le giocatrici blaugrana in questo momento se la cavano assai meglio dei colleghi uomini, per dire il masochismo della proposta governativa), vincitrice del Pallone d’Oro 2021, una sorta di Leo Messi in gonnella: “Io iniziai nel cortile quando avevo quattro o cinque anni”.

 

Ed è già gioco, partita, incontro. “Le bimbe devono credere in loro stesse. E se sentono di voler diventare calciatrici devono lottare e lavorare sodo per riuscirci”. Il merito è sempre personale, prescinde dalle norme e dal sesso, essere donna non è né un plus né un minus, conta come te la cavi col dribbling nello stretto e quanto inquadri la porta quando calci.

ALEXIA PUTELLAS PALLONE DORO FEMMINILE

 

Conta l’individuo, che è il nemico per eccellenza del totalitarismo arcobaleno come lo era dei totalitarismi rossi e neri: dove questi lo riducevano alla Classe, o alla Razza, quello lo incatena al suo Genere, perdendo così tutta l’abbondanza empirica della realtà. Che è quella che fa sì che Alexia faccia giusto un paio di palleggi più del sottoscritto prima di far cadere il pallone, tanto per essere chiari.

 

politicamente corretto

Post scriptum: Tra l’altro, non ci avete recentemente fracassato gli zebedei con la raggiunta parità pallonata, le magnifiche sorti e progressive del calcio femminile, i Mondiali 2019 trasmessi a reti unificate col girone delle Azzurre elevato a livelli di epopea che al confronto le Notti Magiche di Baggio&Schillaci erano preliminari di Europa League? E adesso volete togliere loro perfino le porte, il tutto in nome dello stesso conformismo… Meno cerveza, please.

politicamente correttopoliticamente correttoBARCELLONA FEMMINILE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni regionali de luca zaia salvini conte stefani decaro fico

DAGOREPORT: COME SI CAMBIA IN 5 ANNI - PER CAPIRE COME SIA ANDATA DAVVERO, OCCORRE ANALIZZARE I VOTI ASSOLUTI RIMEDIATI DAI PRINCIPALI PARTITI, RISPETTO ALLE REGIONALI DEL 2022 - LA LEGA HA BRUCIATO IL 52% DEI VOTI IN VENETO. NEL 2020 LISTA ZAIA E CARROCCIO AVEVANO OTTENUTO 1,2 MILIONI DI PREFERENZE, QUESTA VOLTA SOLO 607MILA. CONSIDERANDO LE TRE LE REGIONI AL VOTO, SALVINI HA PERSO 732MILA VOTI, IL 47% - TONFO ANCHE PER I 5STELLE: NEL TOTALE DELLE TRE REGIONI HANNO VISTO SFUMARE IL 34% DELLE PREFERENZE OTTENUTE 5 ANNI FA – IL PD TIENE (+8%), FORZA ITALIA IN FORTE CRESCITA (+28,3%), FDI FA BOOM (MA LA TENDENZA IN ASCESA SI È STOPPATA) – I DATI PUBBLICATI DA LUIGI MARATTIN....

luca zaia matteo salvini alberto stefani

DAGOREPORT – DOPO LA VITTORIA DEL CENTRODESTRA IN VENETO, SALVINI NON CITA QUASI MAI LUCA ZAIA NEL SUO DISCORSO - IL “DOGE” SFERZA VANNACCI (“IL GENERALE? IO HO FATTO L'OBIETTORE DI COSCIENZA”) E PROMETTE VENDETTA: “DA OGGI SONO RICANDIDABILE” – I RAS LEGHISTI IN LOMBARDIA S’AGITANO PER L’ACCORDO CON FRATELLI D’ITALIA PER CANDIDARE UN MELONIANO AL PIRELLONE NEL 2028 - RICICCIA CON PREPOTENZA LA “SCISSIONE” SUL MODELLO TEDESCO CDU-CSU: UN PARTITO “DEL TERRITORIO”, PRAGMATICO E MODERATO, E UNO NAZIONALE, ESTREMISTA E VANNACCIZZATO…

luca zaia roberto vannacci matteo salvini

NON HA VINTO SALVINI, HA STRAVINTO ZAIA – IL 36,38% DELLA LEGA IN VENETO È STATO TRAINATO DA OLTRE 200 MILA PREFERENZE PER IL “DOGE”. MA IL CARROCCIO DA SOLO NON AVREBBE COMUNQUE VINTO, COME INVECE CINQUE ANNI FA: ALLE PRECEDENTI REGIONALI LA LISTA ZAIA PRESE DA SOLA IL 44,57% E IL CARROCCIO IL 16,9% - SE SALVINI PIANGE, MELONI NON RIDE: NON È RIUSCITA A PRENDERE PIÙ VOTI DELLA LEGA IN VENETO E IN CAMPANIA È TALLONATA DA FORZA ITALIA (11,93-10,72%). PER SALVINI E TAJANI SARÀ DIFFICILE CONTRASTARE LA RIFORMA ELETTORALE - PER I RIFORMISTI DEL PD SARÀ DURA DARE UN CALCIO A ELLY SCHLEIN, AZZERATE LE AMBIZIONI DI GIUSEPPE CONTE COME CANDIDATO PREMIER - "LA STAMPA": "IL VOTO È LA RIVINCITA DELLA ‘LEGA NORD’ SU QUELLA SOVRANISTA E VANNACCIANA: LA SFIDA IDEOLOGICA DA DESTRA A MELONI NON FUNZIONA. IL PARTITO DEL NORD COSTRINGERÀ SALVINI AD ESSERE MENO ARRENDEVOLE SUI TAVOLI DELLE CANDIDATURE. SUL RESTO È LECITO AVERE DUBBI…”

xi jinping vladimir putin donald trump

DAGOREPORT – L'INSOSTENIBILE PIANO DI PACE DI TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA UMILIANTE RESA DELL'UCRAINA, HA L'OBIETTIVO DI  STRAPPARE LA RUSSIA DALL’ABBRACCIO ALLA CINA, NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA - CIÒ CHE IL TYCOON NON RIESCE A CAPIRE È CHE PUTIN LO STA PRENDENDO PER IL CULO: "MAD VLAD" NON PUÒ NÉ VUOLE SFANCULARE XI JINPING - L’ALLEANZA MOSCA-PECHINO, INSIEME AI PAESI DEL BRICS E ALL'IRAN, È ANCHE “IDEOLOGICA”: COSTRUIRE UN NUOVO ORDINE MONDIALE ANTI-OCCIDENTE – IL CAMALEONTISMO MELONI SI INCRINA OGNI GIORNO DI PIÙ: MENTRE IL VICE-PREMIER SALVINI ACCUSA GLI UCRAINI DI ANDARE “A MIGNOTTE” COI NOSTRI SOLDI, LA MELONI, DAL PIENO SOSTEGNO A KIEV, ORA NEGA CHE IL PIANO DI TRUMP ACCOLGA PRATICAMENTE SOLO LE RICHIESTE RUSSE ("IL TEMA NON È LAVORARE SULLA CONTROPROPOSTA EUROPEA, HA SENSO LAVORARE SU QUELLA AMERICANA: CI SONO MOLTI PUNTI CHE RITENGO CONDIVISIBILI...")

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…