poltronificio poltrone nomine cda governo destra maggioranza giorgia meloni matteo salvini antonio tajani

POLTRONIFICIO MELONI – IN DUE ANNI DI GOVERNO, AL GRIDO DI “FINE DELL’AMICHETTISMO DI SINISTRA”, UNA NOVANTINA TRA EX DEPUTATI E DIRIGENTI DI PARTITO DI FDI, LEGA E FORZA ITALIA SONO STATI NOMINATI NEI CDA DI ENTI, SOCIETÀ DI STATO E NEI MINISTERI COME “ESPERTI”– IL CARROCCIO SI È PRESO UNA QUARANTINA DI POLTRONE, AI MELONIANI SONO ANDATI I POSTI DI MAGGIORE PESO NELLE PARTECIPATE – GLI AZZURRI DI TAJANI SI CONSOLANO CON LE CONSULENZE – TUTTI I NOMI

https://www.repubblica.it/politica/2024/11/14/news/amichettismo_destra_nomine_cda-423621597/?ref=RHLF-BG-P5-S3-T1

 

Estratto dell’articolo di Antonio Fraschilla per “la Repubblica”

 

meloni salvini tajani

La prima nomina del “governo del merito” è stata quella di Claudio Anastasio alla presidenza della società informatica di Stato 3-I. Amico della nipote del Duce, Rachele Mussolini che lo presenta alle sorelle Meloni per l’incarico di prestigio. Si dimetterà qualche settimana dopo, travolto dalle polemiche per aver citato in mail aziendali il discorso pronunciato da Benito Mussolini dopo l’assassinio di Matteotti.

 

[...]

 

nomine di destra nelle partecipate statali - la repubblica

Tra la prima nomina e le ultime, due anni di retorica sulla «fine dell’amichettismo», frase ripetuta fino a qualche giorno fa da Arianna Meloni. E una novantina tra ex deputati e dirigenti di partito di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia piazzati nei cda di enti, società di Stato e nei ministeri come esperti: seguendo sempre lo slogan caro alla premier sul «merito finalmente al governo».

 

Nel borsino degli incarichi affidati a politici in testa c’è la Lega con quaranta e più nominati, seguita da FdI con quasi trenta promossi e Forza Italia con una ventina di azzurri piazzati nel folto e ricco sottobosco di Stato. Il partito della Meloni con suoi dirigenti ha occupato le poltrone di maggior peso. In casa FdI basta essere anche solo amministratori locali per ambire a ruoli di tutto rispetto.

 

claudio anastasio 4

Così nella commissione Via del ministero dell’Ambiente sono andati tre consiglieri comunali di Perugia, Pisa e Albano Laziale: Margherita Scoccia, Raffaele Latrofa e Roberto Cuccioleta. Qualche settimana prima, invece, il governo aveva nominato Giovanni Quarzo nel cda del Gestore servizi energetici (Gse). Quarzo è il presidente del gruppo consiliare di FdI a Roma e, nelle grandi aziende di Stato, non è il solo consigliere comunale piazzato da FdI.

 

GIORGIA E ARIANNA MELONI

I meloniani però si sono concentrati soprattutto sulle grandi spa di Stato. Francesco Macrì, consigliere comunale uscente di Arezzo, è stato indicato nel cda di Leonardo. Alessandro Zehentner, candidato per i meloniani al Senato ma non eletto, è stato ricompensato con una posto di peso nel cda di Enel. Mentre Paolo Perrone, ex sindaco di Lecce, è stato scelto per la guida dell’Istituto poligrafico e Zecca dello Stato.

 

Un pallino della Meloni, e del suo cerchio magico, è quello di prendersi spazio nei settori culturali di governo: ed ecco quindi la nomina del vicesindaco di Frosinone, e amico di Arianna, Fabio Tagliaferri ad Ales, società che gestisce i musei di Stato.

 

FABIO TAGLIAFERRI GIORGIA MELONI

Senza contare poi parenti e affini promossi a occupare poltrone, come il figlio del presidente del Senato Ignazio La Russa, Geronimo, al Piccolo di Milano: nominato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano, dimessosi dopo il caso Boccia.

 

A proposito di conferme sulla «fine dell’amichettismo», in casa Lega non si contano i dirigenti riciclati nel sottogoverno: ed ecco così, solo per fare degli esempi, l’ex candidato sindaco a Verona, Roberto Mantonavelli, nominato nel cda di Sogesid; l’ex responsabile organizzazione della Lega nel Lazio, Isabella Cioffi, indicata nel cda di Cinecittà; l’ex senatore Paolo Arrigoni nel cda del Gse; Paolo Marchioni, ex sindaco di Omegna, nel cda di Poste; [...]

 

GERONIMO LA RUSSA

E, ancora, per il partito di Salvini, abbiamo l’ex consigliera regionale Francesca Attilia Brianza alla presidenza di Equitalia giustizia e l’ex segretario della Lega a Pavia Jacopo Vignati nel cda di Sogin.

 

Il Capitano ha poi piazzato, restando nell’ambito delle competenze del suo ministero, il consigliere di Aosta, Roberto Togni, nel cda della Società per il traforo, l’ex deputato Giovanni Battista Tombolato nell’assemblea Aci e il commissario della Lega in Calabria, Francesco Saccomanno, nel cda della società Stretto di Messina che deve realizzare il Ponte, la sua grande ossessione.

Gli azzurri di Forza Italia sono la terza gamba della coalizione e quindi arrancano sulle nomine.

 

Ma il segretario Antonio Tajani qualche colpo lo ha piazzato: come quello dell’ex deputato Giuseppe Moles nel cda del Gse, insieme all’ex senatrice Roberta Toffanin. E senza fare molto clamore Pichetto Fratin ha poi indicato l’ex deputato Marino Zorzato nella commissione Autorizzazioni integrate del ministero.

 

PAOLO ARRIGONI

Tra gli azzurri non rieletti, e sono tanti, molti hanno ricevuto consulenze: l’ex deputata Maria Spena ha avuto un contratto dal vicepremier Tajani come esperta per «le filiere produttive», l’ex deputato Carmine De Angelis come «consigliere per le politiche degli enti locali», solo per citarne alcuni. Proprio il governo del merito.

maria spena e gabriele gravina foto mezzelani gmt21

POST FACEBOOK DI FABIO TAGLIAFERRI PER ARIANNA MELONI

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...