paola taverna

POSTA! - CARO DAGO, LA RESPONSABILE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE GRILLINA, E DEL TOUR DI CONTE, È STATA LA TAVERNA. VISTI I RISULTATI SPERIAMO CHE ORGANIZZI PURE LA CAMPAGNA PER LE PROSSIME POLITICHE... - NEL 2021 5,6 MILIONI DI INDIVIDUI IN "POVERTÀ ASSOLUTA". QUELLA "ABOLITA" DAL MINISTRO DI MAIO? CHE ORA AGLI ESTERI È IMPEGNATO AD ABOLIRE LA GUERRA IN UCRAINA...

Riceviamo e pubblichiamo:

 

 

Lettera 1

papa francesco mangia

Caro Dago, Papa Francesco: "La vita è preziosa, anche quando si sta spegnendo". Soprattutto quella dei miliardari. Che negli ultimi minuti potrebbero accumulare milioni con i titoli azionari in loro possesso!

 

A. Sorri

 

Lettera 2

Dagovski,

 

Ci risiamo. Quando sbaraglia uno di sinistra, a Palermo è vittoria della società civile.

Altrimenti, è becero voto di scambio di stampo mafioso.

 

Aigor

 

paola taverna

Lettera 3

Caro Dago, la responsabile della campagna elettorale grillina, e del tour di Conte, è stata la Taverna. Visti i risultati speriamo che organizzi pure la campagna per le prossime politiche...

 

FB

 

Lettera 4

GAZPROM

Caro Dago, Gazprom comunica a Eni la riduzione del 15% dei flussi di gas. Su suggerimento di Greta Thunberg?

 

Fabrizio Mayer

 

Lettera 5

Caro Dago, il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg: "Mi aspetto che gli alleati annuncino nuovi sostegni all'Ucraina, comprese le armi, sia pesanti sia sistemi a lungo raggio".

 

jens stoltenberg a davos

La stessa brillante strategia, adottata fino ad ora, che ha prodotto tanti benefici per l'economia mondiale e ha salvato le vite di tanti ucraini, bambini compresi?

 

Lino

 

Lettera 6

Si può pensare di spostare la Biblioteca Nazionale di Napoli da Palazzo Reale solo se non ci si è mai stati a studiare. Quando per concludere la tesi di laurea mi recai in biblioteca nazionale per consultare dei libri, rimasi profondamente affascinato dal quel luogo.

 

biblioteca nazionale di napoli

Introdottomi gratuitamente attraverso uno scalone marmoreo reale, entrai in una stanza altissima dalle pareti ricoperta di libri, al centro della stanza giovani chini studiavano su grandi scrivanie di legno antiche dai piedi sottili e intarsiati. In un silenzio carico di riflessioni, di pensieri, di bellezza e responsabilità, mi sono sentito, forse per la prima volta, libero e sovrano, autentico e capace di fare.

 

Percorsi tutte le stanze che si aprivano una dopo l’altra fino alla fine e poi tornai indietro per altre porte disposte sull’altro lato delle medesime stanze, come capita negli appartamenti reali.

 

Mentre al centro, data la grandezza della stanza, senza essere turbati dal passaggio, ciascuno continuava la sua ricerca che sembrava custodire tutta la bellezza del mondo.

 

#KULTURA

 

VAIOLO DELLE SCIMMIE

Lettera 7

Caro Dago, il vaiolo delle scimmie cambia nome e lo fa contro le discriminazioni (Africa). Bene. A questo punto, in automatico, il nome più adatto sembrerebbe "il vaiolo dei cretini"...

 

Tas

 

Lettera 8

Caro Dago,

 

immagina qui tutti i più melensi complimenti da un pisquano qualunque che si è rotto le palle di andare a spigolare informazione e un po' di intrattenimento dallo schermetto del cellulare e ti ha appaltato in toto l'attività.

 

ELENA DEL POZZO

Adesso però una preghiera: metti un flag, un qualcosa, per avere la facoltà di oscurare, tra tutte le altre, le sole notizie di cronaca nera, specialmente quelle sui bambini.

 

Dagospia è già perfetto così. È una condizione soggettiva il mio desiderare l'oblio da tali abissi della già sufficientemente straziante condizione umana.

 

Con osservanza

Sasa

 

Lettera 9

Caro Dago, spread Btp-Bund in caduta libera dopo la notizia di un vertice di emergenza convocato dalla Bce per discutere le condizioni dei mercati. Il differenziale segna 213 punti, rispetto ai 241 della chiusura di ieri.

 

spread

Oggi è mercoledì, metà settimana. E come succede in Borsa, dopo un inizio settimana scoppiettante, si tratta solo del classico ripiegamento, di una "correzione tecnica". Tranquilli, venerdì chiuderà sui massimi...

 

D.H.

 

Lettera 10

Caro Dago,

 

la competenza della Consulta di ammettere o non ammettere un referendum discende dalla legge Cost. n. 1 del 1953 che all’art. 2 recita:

 

REFERENDUM SULLA GIUSTIZIA BY MACONDO

“Spetta alla Corte costituzionale giudicare se le richieste di referendum abrogativo presentate a norma dell’art. 75 della Costituzione siano ammissibili ai sensi del secondo comma dell’articolo stesso.”

 

Poiché il 2° c. dell’art. 75 Cost. dice: “Non è ammesso il referendum per le leggi tributarie e di bilancio, di amnistia e di indulto, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali.”,  appare evidente, dal chiaro significato di questi due  articoli, che il potere della Consulta nel giudicare sull’ammissibilità dei referendum è strettamente limitato alle materie citate nel 2°c. art. 75 Cost.

 

silvio berlusconi voto per il referendum sulla giustizia 1

Come ha potuto pertanto la Consulta vietare l’ammissibilità di referendum abrogativi che nulla hanno a che fare con tali materie come ad es. quello sul fine vita?

 

Per rispondere a tale domanda bisogna far riferimento alla sentenza della Consulta n. 16 del 1978 che ha introdotto dei “divieti impliciti” all’effettuazione dei referendum ampliando in tal modo i poteri dell’Alta Corte di vietarne l’ammissibilità al di là del dettato costituzionale.

 

In sostanza a me pare che la  Consulta giudica sull’ammissibilità di un quesito referendario non solo sulla base del chiaro dettato costituzionale ma anche sulla base di quanto lei stessa ha deciso con la famosa sentenza n.16 del 1978.

 

Il che, a mio avviso, suscita molte perplessità.

 

Pietro Volpi

Lovere (Bg)

 

Lettera 11

A sentire i commentatori autorizzati, caro Dagos, Pd e FdI hanno vinto le elezioni e 5Stelle e Lega le hanno perse perché i primi sono, senza esitazioni né ambiguità, turbo-atlantisti e gli altri, cripto filo-putiniani... Se occorrono prove della inaffidabilità degli analisti accreditati dal mainstream, eccola!

giorgia meloni al voto referendum sulla giustizia

 

Il trend in discesa di pentastellati e leghisti risale a ben prima della guerra in corso: e Pd e FdI non si sono discostati granché dalle percentuali che segnano, ormai, da mesi, senza sfondare la soglia del 21-22%.

 

Per non parlare (infatti...) dell'astensionismo in crescita, prima di attribuire consensi alla coerenza atlantista premiata. La guerra non c'entra: ma vogliono convincerci, gli opinionisti dogmatici a pro dell'atlantismo in un mondo unipolare che non esiste più, che il (vituperato) popolo, promosso a opinione pubblica illuminata, è dalla loro parte.

 

ENRICO LETTA

Lo ascoltassero, ogni tanto: quando lo fanno, questi illuminanti esperti di umori a escursione daziaria eurocratica e di geo-politica global lamentano il sempre più tiepidi, per non dire scarso, sostegno popolare all'invio di armi all'Ucraina, a Zelesnky che piace alla gente cui non piace la gente, all'atlantismo che dissemina pace, guerra per la pace e per "i nostri valori", superiori a quelli della Russia (vedi se lo dicevano ai musulmani ai tempi della Guerra del Golfo...): e soprattutto, forniture belliche dernier cri di guerra. In altre parole: non ci sono parole per dire quanto gli infervorati cantori del mainstream siano in errore o falsi - non solo su questo specifico contenzioso. Un'alternativa in cui è inscritto il fallimento su tutta la linea, non solo editoriale, delle leadership atlantiste in casa e fuori.

 

Raider

 

Lettera 12

GEORGE CLOONEY COMO

Caro Dago, Comunali, a Como il centrodestra fa ricorso al Tar: riconteggiare i voti. Temono che il centrosinistra sia riuscito a far votare anche George Clooney?

 

Ferguson

 

roberto mancini

Lettera 13

Stimato Dago, vista e patita la nuova nazionale del giammai dimissionario Roberto Mancini, come a dire che siamo sempre inferiori alla Macedonia del Nord.

 

Giancarlo Lehner

 

Lettera 14

Caro Dago,

ancora sul voto a Palermo: sottovalutato dalla amministrazione uscente lo scandalo delle centinaia (migliaia?) di salme non tumulate da tre anni. Qualcuno avrà pensato: "I morti non votano". Ma i parenti e gli amici dei morti sì…

 

Gualtiero Bianco

luigi di maio balcone

 

Lettera 15

Caro Dago, Istat, nel 2021 5,6 milioni di individui in "povertà assoluta". Quella "abolita" dal ministro Di Maio? Che ora agli Esteri è impegnato ad abolire la guerra in Ucraina...

 

Gripp

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…