vladimir putin nato ucraina

PUTIN È ACCERCHIATO DA OGNI NATO – LE UNITÀ DELL'ALLEANZA ATLANTICA CRESCERANNO DI 300MILA UNITÀ: È UN AUMENTO DI SETTE VOLTE RISPETTO AI NUMERI ATTUALI, MA PER ORA NON CI SARANNO MILITARI “BOOTS ON THE GROUND” AL CONFINE CON LA RUSSIA, PER NON INDISPETTIRE ANCORA DI PIÙ PUTIN – IL RIARMO ORMAI È REALTÀ IN TUTTI I PAESI DELL’ALLEANZA: LA GRAN BRETAGNA HA DECISO DI PORTARE LA SPESA MILITARE AL 2,5 % DEL PIL. MENTRE ERDOGAN CONTINUA AD ALZARE LA TENSIONE SULL’INGRESSO DI SVEZIA E FINLANDIA: “NON VOGLIAMO PAROLE VUOTE, MA RISULTATI…”

BEN WALLACE

1 - NATO: GB PUNTA A INCREMENTO SPESE PER ARMI A 2,5% DEL PIL

(ANSA) - Il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace, è deciso a cogliere l'occasione delle tensioni innescate dall'attacco militare russo in Ucraina per sollecitare un rilancio delle spese del Regno Unito per le forze armate fino al 2,5% entro il 2028: lo riportano i media citando un suo intervento oggi a un forum del Royal United Services Institute, think tank vicino al complesso militar-industriale.

 

Wallace risulta aver scritto anche una lettera "riservata" a Boris Johnson in cui sollecita il premier a chiedere il medesimo impegno a tutti i leader dei Paesi Nato nel vertice dell'alleanza che sta per iniziare a Madrid.

 

BORIS JOHNSON E ZELENSKY A KIEV

Il Regno destina già al momento al bilancio del ministero della Difesa attorno al 2% del Pil da spendere in armi, uomini ed equipaggiamenti, nel rispetto degli obiettivi fissati da ormai qualche anno in sede Nato.

 

Alti comandi, analisti vari ed esponenti politici sensibili ai dossier della difesa denunciano tuttavia da tempo un asserito depauperamento complessivo delle capacità militari britanniche negli ultimi decenni rispetto a quelle di Paesi potenzialmente ostili: soprattutto in termini di tagli degli effettivi dell'esercito di Sua Maestà.

 

stoltenberg con erdogan 4

2 - NATO:ERDOGAN,DA SVEZIA-FINLANDIA VOGLIAMO FATTI NON PAROLE 

(ANSA) - "Non vogliamo più sentire parole vuote, vogliamo vedere risultati". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta Trt, in merito al distanziamento da gruppi ritenuti terroristi dalla Turchia richiesto da Ankara ad Helsinki e Stoccolma per togliere il veto alla loro richiesta di adesione all'Alleanza atlantica.

 

BEN WALLACE

"Dall'appartenenza alla Nato derivano responsabilità, Svezia e Finlandia devono tenere in considerazioni le preoccupazioni della Turchia" ha detto Erdogan durante una conferenza ad Ankara prima di partire per il vertice Nato di Madrid.

 

3 - CREMLINO,RAFFORZIAMO CONFINI A OVEST PER PERICOLI DA NATO

(ANSA) - Il ministero della Difesa russa continua a lavorare ai piani per rafforzare i confini occidentali per le notizie di "nuovi pericoli" provenienti dalla Nato.

 

Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalla Tass. L'avanzamento dell'Alleanza verso i confini russi "va avanti da due decenni e sta continuando, e Mosca è consapevole di questo", ha aggiunto Peskov.

 

VLADIMIR PUTIN E L'ADESIONE DI FINLANDIA E SVEZIA ALLA NATO - MEME

4 - NATO FUTURO

Manila Alfano per “il Giornale”

 

La Nato del futuro nasce a Madrid e sarà di trecento mila unità in più. Alla conferenza stampa di presentazione del vertice che si apre oggi a Madrid, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg detta la linea: al vertice in Spagna la Nato approverà il più importante rafforzamento delle proprie capacità dalla fine della Guerra Fredda e porterà le forze ad alta prontezza oltre la soglia delle 300 mila unità.

 

Un aumento di sette volte rispetto allo stato attuale. Ma a contare non sono solo i numeri, bensì la modifica dell'intera postura di difesa e deterrenza. Cioè come la Nato intende usare uomini e mezzi per garantire la sicurezza degli alleati.

 

La chiave di volta, spiegano fonti alleate, è il «nuovo modulo». L'inquadramento infatti avverrà su tutti e cinque i domini (terra, aria, mare, spazio e cyber) e sarà all'insegna della «flessibilità». Perché lo Strategic Concept duri nel tempo - il documento-bussola a cadenza decennale secondo per importanza solo al Trattato di Washington, la Magna Carta dell'Alleanza - non deve diventare una camicia di forza, ma adattarsi alla bisogna.

bandiere di usa, polonia e ucraina per joe biden

 

Ecco perché, nonostante le pressioni eccezionali dei Paesi dell'est, Polonia e Baltici in testa, la Nato ha deciso di non optare per «boots on the ground» permanenti a vigilare sui confini orientali. I battaglioni saranno portati sì al livello di brigata (circa 5mila uomini) ma gli effettivi in più, in maggioranza, non saranno dislocati nei vari Paesi, bensì ruoteranno - per contenere i costi e per essere più «reattivi» sul lungo periodo.

 

XI JINPING VLADIMIR PUTIN - VIGNETTA DI GIANNELLI

La nuova dottrina, come ha spiegato Stoltenberg, prevede al contempo «più equipaggiamenti pre-posizionati e scorte di forniture militari; più capacità avanzate, come la difesa aerea; centri di comando rafforzati; piani di difesa aggiornati, con forze pre-assegnate alla difesa di specifici alleati». Diverse fonti diplomatiche assicurano che la strategia è mutata, l'obiettivo ora è quello di difendere «ogni centimetro» di suolo alleato fin da subito e che il piano è ritenuto «valido ed efficace», anche se non contemplerà caserme e fortini alle frontiere, considerati orpelli del passato.

 

Inoltre ci sono le esigenze degli alleati mediterranei da tenere in considerazione, visto che la Russia e la Cina, per quanto in modo diverso, sono presenti e attive anche in Africa. Già, Pechino.

 

VLADIMIR PUTIN E LA NATO MEME

Nel Concept non verrà indicata come «minaccia diretta» - definizione riservata alla Russia - ma non ci saranno dubbi sulla mutata natura del rapporto tra gli alleati e la potenza asiatica. Non a caso, per la prima volta, a Madrid ci saranno anche i leader di Australia, Nuova Zelanda, Sud Corea e Giappone.

 

La Nato non si amplierà nell'indopacifico (lo statuto prevede solo Paesi europei e nordamericani) ma di certo farà di più in quell'area, sempre più cruciale per le sorti del mondo. Però di allargamento, benché su altri fronti, se ne parlerà eccome. Il segretario generale tenterà una mediazione in extremis con i leader di Turchia, Svezia e Finlandia per sciogliere il veto di Erdogan - forse anche Joe Biden vedrà il sultano - e trasformare Madrid nel vertice dove ufficialmente la Nato darà il via libera alle procedure di ratifica dei due nuovi membri: un accordo tripartito è in lavorazione e si farà il possibile per chiudere in tempo.

Xi Jinping e Vladimir Putin

 

Ne frattempo il sistema giudiziario svedese sta «lavorando con rapidità» e «in accordo con le procedure europee» sulle richieste di estradizione in Turchia di alcuni membri del Pkk, una delle condizioni poste da Ankara per togliere il veto all'ingresso di Stoccolma nella Nato.

 

C'è di più. Kiev otterrà un pacchetto di aiuti «strutturato e di lungo periodo».

Zelensky si collegherà in videoconferenza; nuove misure di sostegno sono infine previste per Georgia, Bosnia-Erzegovina, Moldavia, Mauritania e Tunisia.

Dittature e autocrazie flettono i muscoli ovunque, persino in settori dirompenti come «intelligenza artificiale» e «calcolo quantistico», e alle democrazie tocca reagire: nella Nato l'Occidente esteso farà testuggine.

joe biden incontra i rifugiati ucraini a varsavia 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…