giorgia meloni e silvio berlusconi

QUANDO BERLUSCONI GONGOLA DICENDO “SAREMO DECISIVI” VUOL DIRE CHE INTENDE ESERCITARE UNA GOLDEN SHARE SUL GOVERNO (O ALMENO UN DIRITTO DI VETO PER OSTACOLARE LE SCELTE SGRADITE DI GIORGIA MELONI) - FORZA ITALIA DOVREBBE PORTARE A CASA 45 DEPUTATI E 18 SENATORI…

Marco Galluzzo per il “Corriere della Sera”

 

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

Sui teleschermi della sala da pranzo di Arcore, poco dopo le 23, scorrono i primi numeri. Ci sono ancora troppe incertezze, ma uno dei dati che galvanizza lo staff del Cavaliere è la piccola forchetta che separa Forza Italia dalla Lega: essere agganciati ai numeri del partito di Salvini, o almeno non troppo distanti, è già un successo.

Alle due di notte la prima reazione è confermata dalle proiezioni successive, diventa un auspicio basato su almeno tre dati. Il bottino proporzionale intorno all'8%, un dato che appare per acquisito.

 

Quell'ampia forza del centrodestra che potrebbe portare in dote, secondo i conti dello staff di Berlusconi, sino a 30 posti su 42 collegi dove corrono gli azzurri. E infine, ultimo dato ma non meno importante, la debolezza della Lega.

SALVINI BERLUSCONI MELONI

 

«Siamo stati decisivi per la vittoria e lo saremo per governare, saremo garanti ma anche capaci di fare la differenza», è il cuore dei ragionamenti che si fanno ad Arcore, mentre nella notte arrivano i primi dati dello spoglio.

 

Sino a qualche mese fa l'asticella era ancora piazzata intorno al dieci per cento.

Obiettivo molto ambizioso, secondo gli uomini di Berlusconi ancora all'altezza del partito. Poi, con il passare delle settimane, si è capito che il numero magico, più o meno, era l'8 per cento, bisognava stare intorno a quella soglia.

SALVINI BERLUSCONI MELONI LUPI

 

Alla fine, negli ultimi giorni, è stato lo stesso Cavaliere a integrare lo schema interpretativo e a spiegare a tutti l'unico, reale, obiettivo. Il nuovo traguardo? «Avere una golden share» sulla coalizione di centrodestra, un potere di interdizione, soprattutto sulle relazioni internazionali, efficace e determinante.

 

E dunque si c'è la soddisfazione per un consenso che tiene più del previsto, come sempre i numeri contano, certo, ma ancor di più contano i rapporti di forza con gli alleati, il contributo alla coalizione, i parlamentari effettivamente eletti e il peso specifico di ognuno di loro. Parafrasando un concetto della finanza, i futuri senatori e deputati di Forza Italia dovranno essere «pesati e non contati» per l'ex premier.

 

GIORGIA MELONI E SILVIO BERLUSCONI

Con questa idea in testa, Berlusconi si è speso negli ultimi giorni della campagna elettorale. Con questo obiettivo si è divertito su TikTok, il social che lo ha visto esordire due mesi fa e guadagnare 600 mila follower in appena un mese, un record da abbinare ad un video che ha collezionato un milione di visualizzazioni. Una delle «scene» più gettonate della campagna elettorale, quella di lui che compiaciuto si rende conto di essere davvero riuscito ad uccidere una mosca che gli dava fastidio.

 

Di comizi ne ha fatti due soli, quello di chiusura al teatro Manzoni, a Milano, ultimo atto della campagna elettorale del suo partito, e quello finale della coalizione a piazza del Popolo, insieme a due alleati che in pubblico dice di considerare «come dei figli». Almeno anagraficamente, oltre che sul piano politico, non è facile dargli torto.

SILVIO BERLUSCONI GIORGIA MELONI

 

Di collegi da conquistare gliene hanno dati, nell'uninominale, 42: ad Arcore dicono che una trentina sono a portata di mano, da sommare ad una quota proporzionale in grado di attribuirne al partito almeno 45 unità. Complice il taglio dei parlamentari Forza Italia si ritroverebbe fra Camera e Senato, e saranno i calcoli delle prossime ore a dirlo, con un drappello di almeno settanta fra deputati e senatori. Ritorna, e si vedrà nel paragone con gli eletti della Lega, il concetto di «golden share».

 

BERLUSCONI SALVINI MELONI

Ieri sera Berlusconi compulsava le tabelle che confluivano da tutte le regioni d'Italia e con il passare delle ore ogni cifra era passibile di confermare il concetto, l'unico che davvero conta nella testa del Cavaliere. Alla sua nona campagna elettorale nazionale, forse l'ultima, certamente quella in cui per la prima volta non è leader, Berlusconi dunque sogna ancora di poter dare le carte: o almeno un certo numero. Sia sulla rotta fra Roma e Bruxelles, dove si ritiene «garante» dell'europeismo della coalizione come della sua collocazione geopolitica, sia in casa, in politica interna, dove la sua compagine parlamentare potrà avere un potere di orientamento del resto del centrodestra.

 

SILVIO BERLUSCONI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI

È sceso in campo 28 anni fa, fra tre giorni compie 86 anni, al comizio finale a piazza del Popolo gli è toccato il ruolo dell'apripista, di lusso per carità, ma era abituato a ben altro ordine. Lui di solito i comizi li chiudeva, ora in pubblico è una sorta di antipasto, parla prima di Salvini e della Meloni. Eppure nonostante tutto, nonostante quello scivolone su Putin che «a Kiev voleva un governo di persone perbene», il Cavaliere e il suo partito sono ancora politicamente vivi e vegeti, capaci di inseguire e forse di agguantare una piccola «golden share» sull'intera coalizione.

Ultimi Dagoreport

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…