paola de micheli autobus assembramenti coronavirus

DA QUANTO TEMPO PAOLA DE MICHELI NON PRENDE UN BUS? - I GRILLINI SONO FURIOSI CON IL MINISTRO DEI TRASPORTI, DE MICHELI, PER IL CAOS DEI MEZZI PUBBLICI STRACOLMI DOVE IL CORONAVIRUS PROSPERA - LA RICHIESTA DI DIMISSIONI NON È ANCORA PARTITA MA NELLE CHAT DEI PENTASTELLATI SERPEGGIA IL MALCONTENTO: "PARLA DI STUDI LEGATI ALLA SICUREZZA DEL TRASPORTO PUBBLICO MA LA VERITA' E' CHE..." 

Pasquale Napolitano per “il Giornale”

 

paola de micheli

 I 5 stelle trattano il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli come un Toninelli qualunque. Per coprire i disastri della titolare della Scuola Lucia Azzolina, piuttosto che del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede (in arte dj Fofò), il M5s vorrebbe individuare nel numero uno dei Trasporti il capro espiatorio dopo la risalita dei contagi.

 

GIUSEPPE CONTE LUCIA AZZOLINA PAOLA DE MICHELI

Da giorni è iniziato un incessante tiro al piccione contro la De Micheli. In perfetto stile grillino, i parlamentari vogliono condurre la ministra dei dem sulla graticola. Dopo gli attacchi, domani si aprirà il processo pubblico: il ministro, che ieri ha incassato una quota dei ristori per taxi e Ncc, sarà in audizione davanti alle commissioni riunite Trasporti della Camera e Lavori pubblici del Senato sullo stato del trasporto pubblico locale con riferimento all' emergenza sanitaria.

assembramenti sugli autobus 5

 

Quale la colpa della De Micheli? Quale l' errore che starebbe scatenando l' irritazione grillina? Il trasporto pubblico sarebbe il principale veicolo di contagio del Covid. Una banalità. Un atto di accusa messo nero su bianco in una nota stampa: «Purtroppo ci tocca constatare che il nostro Paese è costretto a nuove restrizioni anche per via di alcuni settori dove si è lavorato poco.

 

LUCIA AZZOLINA GIUSEPPE CONTE PAOLA DE MICHELI

La ministra De Micheli da giorni minimizza, ma quello del trasporto pubblico rimane un problema da affrontare», scrivono i senatori grillini della commissione Lavori Pubblici e Trasporti. «Parla di studi legati alla sicurezza del Trasporto pubblico locale in modo poco chiaro, ma la verità è che su pensiline strapiene o carrozze di treni con centinaia di persone senza finestrini la sicurezza non può essere garantita.

 

assembramenti sugli autobus 2

La questione è cruciale. Regioni e città si muovono ognuna in maniera diversa, i controlli sono pressoché inesistenti ovunque e le circostanze di assembramento persistono. Decine e decine le segnalazioni di caos arrivateci durante l' ora di punta», attaccano i parlamentari. I Cinque stelle (il ministro Azzolina) sostengono che il governo abbia stanziato 300 milioni di euro per potenziare i mezzi pubblici. Mentre finora ne sono stati spesi 120 milioni. E dunque, De Micheli sarebbe inadempiente. Deve pagare. In che modo? Sottoporsi alla gogna grillina. Ovviamente, si tratta di semplici propositi da parte dei Cinque stelle.

assembramenti sugli autobus 3

 

La richiesta di dimissioni non è ancora partita. Per ora è semplicemente un' idea che circola nelle chat dei pentastellati. Il premier Giuseppe Conte non intende rimuovere la De Micheli per ritrovarsi un Toninelli qualunque alla guida del Mit. E anche il Pd, con il segretario Nicola Zingaretti in testa, non vuole silurare il ministro.

 

Al Nazareno solo una sparuta pattuglia, tra cui l' ex ministro dell' Agricoltura Maurizio Martina, starebbe tifando per la caduta dalla De Micheli. Il ministro tira avanti per la sua strada. E per ora non sembra preoccupata dal fuoco amico dei Cinque stelle.

Gode della fiducia del presidente del Consiglio ed è concentrata sul lavoro.

 

BAMBINI ACCALCATI PER ENTRARE SULL AUTOBUS

Ma ribadisce un concetto: «Le linee guida sul trasporto pubblico locale prevedono che dentro 1 metro quadrato ci stiano 5 persone, con mascherina e una validazione dei sistemi di areazione, ma è evidente che l' immagine che dà questa condizione di vicinanza, soprattutto nelle ore di punta, determina una preoccupazione nelle persone. Rispetto a questo abbiamo tentato di dare una risposta, cioè chiedere a tutti i soggetti coinvolti nella vita di una città una modificazione degli orari».

 

Al mittente (grillino) rimanda le provocazioni: «Al di là delle polemiche di questi giorni, di queste ore, il governo sta provando a mettere in campo tutte le misure sanitarie ed economiche, per provare a tenere in equilibrio il diritto al reddito e al lavoro con il diritto alla salute, che non possono confliggere. Chiederei a tutti gli attori economici, politici e istituzionali di non far diventare confliggenti, di non trasformare questa vicenda in una battaglia politica che disorienta le persone». Messaggio recapitato.

assembramenti sugli autobus a roma 6paola de micheli 1assembramenti sugli autobusPAOLA DE MICHELI

La tensione resta alta.

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."