luttwak

"L'EURO È IRREVERSIBILE FINO A CHE L'ITALIA DECIDERÀ DI SACRIFICARE I GIOVANI SENZA LAVORO PER UNA MONETA" - "L'AMERIKANO" LUTTWAK MANDA I PIZZINI ALL'ITALIA: "LA CINA È SEMPRE PIÙ ISOLATA NELLO SCACCHIERE INTERNAZIONALE. GLI UNICI CHE MOSTRANO DI TENERE BUONE RELAZIONI CON LA CINA SONO ITALIA E GERMANIA. ANNI DI COMUNISMO NELLA EX DDR HANNO INSEGNATO ALLA MERKEL COME CI SI COMPORTA COI COMUNISTI. IN ITALIA I FILOCINESI D'ALEMA E IN PASSATO PRODI SONO MENO PROFESSIONALI. DICHIARAZIONI D'AMORE VERSO PECHINO. E MOLTE BEN VISIBILI RELAZIONI ECONOMICHE E PROFESSIONALI…"

edward luttwak (2)

Fabio Dragoni per "la Verità"

 

«Era il 1955 quando la mia famiglia si trasferì da Palermo a Milano. Chi non ha visto quali energie avevano l'Italia e Milano in quegli anni non può capire. L' entusiasmo dopo la fine della guerra. Ci si sposava e si facevano figli. E mio padre non trovava un fondo per mettere su la fabbrichetta con dentro quaranta operai».

 

Edward Luttwak, storico, saggista ed analista di geopolitica nato in Romania e naturalizzato statunitense, conserva con l'Italia un rapporto speciale. Tanto da riconoscere gli accenti delle varie regioni, fra cui il mio toscano. Volto noto al grande pubblico italiano ed internazionale. Mi collego tramite Skype con la sua casa nel Maryland. Luttwak ci parla di cose americane, italiane, cinesi ed europee. Ed è da lì che cominciamo.

 

SANDRA GALLINA

Professore, nel 2008 è scoppiata la grande crisi finanziaria. Il Pil dell'eurozona era grosso modo pari a quello americano. Nel 2019 era poco più della metà. Cosa è successo?

«L'Europa è stato un fenomeno unico in questo pianeta quanto a dinamismo. Da sempre. I belgi erano quattro gatti e sono riusciti a colonizzare intere regioni africane a partire dal Congo. Come spiegarselo? Semplice. La concorrenza fra vicini. In passato ha generato guerre. Ma anche tantissima energia. Ora metti al di sopra di questi Stati una rigida struttura burocratica come l'Unione europea.

 

PAOLO GENTILONI

Che non risponde a nessun impulso. Immune da qualsiasi fallimento. Prenda la funzionaria Sandra Gallina, incaricata di gestire l'approvvigionamento dei vaccini. I ritardi e i fallimenti dell'Europa sono visibili a tutti. O figure tristi come Paolo Gentiloni che si sono in passato distinte soprattutto per assegnare la guida di importanti colossi come Leonardo Finmeccanica all'amico di famiglia. L'energia europea è sfumata. È rimasta la burocrazia».

 

L'Ue si vanta di aver dato alla crisi una risposta senza precedenti con il Next generation Eu. In realtà non è ancora arrivato un euro mentre gli Stati Uniti hanno già speso circa 3.500 miliardi di dollari. Quasi il 17% del Pil. Fra cinque anni che situazione avremo secondo lei?

edward luttwak (1)

«Il gap fra le due economie crescerà. Guardi cosa è successo negli Stati Uniti dal 2008 al 2019. Una grandissima confusione. La grande crisi finanziaria. La Fed che risponde stampando dollari. Poi Trump. Sono il dinamismo e la rumorosità della gioventù americana. Contro la calma dell'Europa. Che una volta dominava il mondo mentre la sua burocrazia ora strangola gli Stati europei».

 

A proposito di strangolare gli Stati, l'Ue sospende l'erogazione dei fondi all'Ungheria con la scusa di una legge omofoba. Prova di forza o di debolezza?

«L'Ungheria non si è mai ripresa il suo prestigio dal trattato di Trianon, con cui le potenze vincitrici della prima guerra mondiale stabilirono le sorti future dell' impero austroungarico. Ridotta al 28-30% delle sue originarie dimensioni. Ed oggi l'Unione europea cerca di combattere un governo con tendenze autoritarie. Di nuovo la struttura europea che toglie vitalità ai singoli Stati senza averne una propria. Una vera potenza gestirebbe il tutto con una telefonata fra i massimi livelli. È una grande prova di debolezza».

 

viktor orban ursula von der leyen

Professor Luttwak, l'economia americana sta andando a pieni giri ma la disoccupazione non è tornata ai livelli precedenti la pandemia. Che succede?

«Agli americani sono arrivati tanti soldi. Al sussidio di disoccupazione si sono aggiunti molti bonus legati all'emergenza Covid. Forse si è esagerato. E molti americani preferiscono non tornare ancora a lavorare visto che guadagnerebbero addirittura di meno che stando a casa. Nel Maryland si sta provando a porre rimedio. Il rischio è quello di strangolare la crescita futura».

 

Edward Luttwak

Che differenza vede fra la grande crisi finanziaria del 2008 e quella del 2020?

«Nella crisi del 2020 ci sono stati morti. Quelli a causa del Covid. Ma anche fallimenti dovuti alle chiusure. E laddove non si è fermata l'economia, comunque, non si sono viste chissà quali catastrofi. Penso ad esempio al caso della Svezia. Quanti anni e generazioni perdute a causa di queste chiusure?».

 

Come ne usciamo?

«Servirebbe lo slancio del dopoguerra. Quello di Milano che ho conosciuto da emigrante nel 1955 dopo la seconda guerra mondiale. Quella che tutti credevano essere una miserabile Italia che stampava lirette e faceva inflazione, in realtà era un'economia che cresceva più del resto dell'Europa.

 

prodi dalema

Con tutta quella confusione, allora la gente si sposava, si facevano bambini e il lavoro non mancava. Poi l'élite italiana ha voluto mettere le cose in ordine. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Avete l'euro, valuta di tutto rispetto, non lo metto in dubbio. Saranno contenti i pensionati che non hanno bisogno di lavorare, ricevono l'assegno e lo mettono al sicuro. Ma i giovani soffrono. L'ordine europeo non va bene per un Paese come l'Italia».

 

Non c' è più Trump, ma le sue parole d' ordine («Made in Usa» e «Stop China») sembrano essere le stesse di questa nuova amministrazione. Condivide?

«Sì. È una politica condivisa da molti americani. E la nuova amministrazione si è adeguata portandola avanti. Prenda il caso Taiwan, Paese piccolo e dinamico da sempre nel mirino della Cina. Biden ha invitato i rappresentanti di questo piccolo Paese all' inaugurazione della sua presidenza: una cosa che non aveva fatto nemmeno Trump.

 

prodi, dalema e monti

Oggi la Cina è sempre più isolata nello scacchiere internazionale. Francia, Australia e Giappone hanno fronti aperti con Pechino. Gli unici che mostrano invece di tenere buone relazioni con la Cina sono Italia e Germania. Ricostituito l' asse Roma-Berlino in funzione filocinese. La Germania lo fa in maniera più silenziosa. Anni di comunismo nella ex Ddr hanno insegnato alla Merkel come ci si comporta coi comunisti. In Italia i filocinesi D' Alema e in passato Prodi sono meno professionali. Dichiarazioni d' amore verso Pechino. E molte ben visibili relazioni economiche e professionali. Io le chiamo oggettini. Chiaro? Oggettini!».

 

Ma l' americano medio secondo lei vede in Pechino un nemico? Alla fine tutti fanno affari con la Cina, mentre era facile vedere nell' Unione sovietica il nemico giurato durante il secondo dopoguerra.

LUTTWAK

«Non è vero e gli americani hanno un consenso sulla politica anticinese. La continuità della politica di Biden sui temi di Trump ne è una conferma. Non c' è niente di male a fare affari con Pechino. Ma attenzione. Pechino importava da Giappone e Corea quando l' economia era debole, poi ha messo limiti all' import quando l' economia ha iniziato a crescere. Fare affari con la Cina non deve però voler dire impiccarsi. E soprattutto bisogna fare attenzione a quando i cinesi investono. Un investitore belga non è la stessa cosa di un cinese. Il rischio che l' operazione di quest' ultimo sia finalizzata a portare via segreti e tecnologie per finalità geopolitiche è fortissimo».

 

BCE

Professore, lei parla spesso di Europa in preda al fanatismo monetario, ma siamo di fronte al paradosso di un' eurozona costretta a fare ciò che non vorrebbe: stampare moneta per acquistare titoli di Stato per non determinare la dissoluzione dell' eurozona. Un quantitative easing eterno. Proprio ciò che la Germania non vorrebbe mai. Gli Stati Uniti, invece, se vogliono possono permettersi tassi di interesse più alti se lo decidono.

«Il debito italiano è alto ed apparentemente insostenibile. Ma pure in Giappone è alto, anzi più alto che in Italia, eppure è sostenibile perché in mano ai giapponesi. Oggi la Bce regala i soldi alle banche perché acquistino titoli di Stato che da loro ricompra facendole guadagnare. Per fare questo non serve una banca. Basta un computer. Sono banche zombie. Ecco il problema.

 

LUTTWAK

Provi a chiedere loro un prestito e vedrà cosa le rispondono. Un giovane israeliano senza soldi e solo con il suo curriculum scolastico può entrare in una qualsiasi banca di Tel Aviv e proporre un progetto chiedendo un prestito. Se gli rispondessero come sono solite fare le banche italiane (con la pretesa del genitore che firma o dell' ipoteca sulla casa), strabuzzerebbe gli occhi come se gli fosse proposto un gesto di cannibalismo (ride, ndr)».

 

L'euro è irreversibile?

«Sì, fino a che l' Italia deciderà di sacrificare i giovani senza lavoro per una moneta».

 

biden trump

Chi raccoglie l' eredità di Trump nel Partito repubblicano?

«Servirebbe il silenzio di Trump. E il Partito repubblicano potrebbe vincere le elezioni di midterm nel 2022, conquistando la maggioranza di Camera e Senato. I democratici hanno fallito sulle politiche di immigrazione. Negli stati al confine con il Messico possono vincere i repubblicani. Ma se Trump rimane nel mezzo coi suoi scandali (veri o presunti poco importa), i piani dei repubblicani si complicano»,

 

L' elezione di Biden ha avuto anomalie nel conteggio dei voti?

«Confusione tanta. In ogni stato ci sono regole diverse. Errori molti. Ma l' elezione è stata regolare».

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...